NOEMI POVS
È giunto il momento. Marco ha tenuto a farmelo sapere bene. Ignazio è stato arrestato. L'hanno prelevato da casa di Sara alle due di notte. Mentre dormiva tranquillo magari tra le braccia della donna che ama. Mentre era felicemente addormentato in un mondo di sogni io con quella stupida è falsa denuncia l'ho buttato nel l'infermo più caldo e rosso che lui abbia mai visto.
Io non volevo. Non volevo che lui soffrisse. In fondo non se lo meritava.
Abbiamo vissuto un mese insieme. Lui pensava che fosse solo sesso. Ed era così. Ma io ho imparato a conoscerlo meglio.
Ogni volta che andavamo a letto insieme lui aspettava che io mi addormentassi e poi scoppiava a piangere. Poi andava in bagno e faceva un nuov taglio sulle sue braccia.
Ignazio non si tagliava perché voleva attenzioni. Ignazio lo faceva per punirsi. Punirsi per aver ferito Sara. Per aver tradito l'amico Piero. Per aver abbandonato Gian.
Gian
Gian.
Gian.
Dio questo nome.
Gianluca, il mio angelo.
Ora so cosa starà pensando di me. È un mostro. È una Troia. È un infame.
Ha ragione. Su tutto. Ma anche se mi faccio schifo, se vorrei morire, Gian rimane nella mia testa. Io non credo di aver mai provato qualcosa del genere per nessuno.
Mi sono innamorata dei suoi occhi che raccontano la nostra dolorosa storia. Mi sono innamorata del sorriso dolce che riesce a farti credere che in fondo potresti sopportare qualsiasi dolore. Potrei affrontare mille torture se alla fine avessi la possibilità di vedere il sorriso di Gian.
Una domanda però sorge spontanea. Perché cazzo ho denunciato un ragazzo con cui in fondo sono astata anche bene inventandomi ogni forma di bugia.
Semplice
Dovevo.
Dovevo perché quel pazzo isterico di Marco ha passato più di 4 anni della sua vita a rovinarmi la mia. Nessuno sa la verità sulla mia famiglia disastrata. Solo lui. Passa la vita a minacciarmi.
Sara ha sempre creduto che la colpa di quello che è successo 4 anni fa e mia. Non fu del tutto Vero.
Marco era pazzo e lo è ancora. Era fissato con quella ragazza così bella e dolce. Aveva solo 14 anni quella ragazzina. Sara.
Mi obbligò a convincerla a fare quello che ha fatto.
Il vestito da diavoletta. La festa. Lo stupro. La stanza chiusa.
Quelle che sara senti non erano risate ma un pianto.
il mio.
Mi dispiace ma Marco sa cose di me che non posso permettere che gli altri sappiano. Sono costretta a sottostare ai suoi voleri.
Lui Mi picchia. Spesso
Troppo spesso.
E drogato.
E alcolizzato.
E pazzo.
Ma non posso staccarmi da lui.
L'ho promesso a mia madre.
Marco è il figlio di una cara amica della mia mamma. Questa signora mori molto prima di lei. Si suicidó. Anche lei.
Ma prima scrisse una lettera a mia madre. Le chiedeva di non abbandonare il figlio.
La stessa lettera mamma l'ha lasciata a me.
Marco, fa parte di me. Abbiamo la stessa storia.
Solo che lui ci ha lasciato la testa in questa storia di merda.
Ha scambiato l'amore verso quella ragazza come una vera e propria fissa. Adora vederla soffrire.
Mi obbligava a convincere tutti a prenderla in giro.
Mi ha costretto a farla lasciare con Ignazio.
Mi ha costretto a fare l'amore con quel ragazzo siciliano, che non sapeva nulla di tutta quella storia. Ignazio non capì mai la verità è credo che non la capira mai. Lui è molto ingenuo. A suo modo dolce. È strano ma mi sono affezionata a lui. La sua sofferenza mi colpiva ogni volta. Ne ero totalmente affascinata. Soffriva, piangeva. Ma mai, mai nemmeno una singola volta in un mese si è fatto vedere da me.
Poi però Marco mi ha costretto a denunciarlo. È lì fini tutto.
Io ora dovrò affrontare un processo. Giurare il falso. Guardare in faccia Sara Piero Ignazio e Gian.
Guardare quegli occhi e mentire. I suoi occhi..
Occhi che lasciano un ricordo così intenso. Non mi merito nemmeno di ricordarli quegli occhi figurati amarli.
Eppure li amo.Marco mi uccidera appena viene a sapere che sono innamorata di un altro. E uccidera Gian.
No
Tutto ma non questo.
Preferisco morire che veder soffrire lui.
Sono le 6 del pomeriggio e ovviamente sento suonare alla porta. Puntuale come la morte è come la morte porta dolore.
Apro e lo vedo li. In piedi. I suoi occhi azzurri puntati nei miei smeraldo.
Poteva avere il mondo in mano questo ragazzo.
È bello.
Intelligente.
Ma ha preferito rinunciare alla ragione.
Ha solo 20 anni. Come me.
Tutti abbiamo solo 20 anni. E sopportiamo dolori troppi grandi per le nostre piccole spalle.
Lo faccio entrare.
M: è andato tutto ok tesoro! E in galera. Sono sicuro che Sara ora soffre da pazzi!
Me lo dice con una faccia da pazzo che mi disgusta ogni volta.
N: perché ti rende così felice questo?
Gli parlo con indifferenza. Non mi importa più. Sono stanca. Che mi uccidesse di botte. Mi toglierebbe solo un peso.
M: perché io la amo.
N: chi ama non vuole veder soffrire. Vuole vedere gioia, allegria.
M: io no. Lei ha osato innamorarsi di un altro. Lei è mia. L'ho presa io per la prima volta.
N: con la forza..
M: già. E l'unico modo di comportarsi con voi. Siete tutte troie. Anche tu. Che pensi che non lo sappia che ti sei innamorata di quel ragazzino con gli occhi verdi.
Oh no.
Devo negare.
Gli farà del male.
N: no, no io non amo nessuno. Quello è solo un ragazzino! L'hai detto tu. E stupido e mi è totalmente indifferente.
Dico cercando di mostrare più indifferenza possibile. Se gli dovesse fare del male impazzirei.
M: ah sì?
N: certo. A me non fa né caldo né freddo.
M: bene quindi... Non ti dispiacerà ora fare sesso con me.
In quel momento si avventa sulle mie labbra e io non riesco a reagire. So che rifiutarlo vorrebbe dire ammettere di amare Gian. Non posso permetterlo.
Lui mi bacia e io ricordo il bacio di Gian. Quanto mi manchi angelo mio. Quanto vorrei baciare te ora. Ma non posso più parlare ne pensare a te.
Marco mi spinge a terra. Io cado e mi faccio male al braccio.
M: alzati!
Grida come un folle.
Reagisco forse per la prima volta in vita mia.
N: sei tu che mi hai spinto! Devi smetterla di comportarti come un pazzo! Mi hai rotto ora io non ti sopporto più.!!!
M: come osi puttana eh? Come osi trattarmi così?
Mi fa alzare e mi dà un pugno in pieno viso. Così forte che sbatto contro il muro. Sento la guancia gonfia e dolorante. E ho anche sbattuto la testa. Piango e mi dispero ma non smetto di urlargli contro. Che mi uccidesse pure ma ora tutto deve finire.
N: Marco sei pazzo! Fatti curare dio. Ora me ne vado!!
Faccio per andare via ma lui mi afferra per i capelli e li tira violentemente. Delle ciocche gli si fermano tra le dita.
Me le ha totalmente strappate.
M: dove credi di andare Noemi ah? Tu mi appartieni.
N: no non è vero io non ti appartengo. Io sono libera. LIBERA!!
Fa una risata isterica. Che mette i brividi.
M: non sarai mai libera. Mai!
Io tento di divincolarmi dalla sua presa ma mi tiene stretta. Mi dà un altro pugno facendomi cadere a terra. Inizia a riempirmi di calci. Uno, due, tre.. Perdo il conto. Sputo sangue dalla bocca. Fa un male cane. Lo sento urlare ma non capisco le parole. Ho un forte fischio nelle orecchie. Poi quando sto quasi per perdere conoscenza lui si abbassa su di me. Mi toglie e pantaloncini e gli slip. Inizia a possedermi senza pieta. Io non riesco a capire nemmeno cosa sta accadendo. Piango soltanto. Poi mi rendo conto è iniziò a gridare con tutto il fiato che mi rimane.
N: ti odio!!!! Non ti perdonerò mai. Sei pazzo! Sei un mostro!
Ma lui si eccita di più e continua fino a che non viene. Poi si riveste.
M: hai avuto ciò che meriti. Sei una Troia e alle troie piace essere scopate così.
Parlo con il poco fiato che mi rimane.
N: tu puoi fare quello che vuoi. Dire quello che vuoi. Ma non potrai convincere me ad amarti. Ne sarà ne nessun altro. Nessuno ti amerà mai. Come me. Nessuno ci amerà mai.
Marco si arrabbia ancora e mi dà un ultimo forte calcio all'altezza dello stomaco. Perdo i sensi.
Finalmente un po di pace. Sento in lontananza le sue parole. Inizia a scuotermi. Ma ormai è tardi. Sto già andando via. Poi sorrido. Chissà perché nel momento in cui sto per svenire mi appare il viso di Gian.
Forse lo so.
Giàn è il paradiso. E io sto andando da lui.
Non voglio più svegliarmi. Mai più.
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Questo amore splendido / Ignazio boschetto
FanficSara è una ragazza di 19 anni e frequenta l'ultimo anno di liceo. Avendo avuto un orribile esperienza da piccola si è chiusa nel suo guscio e non si fida più degli altri. Riuscirà un ragazzo a farle cambiare idea?