Capitolo 12.

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Apro lentamente gli occhi.

Sento la testa che mi scoppia, ieri sera devo aver bevuto davvero troppo.

IERI SERA, ODDIO.

Tutte le immagini di riaffiorano, come se non stessero aspettando altro.

Io che vado alla festa.
Jason che è con Jenny.
Lui mi vede, i nostri sguardi si incontrano.
Lui viene verso di me.
Kriss mi trascina via.
Una ragazza mi offre da bere.
Il primo bicchiere non basta.
Non capisco più niente.
Esco fuori, ho bisogno di prendere un po' d'aria.
Mi paralizzo.
Loro due si stanno baciando.
Lui mi vede.
Corro verso di me.
Io gli dico che non mi importa.
Litighiamo.
Lui mi dice che sono bellissima.
Io lo bacio.
Lui sta al bacio.
Poi si stacca.
Mi porta a casa.
Io chinata sul water, a buttare via tutto.
Lui che rimane con me.

Sento delle pulsazioni sempre più forti in tutta la testa.

Mi alzo di scatto. Mi guardo intorno, lui non c'è. Ma dov'è andato? Perché mi ha lasciato qui, da sola? E come ci ero finita nel letto?

Non sono pronta a rispondere, so solo che sono stata una stupida ieri sera.
Come vorrei poter cancellare tutto, se solo fosse possibile.

Decido di alzarmi e farmi una doccia, per permettere ai pensieri di scomparire, almeno per il momento.

Prendo l'occorrente necessario e mi fiondo in bagno.

Appena entro mi sembra di vedere di nuovo tutto. Jason che mi scosta i capelli, con tanta delicatezza. Poi mi promette che sarebbe restato.

L'acqua scende calda sul mio corpo, permettendo al cervello di rilassarsi.

Esco dalla doccia e mi metto l'accappatoio. Raccolgo i capelli in uno chignon molto disordinato. Il pavimento è bagnato, c'è abbastanza acqua per sentire i miei piedi freddi al contatto.

Mi dirigo verso il salotto. Apro l'armadio scrutando i vestiti.

Alla fine opto per un pantalone della tuta e una maglioncino bianco.

Ritorno in bagno e mi sciolgo i capelli biondi che ricadono bagnati sulle spalle, procurandomi brividi sulla schiena.

L'acqua, che è ancora sul pavimento, mi bagna la punta dei calzini provocandomi una lieve sensazione di fresco.

Mi asciugo velocemente i capelli e vado a sedermi sul divano indecisa su quale film guardare, anche se non ci sono molte scelte.

Vince un film molto romantico e sdolcinato, che mi fa venire le lacrime agli occhi.
Forse perché mi fa ricordare a Jason, ma non ho idea del perché piango.

Bussano alla porta.

Da una parte spero che sia lui, avrei così tante cose da dirgli; dall'altra spero di no, perché non saprei da dove cominciare.

Vado ad aprire.

È Travis.

«Ciao.» dice sorridendo.

«Ehi, che ci fai qui?» rispondo ricambiando il sorriso.

«Beh, sono venuto per sapere se hai programmi per il resto della giornata... E volevo chiederti se ti andava di venire a mangiare con me fuori... E poi forse potremmo fare una passeggiata o qualcosa del genere.» continua a guardarmi decisamente imbarazzato.

Si passa una mano fra i capelli folti, color caramello, e alla fine sospira, sorpreso della velocità con cui ha parlato.

«Okay.» dico senza rifletterci troppo.

Perfettamente sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora