Quella sera rimasi a dormire lì, con loro, e l'ultima cosa che ricordo è di essermi addormentata con un sorriso sulle labbra per aver chiarito con Zayn. Tutto andava per il verso giusto, ovviamente tra amici.. infondo ero fidanzata, io e Zayn eravamo semplici amici. Solo questo, però mi andava più che bene, è come se fossimo quelli di una volta..-
La sveglia del cellulare risuona nella stanza svegliandomi di poco. Allungo il braccio verso il comodino per spegnere la sveglia e ritorno alla posizione precedente soffocando la faccia nel cuscino, sospirando poco dopo.
Non avevo nessuna voglia di andare a scuola questa mattina, o semplicemente di alzarmi.
"Buongiorno" dopo pochi minuti di silenzio la porta si apre e la voce di Zayn riempe le mura, per poi avvicinarsi e sedersi sul letto.
"Sveglia bella addormentata" mormora divertito scuotendomi le gambe da sopra le coperte, in mia risposta mugolo lamentandomi e infilo la testa sotto il cuscino.
"Non voglio andare a scuola" dico con voce soffocata, sento il moro ridacchiare e seguono pochi secondi di silenzio. "Allora non ci andremo. Ti va di andare da starbucks?" Mi propone e sorrido mentalmente per la bella idea, per poi alzarmi con il busto e guardando il ragazzo di fronte a me. Ride apertamente vedendomi in quello stato, addormentata e con i capelli disordinati, e gli lancio il cuscino per farlo smettere.
"Non ridere" dico cercando di essere seria e non farmi contagiare da lui, il ragazzo alza le mani a mo' di resa e continua a ridere, alzandosi poi lentamente dal suo posto.
Prendo il cellulare non prestandogli molta attenzione e rispondo a qualche messaggio di mia madre ed Allyson, dimenticandomi completamente della presenza di Zayn per qualche secondo. Sentendo però fin troppo silenzio e nessun movimento, nel momento in cui alzo lo sguardo noto la figura di Zayn al mio fianco con un'enorme sorriso sulla faccia e subito si fionda sulla mia pancia per farmi il solletico.
Fin da subito cerco di allontanarlo da me e ridiamo all'unisono, pregandolo tra una risata e l'altra di smettere. Il ragazzo continua a farmi il solletico finché la porta della camera non si apre, ed entrambi ci voltiamo verso colui che mi ha salvata dalla mia sofferenza.
Un Harry assonnato e con i capelli arruffati ci guarda in modo strano, controllando l'orario sul suo cellulare: "Non vi preparate per la scuola?" Chiede, entrando del tutto nella camera e lasciando la porta aperta dietro di se. Io in tutta risposta, approfitto della disattenzione di Zayn e gli lancio il cuscino in faccia per poi correre a nascondermi dietro al corpo di Harry, che divertito assiste alla scena.
"No, a dir la verità non mi va" rispondo alla sua precedente domanda e il riccio si volta verso di me, "Però andiamo a fare colazione da Starbucks, vieni con noi?" Harry annuisce sorridende e ricambio il gesto, lasciandomi poi abbracciare dal ragazzo e posa un bacio sulla guancia.
"Io vado a prepararmi" la figura di Zayn ci sorpassa e prima di uscire dalla stanza, con un gesto veloce mi fa di nuovo solletico su un fianco e senza rendermene conto rilascio un urlo che fa ridere di gusto entrambi.
"Me la pagherai!" Gli urlo mentre lo sento correre attraverso il corridoio; mi volto poi verso Harry e lo fulmino con lo sguardo, "E tu non ridere" mi fingo offesa e mi allontano, prendendo il cellulare per poi scendere di sotto.
"Jess, aspetta" sento Harry prendermi per il polso e mi fermo, avvicinandomi nuovamente a lui. "Volevo chiederti se ti andrebbe di venire a cena con me, stasera" mi propone e sorrido sinceramente, accettando il suo invito.
Il ragazzo ricambia il gesto e sussurra un 'Perfetto', per poi avvicinarsi e posarmi un bacio sulla fronte, "Ti aspetto di sotto".
Faccio per dirigermi verso l'armadio ma mi rendo conto di non essere al mio appartamento, perciò infilo le scarpe e scendo velocemente le scale trovando quasi tutti al completo in cucina.

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Pledge || z.m ||
FanfictionUna promessa. Dipende tutto da una promessa. Ma la domanda è, la manterranno? - "Qui ho conosciuto una bambina tempo fa, si chiamava come te." Sorride, forse ricordando il passato. "Da quel momento siamo diventati inseparabili." Continua, muovendo...