Capitolo 11.

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Avanza sempre di più, a passo svelto.
È quasi vicino.

Cavolo.

Kriss mi prende per mano e mi trascina via.

Non so se voglio vederlo, ma forse vorrei almeno chiedergli scusa per il comportamento di oggi. Sono stata una vera stupida.

Probabilmente è meglio così, tanto non gliene fregherebbe niente comunque.

Mi scrollo dai miei pensieri e noto che Kriss sta sventolando la mano davanti alla mia faccia.

«Ehi, ci sei? Terra chiama Sam!»

«Si, scusami.»

«Tutto bene?» chiede Logan.

«Si... No... È solo... Non lo so.»

Kriss mi appoggia una mano sulla spalla.

«Se vuoi parlarne io ci sono Sam.»

Mi fa male vederlo qui, sopratutto per quello che ho combinato oggi. Ma non voglio fare notare agli altri che vorrei che andasse tutto diversamente.

Sospiro. «Non ti preoccupare Kriss, sto bene.»

Cerco di sforzarmi a fare un sorriso, ma credo abbia capito che non è per niente vero.

Lei ricambia, e mi mostra dove dobbiamo sederci.

Una ragazza ci offre da bere con dentro un liquido strano, ma decido di non accettare, non ho mai bevuto.

«No, grazie.» dico semplicemente.

«Oh mai dai!» Kriss mi da una gomitata.

«Senti, stasera sei una grande strafiga. Potresti approfittarne per bere qualcosa. Perché non ti lasci andare?» mi incita.

In fondo cosa ci perdo? È stata una giornata davvero pesante, e potrei concedere a me stessa di rilassarmi un po'.

«Okay.» dico senza pensarci troppo e prendo il bicchiere.

Ne tracanno giù metà prima di constatare che fa davvero schifo. Sento la gola bruciare.

«Che roba è?» chiedo disgustata.

«Vodka tesoro. Mai sentito parlarne?» dice Kriss ridacchiando.

Faccio una smorfia e mando giù l'altra metà.

«Ne vuoi ancora?» mi chiede.

Rigiro fra le mani il bicchiere ormai vuoto, e decido che ne prenderò un altro, almeno finché il bruciore non mi sarà passato.

«Certo.»

I prossimi quattro bicchieri di vodka alleviano leggermente il dolore. Le guance sono ormai calde, e con esse tutto il corpo.

Mi alzo di colpo. Kriss mi guarda stupita con uno sguardo interrogativo, ma ho bisogno di respirare un po' d'aria. È meglio che esco un attimo.

Appena varco la soglia noto di non essermi presa una giacca.

Decido di fare due passi, ho bisogno di allontanarmi un attimo dal casino della festa, dalla musica troppo alta, dai troppi bicchieri che ho bevuto.

Mi fermo di colpo.

Non ci posso credere.

Jason e Jenny si stanno baciando. O meglio, lei gli sta consumando le labbra, lo sta divorando, o qualcosa del genere.

Perfettamente sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora