Capitolo 26.

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Sventolo la mano, sperando che mia madre riesca a vedermi.

Dopo qualche secondo mi vede, e si fa strada fra le tante persone all'aeroporto.

Vicino a lei c'è un uomo, sulla quarantina, e le sta fin troppo vicino per essere solo un semplice amico.

«Ciao, Samantha.» dice mia madre rivolgendomi un sorriso.

«Ciao... Mamma.» cerco di ricambiare il sorriso, ma il mio sguardo è concentrato sull'uomo al suo fianco.

Lei sposta lo sguardo su di lui, e poi ritorna a guardare me.

«Lui è Collin.»

L'uomo dal viso stanco mi porge la mano. Ricambio la stretta e mi riconcentro su mia madre.

Faccio per aprire bocca e chiedere spiegazioni, ma lei mi interrompe.

«È il mio nuovo... Compagno.» afferma spostando una ciocca di capelli dietro la spalla.

«Oh.»

Perché mia madre non mi ha detto niente? Perché quando stavamo parlando al telefono non ha avuto il coraggio di dirmi che non avremo passato del tempo da sole, noi due?

Mi faccio coraggio. «Perché non me l'ha detto prima?»

«Prima quando?» chiede lei indifferente.

«Uhm, non lo so... Ad esempio quando eravamo al telefono? Oppure quando mi è venuta la pazza idea di venire a trovarti?» sbotto infastidita.

Lei fa per ribattere qualcosa, ma l'uomo, Collin, ci interrompe. «Donne, per favore. Non è il momento di litigare. E tu, Elizabeth, non prendertela con tua figlia.»

Mia madre mi lancia un'occhiataccia, ma sembra rilassarsi, a differenza di me.

Il suo sguardo si sposta sul mio volto.

«Samantha, sei impresentabile! Hai delle occhiaie terribili.»

Sussulto. Mi sento come se mi abbiano appena colpito al cuore, o qualcosa di simile. Jason. Quanto mi manca. Forse sono stata una stupida a lasciarlo andare, così. Ma forse è stato lui a lasciare andare via me.

Mi convinco di ciò, e rispondo a mia madre. «Sto benissimo, mamma. Piuttosto, come vi siete conosciuti?» chiedo abbozzando un sorriso.

Collin poggia una mano dietro la mia spalla e mi inizia a raccontare di quando è andato a scontrarsi per sbaglio con mia madre, mentre ci dirigiamo alla macchina.

Io cerco di risultare interessata, ma ho troppi pensieri per la testa.

Durante il tragitto non parlo molto, se non per informare mia madre come vanno gli studi.

Mi stupisce che lei si comporti in questo modo verso di me, che abbia cambiato atteggiamento. Insomma, prima non era una donna molto aperta, e ora, tutto è cambiato.

Il mio sguardo si sposta sulla mano di Collin, che si appoggia sulla coscia di mia madre. Lei ricambia poggiandogli la mano sopra la sua.

Forse è proprio questo che la sta cambiando, è proprio questo uomo che la sta proteggendo. Dopotutto sono felice per lei, potrebbe arrivare persino al punto di rifarsi una vita. Da quando mio padre... Mio padre. Non penso mai a lui, ma penso che dopotutto sia meglio così. Si è fatto la sua nuova vita, si sarà risposato, e avrà una bambina capricciosa.

Perfettamente sbagliatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora