Capitolo 20

635 40 4
                                    

Io e Piero siamo in macchina. Stiamo andando da Ignazio. Molto probabilmente non sarà a casa ma se dovesse essere necessario cercarlo per tutta la notte lo farei. Non posso fare a meno di chiedermi che cosa sta pensando in questo momento. E se fosse troppo tardi. Eh se avesse fatto qualche sciocchezza. Non potrei perdonarmelo. Mai. 
Guardo Piero. Sembra più sconvolto di me. Non riesco ancora a credere a quello che mi ha fatto. Ma devo cercare di perdonarlo. Non era in lui. È il senso di colpa che prova ora gli basta come punizione.
PIERO POV'S
Non ci credo a quello che mi ha detto Sara. Ignazio e il fratello che io non ho mai avuto. Mi ha aiutato in ogni situazione. Mi ha sempre dimostrato tutta la sua amicizia e io lo ripago così. Ho preso la sua ragazZa. L'unica che lo faceva sentire bene dopo tanto tempo. Ricordo come se fosse ieri quando lo prendevano in giro per il suo peso. Ma il mio amico e forte. Molto più forte di me. Lo è sempre stato. Ora voglio essere io a stargli vicino. Tra me e Sara è finita. Forse è meglio dire non è mai iniziata. Ora voglio pensare solo ad Ignazio e giuro sulla mia vita, che non lo mollo più stavolta.
IGNAZIO POV'S
Sono a casa, steso sul mio letto, nella mia camera. Ho una sigaretta tra le mani e qualche birra sul pavimento. Ma cosa sto facendo della mia vita. Io la odio la birra è il fumo fa male alle corde vocali. E pensare che volevo fare il cantante. Ho sempre vissuto di sogni. Sogni mai realizzati. E ora sono qua a guardare uno schifoso soffitto pensando a quanto sto male per lei. Mi ha detto che non le importa di Piero né di Noemi. Ha detto che vuole solo me. Cosa devo fare. Io ho visto che è felice quando gli altri le parlano. Infondo è molto dolce anche se si maschera da dura. sarebbe più felice se tornassi con lei? E Noemi? Cosa le farebbe.
Finisco le mie birre più la sigaretta. Purtroppo non reggo l'alcol e sono già brillo. Tentò di addormentarmi per non pensare.
Dling dlong
Cazzo il campanello. Ok faccio finta di non esserci.
Dling dlong
Ancora cazzo.
Io: arrivo!
Vado alla porta e la apro con poco interesse e vedo una persona anzi due che non mi sarei mai aspettato. Sara e Piero sono di fronte a me con una faccia che non so descrivere. Sembrano sollevati. Ma hanno anche uno sguardo omicida. Vogliono farmi fuori?
Io: salve. La coppia felice è venuta a trovarmi!
Dico con sarcasmo. Sono ubriaco dovrei tacere.
S: siamo venuti a vedere come stai?
Io:come sto??.. Direi bene
P: sembri brillo però.
Io: io? Ti sbagli. Inizio a ridere come un deficente. Forse la quinta peroni è stata uno sbaglio.
Mi avvio verso camera mia. Che cosa vogliono da me. Dirmi che devo lasciarli in pace perché si amano? No non credo. E se invece fosse così? Ne morirei.
Mi siedo sul mio letto e loro mi raggiungono.
S: Igna ti prego fatti aiutare da noi.
Io: da voi e come? Mi fate una bella seduta di coppia? In modo che io possa prendere esempio. Mi dispiace ma non ne ho bisogno.
Piero si siede sul mio letto.
P: sara lasciaci soli un attimo.
Io: vuoi fare a botte barone? Sappi che ti conosco da sempre e so che potrei picxhiarti anche da ubriaco.
Non mi ascoltano. Sara e indecisa.
P: fidati.
S: ok . Ma piero ti dico questo. Se lo tocchi ti ammazzo.
Dolce la mia piccola. Peccato che non sia più mia. Lei esce lasciandomi solo con questo occhialuto ragazzo.
P: mi vuoi dire che cosa hai in mente ah? Cosa è questa storia dei tagli. Che cazzo stai facendo.
Minchia è arrabbiato
Io: no sono affari tuoi. Rispondo semplicemente.
P: si che lo sono. Mio fratello tenta il suicidio e si fa del male e io? Mi spieghi come dovrei reagire. Ti giuro che ora ti ammazzerei.
Io: non sei più mio. Fratello Piero. Non mentirmi. So che mi hai odiato. Quindi ora non venire a farmi la predica. Eh poi se io non ci fossi sarebbe solo un vantaggio per te. Lei mi dimenticherebbe e anche tu. Potrete essere felici.
Non so perché ma Piero d'improvviso piange. Con le lacrime agli occhi mi dà un pugno e mi fa cadere a terra. Cazzo mi ha fatto male.
Io: mi spieghi che cazzo ti prende ora?
P: ti rendi conto di quello che hai detto ah? Io sarei felice per aver perso l'amico d'infanzia che reputavo e reputo un fratello? Non riesci nemmeno ad immaginare come starei senza di te. Tu sei il mio migliore amico. Nonostante io ami Sara non ti odio. Io ti voglio bene. Siamo cresciuti insieme. Tu mi hai insegnato tutto. I valori, l'amicizia. Tu sei sempre stato con me. E scordatelo se pensi che io ti mollo solo per una ragazza. Tu sei mio amico Ignazio anzi mio fratello e non cambierà mai questo.
Non pensavo di sentirmi così. Solo ora mi accorgo di quanto piero mi sia mancato. Il mio migliore amico. Piero. Piero è tornato per me. Vuole stare al mio fianco nonostante sappia che amo ancora Sara e che lei ricambia. Sembriamo due checce ma iniziò a piangere anche io. Gli voglio bene. Lui è mio fratello.
Io: ti ricordi quando a scuola mi prendevano tutti in giro perché ero Grasso? Tu sei stato l'unico che non lo ha mai fatto e quando io ti ho chiesto perché tu mi hai risposto che non lo avevi nemmeno notato il mio peso. Quando gli altri infierivano su di me io non ci facevo nemmeno caso ma tu mi difendevi sempre. Dicevi sempre di lasciare stare il tuo fratellino. Crescendo hai continuato a starmi vicino. Anche quando eri innamorato di Sara. Non l'avresti toccata, so che è così. Se io no ti avessi dato il mio ok non l'avresti fatto. Perché sei mio fratello.
Una lacrima silenziosa mi scende. E mio fratello. È tornato mio fratello.
Con la stessa irruenza ci cui mi ha colpito ora mi abbraccia.
P: siamo fratelli ok? Ti starò vicino e vedi che superiamo Anche questa Igna.
Non dico nulla lo abbraccio ancora. Poi ci stacchiamo. Ci asciughiamo le lacrime e ridiamo.
Io: sei proprio una ragaZZINA barone. Piangi perché ti sono mancato.
P: e tu non mentire so che ti mancavo anche io.
Ridiamo ancora.
P: io vado a recuperare quella pazza della tua ragazza che ora starà morendo di preoccupazione.
Io: non è più la mia ragazZa. Dico tristemente.
P: sarà sempre tua Igna. Per sempre.
Pierò si allontana. Inizio q pensare per la prima volta di poter uscirne. Forse tutto tornerà come prima.
SARA POVS
se tra 5 minuti non vengono a richiamarmi irrompo in casa e li ammazzo entrambi. Se scopro che piero gli ha fatto del male giuro che lo castro. Finalmente lo vedo uscire di casa.
Io: era ora minchia sto aspettando da un infinità.
P: scusa dai ora puoi entrare.
Ha gli occhi rossi e la mano gonfia.
Io : che è successo là dentro.
P: niente di che ho sferrato un pugno ad Ignazio.
Io: che cosa hai fatto?
Nel frattempo siamo arrivati dal mio bel marsalese. È seduto a terra con il labbro gonfio.
Io: piero ora ti ammazzo. Lui sta male e tu lo colpisci ma cosa hai in testa?
P: dai è grande e forte e muscoloso non cade a terra per così poco mio fratello.
Suo fratello che bello sentirglielo dire.
P: io ho fatto il mio lavoro. Ora vi lascio soli. Ciao ciao.
Igna: Piero?
P: si? 
I: grazie, di tutto.
Mi sorride. E va via. Non vuole dirlo ma soffre lasciando Sara a me. La ama. La ama davvero.
S: ti fa male.?
Mi sfiora il labbro così capisco che vuole dire.
Io: no barone è un bravo ragazzo ma impedito a fare a botte.
Ridiamo insieme.
Sara poi mi scopre il braccio vedendo i vari cerotti messi da Noemi e i graffi nuovi che mi sono inferto dopo la visiti a a casa di quella maledetta.
Mi guarda tristemente
S: promettimi che non lo farai più.
Io: io..
S: promettimelo. O non ti perdonerò.
Io: te lo prometto.
Sono sincero. Finché lei è con me non voglio più morire.
PIERO POVS
CAMMINO PER le strade di Napoli. È una bella città. Ma stranamente tutto qui sa di lei. So che è giusto tutto quello che è successo. Lei deve stare con lui perché lo ama e io.. Non c'è spazio per me. Mi fa soffrire ma è giusto. Credo che se continuo q ripetermelo mi sembrerà sempre più corretto e meno doloroso. È giusto così. È giusto è giusto.
In lontananza mi accorgo di una cosa. Su una panchina c'è una ragazza bellissima. Indossa le cuffie e piange in silenzio. Ha un libro in mano o forse un quaderno. Mi avvicino sempre di più e vedo Alex l'amica di Sara.
Forse non vuole essere disturbata ma una voce dentro di me mi dice di sedermi con lei e ascoltarla.
Io: ehi.
Alex salta spaventata. Le sorrido dolcemente.
P: che ci fai qui tutta sola?
A: nulla io.. Cioè stavo ascoltando la musica eh pou sei arrivato.
Parla a macchinetta mi fa tenerezza.
Si asciuga le lacrime.
P: ti ho vista triste e non ho resistito scusa se ti ho disturbato. Forse non ti ricordi nemmeno chi sono.
A: piero. Tu sei Piero. Il fidanzato di Sara.
P: ex. Dico con rammarico.
A: oh m..mi.. Dispiace. Balbetta ma sembra sollevata.
P: ti va di dirmi perché piangevi?
A: io .. Cioè.
Squilla il suo cellulare. Lascia il quaderno sulla panchina mi guarda mimando uno scusa con le labbra. Il libro che aveva tra le mani sembra più un album di disegni. Vorrei vederli ma non posso essere così invadente. Lei arriva di nuovo. E di fretta.
A: scusa devo andare. Mia madre è arrabbiata. Ci vediamo.
Mi da un bacino delicato sulla guancia e scappa. È stato uno dei baci più delicati e dolci che abbia mai avuto. Quella ragazza esprime dolcezza e voglia di essere protetta. Inoltre è bellissima. Ma che cosa minchia... Mi sono lasciato con Sara da un attimo. La ragazza che credevo di amare e ora questo piccolo raggio di sole mette tutto in discussione. Quando decido di mettere tutto da parte dichiarando che sono solo troppo triste vedo che dall'album di Alex è caduto un figlio. Lo giro e lo guardò. Non ci credo. E un mio ritratto a matita. È stupendo è estremamente somigliante. Sotto c'è scritta una frase: a piero colui che con uno sguardo è un sorriso mi ha fatto pensare che forse il mondo non è ancora tutto marcio.
Ora si. Alex ha messo tutto in discussione.

Questo amore splendido / Ignazio boschettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora