Travis continua a viaggiare, senza sosta, sfrecciando come se non abbia un limite. E giuro, vorrei anche io sentirmi come lui. Ma no, mi sento come rinchiusa in una bolla di vetro da cui non potrò mai uscire.
Vorrei davvero essere capace di potermi dimenticare di tutto il casino che ho in testa, ma sembra così difficile.
«Siamo arrivati.» dice sorridendo e voltandosi verso di me. Non mi ero neppure accorta che ci fossimo fermati, è come se il mio corpo si sia spostato in un altro mondo. Non riesco a sentire più nessuno.
«Ho bisogno di tanto alcool.» dico prima di scendere dalla macchina e richiudere la portiera con tutta la forza che ho.
«Calmati piccola, prima voglio farti conoscere alcuni dei miei amici.» dice strizzando l'occhio.
Sbuffo, non avendo per niente voglia di fare nuove conoscenze, piuttosto vorrei poter dimenticare quelle vecchie.
Il telefono inizia a squillare, lo prendo per vedere chi è, ma senza l'intenzione di rispondere.
Quando noto che è solo Kriss non mi preoccupo, attacco la chiamata e spengo il telefono.
«Allora, andiamo?» chiedo facendo un sorrisetto malizioso, e non so nemmeno io il perché, forse per smettere di annoiarmi e movimentare questa serata.
Trav annuisce, e mi afferra la mano prima di condurmi dentro. Le mie narici vengono travolte da uno strano odore, quasi indefinibile.
«È ancora presto per ubriacarsi.» mi sussurra all'orecchio. «Ti va di divertirci un po'?» aggiunge.
Annuisco decisa, voglio davvero abbandonarmi a tutto questo. Ne ho davvero abbastanza di questa vita, in cui tutto fa schifo.
Travis mi sorride in risposta, e inizia a salire le scale senza mai staccare la sua mano dalla mia. Apre la porta di una stanza in fondo al corridoio.
Un'ondata di alcool e puzza di fumo si intrufola tra le mie narici, fino ad arrivare ai polmoni, impedendomi quasi di respirare.
«Ehi Trav.» dicono alcune voci maschili, e femminili.
«Vi ho portato una nuova ragazza.» dice lui voltandosi verso di me e accarezzandomi la guancia sorridendo. «Ma non si tocca, che sia chiaro a tutti.» ringhia ritornando terribilmente serio.
«Okay amico, abbiamo capito che ti ci puoi divertire solo tu.» dice uno alzando le mani in segno di resa. «Che peccato, però.» aggiunge sorridendomi maliziosamente.
«Piantala, Thomas.» lo ammonisce Travis.
«È solo che è così carina, non ne hai mai portata una così...» mi volto verso le due ragazze sedute per terra, che sembrano essersi offese.
«Basta.» ringhia Travis, facendo stare zitto quel ragazzo. «Vieni, Sam. Rilassati con noi.» dice questa volta rivolgendosi a me.
Non so minimamente a cosa si stiano riferendo, e cosa ci fanno tutti questi ragazzi qui?
Travis mi fa sedere accanto a lui. Il contatto con il pavimento freddo mi provoca diversi brividi per tutta la schiena.
Mi porge una strana tavoletta, e sopra c'è una roba bianca, divisa a strisce.
«Cos'è?» chiedo continuando ad osservare la strana polvere. Tutti scoppiano a ridere, e io mi sento avvampare.
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Perfettamente sbagliato
RomanceLei appartiene quasi ad un altro mondo. Lui non conosce l'amore, ma vorrebbe tanto sapere com'è fatto. Lei potrebbe essere la sua salvezza, ma allo stesso tempo la sua autodistruzione. Lui è una nuova esperienza per lei. Ma se entrassero cos...