Dopo esser usciti dall'ospedale, e aver raccontato quasi tutto alla donna che ha fatto parte della mia infanzia, mi dirigo verso casa con mia madre, dato che tra poco dovrò passare un'intera giornata con la mia migliore amica.Aver aiutato Trisha mi ha reso molto felice e soprattutto mi sono tolta un peso di dosso. Quando Zayn scoprirà che qualcuno ha pagato le cure, sua madre e il dottore mi hanno assicurato che non faranno il mio nome, ma quello di mia madre.
Ho promesso a me stessa che non appena tornerò a Los Angeles dirò tutta la verità a Zayn, che voglia ascoltarmi o meno. Non possiamo davvero continuare così, come due bambini. E se non vorrà ascoltarmi lo costringerò, perché è un qualcosa che riguarda anche lui.
Non appena arrivammo a casa mi fiondai in casa, salii velocemente le scale e mi fiondai sul letto a peso morto. Sospirai profondamente e presi il cellulare, componendo subito il numero di Allyson.
"Pronto?" la sua voce squillante riecheggiò nel cellulare, facendomi ridacchiare appena.
"Hai dimenticato che hai dei progetti per oggi?" chiesi ironicamente, prendendo tra le dita una ciocca di capelli e attorcigliandola tra di esse.
"Apri la porta e sta' zitta" la sentii sbuffare e risi apertamente, chiudendo la chiamata e scendendo subito le scale, trovando mia madre davanti la porta pronta ad accogliere la mia migliore amica.
"Da quanto tempo!" esclama sarcasticamente, avvolgendo le braccia intorno al mio collo. Non posso fare a meno di ridere e ricambio il suo abbraccio, stringendola a me. Si allontana non prima di lasciarmi un bacio sulla guancia e saluta mia madre allo stesso modo.
"Elizabeth, temo che oggi sua figlia non tornerà a casa per il pranzo." Informa mia madre, immaginando già cosa abbia in mente.
Nient'altro che shopping.
"Forse per cena sì," si ferma un attimo, portando le dita al mento e imbronciando leggermente le labbra, come se stesse realmente pensando. "Ma ci sarò anch'io!" esclama e vedo mia madre ridere e scuotere la testa.
"Divertitevi ragazze." ci saluta sorridendo prima di tornare in cucina. Ally si volta verso di me posando le mani sui fianchi. "Be'?"
"Be', cosa?" chiedo, guardandola con sguardo interrogativo.
"Muoviti!" mi gira di spalle e mi spinge da dietro, facendomi intuire che devo sbrigarmi se vogliamo andare in centro.
"Va bene va bene, calma." ridacchio, aprendo la porta della camera; prendo la borsa, il cellulare e i soldi e usciamo finalmente di casa.
Entriamo nella sua auto e accende la radio, alzando il volume al massimo e non posso fare a meno di ridere vedendola improvvisare balletti stupidi.
Dopo aver finito il suo balletto, per la radio passa una canzone di The Weeknd, The Hills. Sta per abbassare il volume quando la fermo, "No! Amo questa canzone!" esclamo, ridacchia leggermente per come ho reagito e riporta la mano sul manubrio, mentre io mi perdo nelle parole di questa canzone.
Dieci minuti dopo arriviamo in centro e lasciamo l'auto nel parcheggio poco distante dall'entrata.
"Sei pronta per una giornata di assoluto relax?" scuoto la testa con un sorriso sulle labbra e affianco la ragazza, prima di incamminarci verso il grande edificio.
"Ci sono i saldi!" Esclamiamo all'unisono e, per l'ennesima volta in quella giornata, scoppiamo a ridere insieme. Ci facciamo strada verso i vari negozi, prima di entrare da Pimkie.
Osservo i diversi jeans trovandone uno nero con gli strappi alle ginocchia e ad alto vita, trovo la mia taglia e lo poso sul braccio; vedo Allyson avvicinarsi a me con un paio di vestiti sulle braccia e un sorriso sornione sul viso.

STAI LEGGENDO
Pledge || z.m ||
FanficUna promessa. Dipende tutto da una promessa. Ma la domanda è, la manterranno? - "Qui ho conosciuto una bambina tempo fa, si chiamava come te." Sorride, forse ricordando il passato. "Da quel momento siamo diventati inseparabili." Continua, muovendo...