Capitolo ventitre

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Non potevo credere che Zayn pensasse davvero una cosa del genere.

Non potevo credere che si fosse pentito di avermi invitato a casa sua il primo giorno che sono arrivata qui a Los Angeles.

Non potevo o non volevo crederci.

Okay che sei incazzato perché ho sbagliato il nome della tua ragazza, ci sta anche che ho origliato alla tua discussione con Liam, ma dannazione non puoi pentirti di qualcosa di cosi importante.

Si, era importante.

Era importante perché nonostante ci fossero tanti alunni fuori da quella scuola, mi avevano ignorata tutti e solo lui si era fatto avanti aiutandomi.

Era importante perché ero tornata a Los Angeles proprio per trovarlo, e invece è stato lui a trovare me.

Era importante per me e sicuramente lo era anche per lui.

E non può aver dimenticato tutti quei baci, gli abbracci, gli sguardi. Non può averlo fatto da un momento all'altro.

Ero immersa ancora nelle lacrime mentre mi dirigevo verso il parco dove giocavamo sempre da piccoli. Anche se andare lì non aiutava molto.

Mi sedetti su una panchina, la stessa dove mia madre e Trisha ci guardavano sempre giocare, e guardai davanti a me, ricordando tutta la mia infanzia a dir poco stupenda passata insieme a lui.

-flashback-

"Vieni Jess!" Urlò Zayn aspettandomi vicino ad una piccola giostrina.

Salutai mia madre che mi aveva appena raccomandato di stare attenta e la vidi andare via, per poi voltarmi e correre verso il mio piccolo migliore amico.

Mi distrassi per un momento e inciampai su una pietra che fuoriusciva dal terreno, cadendo poi per faccia per terra.

Sentii Zayn urlare il mio nome per poi precipitarsi verso di me.

"Ti sei fatta la bua? Fammi vedere."

Mi ero sbucciata un gomito anche se non sapevo come, non usciva sangue ma era abbastanza arrossato e bruciava.

Avvicinò le piccole dita alla ferita e sobbalzai per il dolore, lui mi guardò con espressione preoccupata e avvicinò le sue piccole ma piene labbra al gomito per poi lasciarci un piccolo bacio.

Sentii le guance accaldarsi ma nonostante ciò continuai a guardarlo.

"Va meglio?"

Annuii e lui sorrise, un sorriso vero che ora era davvero raro vederlo.

"Grazie." Dissi, mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia, arrossì lievemente anche lui e si alzò per poi aiutare anche me e andare a giocare insieme.

-fine flashback-

Mi alzai dalla panchina cercando quella pietra che fuoriusciva dal terreno, e dopo un po' di ricerca la trovai.

Mi accovacciai e la toccai con le dita, come se potessi rivivere quelle scene ora, come se potessi rivedere me e lui felici e soprattutto insieme.

Una lacrima mi rigò il viso e tornai a sedermi alla panchina.

Tutte queste cose le aveva dimenticate? Tutti quei piccoli gesti che già da piccoli per me erano molto importanti?

A interrompere i miei pensieri fu la suoneria del cellulare, vidi lo schermo ed era Liam.

"Pronto?" dissi con voce un po' soffocata dalle lacrime.

"Jess ma dove diamine sei finita?!"

"Me ne sono andata."

Pledge || z.m ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora