Capitolo 5.

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Jason mi guarda dritto negli occhi.

Io mi irrigidisco. Ho paura. Ho sbagliato a reagire in quel modo.

Abbasso la testa.

«Scusami.» sospiro.

Lui scoppia a ridere.

«Non pensavo fossi così fragile, Samantha.»

Cosa!?

«Tu...tu! Ti odio!»

«Ci vediamo domani.»

Mostra nuovamente quel suo "magnifico" ghigno e sale in macchina.

Non posso crederci. Perché è così cattivo con me?

Ci sono molte cose che non so su di lui, lo conosco da così poco tempo... Ma quando sarò pronta per scoprirle, allora questa sarà la prima che vorrò sapere.

Distrutta mi dirigo verso il dormitorio. Spero solo che Kriss arrivi presto, ho tanto bisogno di sfogarmi con qualcuno.

Entro e mi tolgo le scarpe, posandole appena vicino alla porta.
Mi cambio e mi metto una tuta comoda, pronta per guardare la tv, e probabilmente riempire il mio stomaco di qualche schifezza.

Sento bussare alla porta. Spero sia Kriss, ma ricordo che lei ha le chiavi con sé, ma decido di andare ad aprire comunque.

«Ciao.»

Jason.

«Cosa ci fai qui?» chiedo infuriata.

Lui si passa una mano fra i capelli. Quanto sono belli.

«Niente... Cioè...ho notato che ci sono molte persone ubriache... E allora... Uh beh, posso entrare?»

Si stava preoccupando per me?

Mi sposto per farlo passare.

«Non sei il benvenuto qui, Jason.»

«Ti ricordo che sono un buon amico di Kriss.» mi rinfaccia lui.

Lo guardo male.

«Allora, vuoi dirmi cosa ci fai qui?»

Sono davvero seccata, soprattutto dopo quello che è successo circa un'ora fa.

«Beh... Ho pensato che avresti voluto un po' di compagnia.»

Mi viene da ridere.

«Cosa? La tua compagnia? Neanche per scherzo.»

«Beh, allora vuoi che me ne vada?»

Non lo so. Forse non voglio che lui vada via, chissà dove e con chi.

Decido di stare in silenzio.

«Come pensavo.» dice lui.

Faccio per ribattere qualcosa ma la serratura della porta scatta.

È Kriss.

«Ciao.» dico mostrando un sorriso di gratitudine.

Lei ricambia, ma appena i suoi occhi si spostano su Jason il suo sorriso si spegne.

«Jason, non mi aspettavo di trovarti qui. Pensavo che l'avresti accompagnata e poi te ne saresti andato. Come fai sempre.»

Come fa sempre? Cosa intende Kriss?

«No beh... Ho pensato che potesse avere bisogno di un po' di compagnia. Tutto qui. Non preoccuparti, lo sai che non è il mio tipo, Kriss.»

Sono davvero infuriata.

Perfettamente sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora