Capitolo 17.

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Sono pazzo di te.

Le gambe non mi reggono in piedi, la testa gira troppo velocemente e il cuore batte troppo forte.

«Rispondimi, Samantha. Ti prego.»

I suoi occhi sono quasi lucidi, ma sembrano allo stesso tempo non trasmettere niente.

Mi sembra un incubo. Non voglio che lui se ne vada. Voglio che mi dica tutti i giorni queste cose, voglio che mi coccoli, fra le sua braccia possenti, voglio che mi prenda il viso fra le sue mani, così rugose, e che mi baci. Uno di quei baci lunghi, passionali, che non finiscono mai. Vorrei avere tutto di lui, ogni sua piccola parte del corpo, il suo fiato caldo sul mio collo, vorrei potergli sfiorare tutti quei tatuaggi che sono così dolci. Vorrei svegliarmi la mattina ed averlo accanto, vorrei che mi portasse la colazione a letto, finché non mi stancherò.

Vorrei tutto questo, ma non posso. Non posso farmi condizionare da uno come lui. Perché prima o poi, lo so, pianterà le radici nel mio corpo, e poi mi abbandonerà.

Le mie guance ormai sono rigate di lacrime.

«Vattene Jason. Ti prego, vattene.»

Distolgo lo sguardo dai suoi occhi così pieni di disperazione, oppure rischio di crollare.

«Guardami negli occhi, Samantha. Guardami negli occhi, cazzo!»

Mi prende il viso fra le mani, i suoi occhi brillano.

«Ti voglio.» dice. «Voglio tutto di te, dal primo giorno che ti ho vista. Non andartene, Samantha. Ti scongiuro, non lo fare.»

Faccio un lungo sospiro, ma prima che possa ribattere qualcosa le sue labbra sono premute sulle mie. Hanno uno strano sapore, così familiare, ma anche così estraneo.

Cerco di resistere, ma l'ansia mi assale sempre di più.

«Lasciati andare, Samantha. Lasciati andare, fidati di me.»

Vorrei tanto poterlo fare, ma al momento mi sento così stanca. Non ho neanche le forze per chiedergli tutto quello che vorrei sapere, tutto quello che mi nasconde.

Schiudo lentamente le labbra, la lingua di Jason si fa largo nella mia bocca, incrociando la mia, e dandomi una strana sensazione di piacere.

Jason mi prende dai fianchi, e mi solleva, permettendomi di avvolgere le gambe intorno ai suoi fianchi.

«Sei così bella. Ho bisogno di te.»

I nostri sguardi si incontrano.

«Dimmi che anche tu vuoi quello che voglio io, Samantha. Dillo.»

So benissimo cosa voglio da lui, ma so anche che potrei pentirmene, ma non resisto. Il piacere che provo è incontrollabile, il mio respiro è affannoso.

Mi prende per mano, mi conduce verso il letto, e mi fa sdraiare.

Il cuore mi batte all'impazzata.

«Jason io...»

«Lo so che non sei pronta, Sam.» fa un sospiro. «Spogliati.»

Perfettamente sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora