Capitolo dieci

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Dopo quella sera non ho più visto Zayn, se non di sfuggita a scuola, ormai da due settimane. E non riesco a capirne il perché. Per fortuna Harry quella sera non sospettò niente, altrimenti se la sarebbe presa con me, e in un modo poco piacevole.

Per tutta la notte non ho chiuso occhio, cosi mi ritrovo a spegnere la sveglia che sarebbe suonata fra venti minuti. Decido poi di alzarmi e mi accorgo di avere ancora addosso il vestito di ieri sera, cosi lo tolgo e metto una semplice t-shirt grigia lunga fino a metà coscia e vado in cucina per fare colazione. Scaldo il latte e prendo biscotti e caffé, mi siedo al tavolo e consumo la colazione.

Dopo aver finito, metto tutto al proprio posto e mi dirigo verso il bagno decidendo di fare una doccia calda. Tolgo la maglietta indossata poco prima e mi posiziono davanti allo specchio, notando delle chiazze rosso chiaro sul collo e alla base, e un sorriso si fa spazio sulle mie labbra mentre immagini di quella sera mi passano davanti agli occhi.

Le sue labbra sono diventate un'ossessione, o meglio, lo è diventato lui. Mi sentivo al sicuro con lui, ma c'è Harry di mezzo, che non ha nessuna intenzione di lasciarmi stare.

Scaccio via i pensieri dalla testa e mi infilo sotto la doccia. Lascio scorrere l'acqua bollente sul corpo e chiudo gli occhi, immaginando le mani di Zayn sul mio corpo, mentre con un sorriso mi stringe a lui e mi bacia.

Scuoto la testa e apro gli occhi d scatto, sentendo le guance scaldarsi e una lacrima scendere lungo la gota, insieme ad altre infinite gocce della doccia. Tiro su con il naso ed esco, attorcigliando un telo intorno al corpo.

Asciugo i capelli e torno in camera per vestirmi, indosso la biancheria pulita e mi sistemo davanti all'armadio, scegliendo un paio di jeans; prendo poi una t-shirt nera e getto un'occhiata alla sedia di fianco all'armadio, dove di solito metto le mie giacche, e ne trovo una - sicuramente maschile - che non appartiene a me, la indosso comunque , pensando che sia di Harry.

Torno nuovamente in bagno e mi trucco leggermente, applicando solo del mascara, e sistemo i capelli. Prendo poi il cellulare con le cuffiette, le chiavi dell'appartamento e lo zaino ed esco, chiudendo la porta alle mie spalle.

Infilo le cuffiette e sblocco il cellulare per mettere la riproduzione casuale della mia playlist, noto poi due messaggi: abbasso la casella delle notifiche, uno era di mia madre e uno di Harry. Decido di aprire quello di quest'ultimo:

Da: Harry, 07.27 am:
Scusami per ieri piccola, ho avuto un contrattempo. E sta' attenta a ciò che fai. Comunque buongiorno, ci vediamo a scuola.

Aggrotto le sopracciglia leggendo la frase Sta' attenta. A cosa dovevo prestare attenzione? È passata più di una settimana da quell'accaduto con Zayn, non credo che se ne sia ricordato solo adesso.

Lascio perdere e leggo poi il messaggio di mia madre, per poi incamminarmi finalmenre verso la scuola.

Non appena arrivo mi guardo più volte intorno, non trovando nessuno. Il dubbio di essere arrivata in ritardo o troppo presto si fa spazio nella mia mente, ma quando controllo l'orario sul cellulare noto che sono da poco le otto, il che dovrebbe significare che sono più o meno in orario.

Ma qui non c'è nessuno. Mi avvicino all'entrata per chiedere informazioni ai bidelli, in caso di eventuale sciopero o assemblea. Non appena mi avvicino per entrare noto un foglio attaccato sulla porta: "La scuola rimarrà chiusa per tre giorni per riparazione dei bagni."

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo, ricordandomi, ne avevano accennato qualcosa in classe ma naturalmente non ho prestato attenzione.

Giro i tacchi e decido di tornare all'appartamento, pensando a cosa avrei potuto fare. Sento poi la musica bloccarsi e il telefono vibrare, lo estraggo dalla tasca e leggo il nome sullo schermo, Harry.

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