Capitolo 58

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IGNAZIO POVS.
S: io lo odio non starò mai più con lui.

Ecco. Ora si. Ora tocco il fondo. Ora sprofondo senza appiglio. Avevo speranza, sapete? C'è l'avevo davvero. Pensavo che c'è L'avrei fatta. Pensavo che saremmo stati insieme per sempre. Pensavo che quegli occhi un giorno mi avrebbero guardato dicendomi quanto mi amassero ancora. Invece ho perso tutto questo. Per colpa mia.
Cosa pretendo?
Che lei mi perdoni? Che lei continui ad amarmi?
No. Non pretendo questo.
Non più. Dopo questa frase ho capito cosa devo fare.

Le dico di passare una bella serata e di non pensare più.
Così facciamo. Fingendo che non sia accaduto nulla.
L'atmosfera che si è creata è piacevole, contro ogni previsione.
Siamo tutti sulla panchina e ci stiamo divertendo molto. Io tento di comportarmi come sempre. Devo fare la parte del l'orso Bosch.
Quello simpatico, è un po goffo che fa battute di continuo.
Quello che ride sempre. In fondo chi prenderebbe mai sul serio uno come me? Certo, il mio aspetto non mi aiuta molto.
Assomiglio davvero ad un orso.

Continuo a ridere.
Quanto è finta questa risata. Quanto è finto il mio atteggiamento.
Lo è sempre stato.

Ogni tanto la guardo. Lei ride come sempre.
Il suo sorriso è il più bello del mondo. Anche se quando lo fa mette una mano sulla bocca per nasconderlo.

'Odio il mio sorriso non guardarmi'
Me lo diceva sempre. Come fai ad odiare l'unica cosa che a me fa sfiorare il paradiso? Non l'ho capito mai.

P: Igna ma ti ricordi quella volta in cui sei stato in grado di mangiare 60 arrosticini?

Piero mi prende in giro come sempre. Cerca di tirarmi su. Ho un buon amico. Mi mancherà.

I: me lo ricordo Piero! Non lo dire più. Non ne vado fiero!

P: si invece!

I: infatti si

Ridiamo tutti insieme. Anche Sara. Come è bella.

N: caspita Igna come fai a mantenerti in forma?. Devi avere un buon metabolismo.

Questa frase mi colpisce. E non sono l'unico. Sara disse la stessa cosa quando mangiammo insieme la prima volta.
Mi intristisco. Il peggior veleno della vita sono i ricordi.
La guardo. Scopro che lei lo stava già facendo.
Mi osserva intensamente.

I: già ho proprio un buon metabolismo. Dico guardandola. Non dirò la verità. Quella è solo nostra.

S: già davvero buono.
Mi sorride. I ricordi.. Fanno così male.

Lei abbassa lo sguardo e si intristisce.
Io faccio la stessa cosa.

G: ragazzi che ne dite se andiamo in spiaggia?
N: amore sei pazzo e notte! Ed è inverno.
G: e allora? Dai dai!

Gian ha cambiato discorso. È un amico. È stato di più. È stato qualcosa di bello. È stato parte di me. Ma ora non c'è più nulla tra di noi. Solo amicizia sincera. Forse più forte di prima.

Tutti ci alziamo e andiamo verso la spiaggia. Appena arrivati ci togliamo le scarpe e iniziamo a camminare sulla sabbia fredda. Le temperature sono abbastanza basse anche se siamo in una città calda.

P: ragazzi vado a prendere da bere!
S: ecco ottima idea.
I: ti accompagno.

Io e Piero ci separiamo dal gruppo, e ci dirigiamo in un negozio aperto anche di notte dove ci possono dare degli alcolici.

P. Igna ma che vuoi fare con Sara stasera? Vi guardate, vi sfiorate, vi sorridere ma nessuno si azzarda a fare un passo avanti

I: pie non farò nulla. L'ho sentita, ha detto che mi odia. E io rispetto la sua decisione.

Questo amore splendido / Ignazio boschettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora