"Jess? Cosa cazzo stai facendo?!" Non appena sento la voce irriconoscibile di Harry, mi allontano immediatamente da Zayn."Harry.." mormoro, avvicinando una mano al suo braccio ma si scansa prima che potessi solamente sfiorarlo, "Sta' zitta." Ringhia, guardando in cagnesco il ragazzo alle mie spalle.
Noto con piacere che anche lui si è dato alla pazza gioia, dato il rossetto rosso sul colletto della camicia bianca e un quasi succhiotto sul collo.
Decido di non dire niente per il momento, rimango in silenzio e abbasso lo sguardo sulle mie mani.
Vedo il riccio mandare un'occhiataccia al moro dietro di me, per poi tornare a guardare me con le sopracciglia aggrottate e gli occhi più scuri del solito. "Tu vieni con me." Borbotta, prendendomi per il polso e trascinandomi dentro, in mezzo alla confusione.
"Metti la giacca, ce ne adiamo." Mi ordina e lo guardo sorpresa, mentre incrocio le braccia al petto, "Ma la festa è appena iniz-" protesto e mi interrompe, avvicinandosi più del dovuto e guardandomi allo stesso modo di prima, infondendo timore. "Ho detto, ce ne andiamo."
Non avevo nessuna intenzione di mettermi contro, avrebbe comunque avuto la meglio lui, quindi mi arrendo e saluto tutti - tranne Zayn - e velocemente infilo la giacca, per poi andare via con Harry.
"Non voglio che tu ti veda ancora con Zayn." Mi ordina, mantenendo lo sguardo fisso sulla strada mentre serra la mascella.
Sbarro gli occhi voltandomi verso di lui velocemente, "Cosa?"
"Hai sentito, non te lo ripeterò un'altra volta." Stringe le mani al manubrio dell'auto e serra la mascella, mentre con le sopracciglia aggrottate continua a guidare.
"È il mio migliore amico, e-" cerco di spiegare e mi interrompe bruscamente, "Non me ne frega un cazzo. Ci devi stare lontana e basta, chiuso il discorso."
Rimango in silenzio a guardarlo e, quando non continua a parlare, mi volto verso la mia destra e appoggio la testa al finestrino dell'auto.
"Non puoi comunque darmi ordini." Sbuffo, sentendolo sospirare pesantemente. "Non ti vedrai più, chiaro?" Continua, esausto. Alzo gli occhi al cielo, "E come farò quando verrò da te? Lui ci vive, non puoi mica cacciarlo."
"Vedremo." Risponde con un ghigno in volto, continuando a guardare la strada.
Il resto del viaggio prosegue in silenzio, nessuno dei due ha continuato a discutere sulle sue decisioni e, con un ultimo sospiro, appoggio la testa al sedile dietro di me per poi chiudere del tutto gli occhi.
***
La suoneria del mio cellulare fa eco nella stanza, svegliandomi. Mugolo qualcosa, insultando mentalmente chiunque mi abbia mandato un messaggio di sabato mattina e apro gli occhi, ritrovandomi nella camera del mio appartamento.
Deve avermi portato Harry, pensai.
Prendo il cellulare che aveva appena smesso di suonare, e trovo quattro messaggi e tre chiamate.
Due chiamate erano da mia madre, mentre una da Harry. Decido di richiamarli dopo e nel frattempo, apro i messaggi. Erano sempre da parte di mia madre, del perché non rispondessi al cellulare; alzo gli occhi al cielo per la sua premurosità e scorro, trovandone uno dalla persona con cui non dovevo più avere niente a che fare.
Deglutisco il groppo che si era fermato in gola e, con l'ansia che mi divora, apro il messaggio.
Da: Zayn, 03.42 am.:
Liam mi ha detto cosa è successo con Harry. Mi dispiace.
Ci sentiamo presto, piccola.
STAI LEGGENDO
Pledge || z.m ||
Fiksi PenggemarUna promessa. Dipende tutto da una promessa. Ma la domanda è, la manterranno? - "Qui ho conosciuto una bambina tempo fa, si chiamava come te." Sorride, forse ricordando il passato. "Da quel momento siamo diventati inseparabili." Continua, muovendo...