Capitolo tredici

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"Jess." Mormora a bassa voce, inchiodando il suo sguardo verde nel mio del medesimo colore.

"Harry.." Rispondo allo stesso modo e lancia un'occhiata alla valigia dietro di me, "Quindi è vero." Torna a guardami e annuisco. Serra poi la mascella e infila le mani nelle tasche, "Dobbiamo andare." Dice con tono freddo, prendo il cellulare, le chiavi e il cappotto ed usciamo dall'appartamento.

Il tragitto fu molto silenzioso e più lungo di quanto pensassi.

Dopo molto tempo, sembrava che fosse passata un'eternità, arriviamo a casa e scendo dall'auto, dirigendomi verso il portone senza aspettare Harry.

"Buongiorno!" Esclama Liam, stringendomi in un abbraccio.

"Buongiorno." Rispondo allo stesso modo sorridendo, entro dentro accompagnata da Liam e vedo Louis seduto - seduto si fa per dire, dal momento che era praticamente stravaccato sul divano e con i piedi sul tavolino.

"Lou, togli quei piedi!" Esclama Liam andandogli incontro, ridacchio di gusto e seguo il moro, andando a salutare Louis con un pugno-contro-pugno, come eravamo soliti fare, e con un bacio sulla guancia; dopodiché mi dirigo spedita in cucina dopo aver intravisto una chioma bionda.

"Cosa cucini di buono?" Entro a passo felpato e congiungo le mani dietro le spalle, avvicinandomi dietro alla figura di Niall e cercando di spiare.

"Sorpresa." Sorride facendomi un occhiolino, e, ricambiando il sorriso, ruoto gli occhi, per poi guardarmi intorno.

"Posso dar-" Non inizio la frase che già mi interrompe, scuotendo la testa. "No. Non te l'ho permesso gli altri giorni e oggi non è da meno. Quindi porta il tuo bel culo nel salone e rimani lì finché non sarà pronto." Mi guarda serio e per un attimo penso che faccia sul serio, "Chiaro?" Ma poi trattiene un sorriso e mi ritrovo a lasciare un sospiro, per poi sorridere.

"Chiaro, signore!" Imito la mossa del capitano mettendo la mano dritta sulla fronte come aver appreso un comando e, ridendo, torno in salone, andando a sedermi vicino a Louis.

"Allora.." Comincia a parlare non appena prendo posto al suo fianco, "Allora.." Lo imito e sorride, "Per quanto tempo rimarrai a Londra?"

"Non ne ho idea, due settimane credo.. Vorrei poter rimanere di più ma abbiamo scuola, perciò.." Annuisce con il capo e continua a sorridere.

Mi stavo davvero annoiando, c'era fin troppo silenzio in questa casa, così decido di alzarmi e guardarmi intorno per vedere cosa stessero facendo i ragazzi - a parte Louis, che si era addormentato pochi minuti dopo aver parlato con me; Harry era al solito posto con la testa bassa e il cellulare tra le mani, Niall e Liam erano ancora in cucina a preparare qualcosa e.. di lui nemmeno l'ombra, ma non mi importava, non volevo neanche vederlo.

"Ragazzi, Dio mio, parlate troppo!" Parlo con sarcasmo, alzando leggermente il tono di voce e sento Niall ridere, unendomi a lui, mentre Harry alza lo sguardo verso di me e mi guarda per qualche secondo.

Non aveva aperto bocca da quando era venuto a prendermi nell'appartamento, o almeno, non con me.

***

"Niall è tutto davvero buonissimo, complimenti!" Esclamo tra un boccone e l'altro. Devo ammettere che ha delle doti culinarie davvero ottime, e come biasimarlo, dato che va pazzo per il cibo.

"Grazie tesoro." Sorride e faccio lo stesso a mia volta.

-

Dopo aver finito di mangiare decidiamo di sederci sul divano e rilassarci, prima di doverci salutare per poi andare via.

Nel frattempo sfilo il cellulare dalla tasca dei pantaloni e guardo l'orario; tra un'ora e mezza dovevo prendere l'aereo. Mi alzo e mi dirigo in cucina per versarmi un bicchiere di succo alla pera, prendo poi posto su una sedia e sblocco il cellulare.

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