Capitolo 7.
"Els! è un piacere rivederti!"
"Anche per me Vale!" Le dico sorridendo e mi abbraccia.
"Come stai?"
"Bene, tu?"
"Bene dai."
"La piccola Nicole dov'é?"
"Sta dormendo. Adesso vi lascio, vado a sistemare alcune cose in camera mia."
Nonostante Valentina abbia un marito ed una figlia, vive dai suoi genitori. Suo marito, Liam, viaggia molto e lei per sentirsi meno sola rimane a casa dei suoi.
"Allora, ti decidi a raccontarmi cosa ti prende?" Chiede Fede.
"Sono arrabbiata con Lea."
"Questo l'ho capito."
"Da quando frequenta Michael sembra che si sia dimenticata di noi. Si ricorda di me solo quando ha bisogno di un favore."
"Sì, l'ho notato. Si comporta così anche con me."
"Non do' la colpa a Michael perché so che se Lea si comporta così é perché vuole farlo di testa sua. Non si fa mettere i piedi in testa da nessuno."
"Non so cosa le stia passando per la testa, Beth."
Sto per rispondergli ma vengo interrotta dalla suoneria del mio cellulare.
Brooklyn.
Per quale motivo Brooklyn mi sta chiamando? Io la adoro, ma mi sembra strana questa sua chiamata. Ci sentiamo sempre sui social e Skype ma capita raramente che mi chiami. Inoltre, le chiamate intercontinentali costano parecchio.
"Pronto?"
"Els, ehi!"
"Ciao Brooke! É successo qualcosa?"
"Perché? Non posso chiamarti solo per dirti che mi manchi?"
"Ovvio che puoi, mi è solo sembrato strano."
"Che fai stasera?"
"Credo che rimarrò a casa a studiare un po', perché?
"Nulla, curiosità."
"Brooke tu non mi chiami per chiedermi solo questo. Che stai tramando?"
"Io? Ma niente! Ho solo voglia di sentire la fastidiosa voce della mia cuginetta preferita!" Dice ridendo.
"Sei sempre la solita scema, Brooke."
"Già. Adesso ti lascio."
"Ma dove sei? Sento delle voci strane."
"Sto..aspettando un'amica."
"Ah, okay."
"Ci sentiamo Els."
"A presto Brooke."
Chiudo la chiamata e poggio il mio nuovo iPhone sul tavolo.
*********
"Mamma, sono a casa!"
"Oh ciao tesoro!"
"Che prepari di buono?"
"La pizza!"
"Fantastico! Vado in camera mia."
"Okay."
Apro la porta della mia stanza, prendo il mio pigiama e vado nel mio bagno.
"Boo."
"Oh mio dio, Brooklyn mi hai fatto prendere un'infarto!" Urlo, portandomi una mano sul petto.
"Aspetta,Broklyn?"
"In carne ed ossa, sorella!"
"Cosa ci fai qui?" Dico mentre l'abbraccio.
"Mi sono trasferita qui! E dovrai sopportarmi anche nella tua scuola."
"Sono così felice!"
"Non immagini io, sono a New York!" Dice euforica.
"Adesso però sparisci dal mio bagno, devo farmi una doccia."
"Va bene, va bene!Ti aspetto nella mia stanza. É quella accanto a quella di Luke."
Entro nella doccia e mi insapono con il mio adorato bagnoschiuma al cocco. Mi sciacquo, esco dalla doccia e mi asciugo. Indosso il pigiama e vado nella camera di Brooke.
"Eccomi!"
"Ehi! Mi dai una mano a sistemare i miei vestiti nell'armadio?"
"Certo."
"Come mai ti sei trasferita qui?" Chiedo curiosa.
"Il mio ragazzo mi ha tradita e ci sono stata di merda. Ho deciso quindi di partire per riuscire a dimenticarlo."
"Mi..dispiace." dico abbracciandola.
Eppure mi sembra strano. Brooklyn non lascerebbe la sua famiglia, le sue amiche e la sua città per un ragazzo. Non è una persona che per un ragazzo vola dall'altro lato del mondo. Ciò può solo significare una cosa: mi sta mentendo.
"Mi sei mancata, Els."
"Anche tu, Brooke."
Sciolto l'abbraccio continuiamo a sistemare i vestiti nell'armadio.
"Ragazze, la cena è pronta!"
Usciamo dalla sua stanza e andiamo in cucina.
"Contenta per la sorpresa Els?" Mi chiede mia madre.
"Da morire! Da quanto me lo tenevate nascosto?"
"Da circa dieci giorni."
"Domani sarà il tuo primo giorno di scuola, Brooke. Ho sistemato tutto come mi avevi chiesto."
"Grazie mille zia."
"Siamo felici che tu sia qui, Brooke."
"Sì, Luke ha ragione."
Sorride, arrossisce e abbassa lo sguardo.
"Grazie per avermi permesso di stare qui."
"Figurati tesoro, é un piacere per noi! Se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, chiedi pure." La rassicura mia mamma.
"Lo farò, grazie ancora."
"Come te la passavi a Roma, Brooke?" Chiede Luke.
"Abbastanza bene."
Ancora una volta, il suo sguardo è rivolto verso il basso.
Brooklyn è sempre stata una ragazza sorridente, timida e divertente. Non le piace mettersi in mostra, desidera che la gente la apprezzi così com'è.
Solo chi la conosce bene sa com'è realmente fatta. Apparentemente sembra molto sicura di sé, a volte antipatica, dura.
Sembra una ragazza forte e sì, forse lo è. Ma poi crolla ,piangendo sulla spalla della sua migliore amica.
Su questo punto di vista siamo uguali, ma sugli altri no. Nonostante le diversità dei nostri caratteri siamo molto unite. Non siamo le ragazze che si dicono ogni secondo che si vogliono bene, non ci abbracciamo quasi mai. Lo facevamo solo quando ci rivedevamo dopo mesi. Non passavamo le ore al telefono ogni giorno. Ma la nostra amicizia non ha bisogno di continue conferme. C'eravamo sempre, l'una per l'altra.E quando l'amicizia vera ti attraversa il cuore, non se ne va.
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I'm addicted to you|Benjamin Mascolo
FanfictionNon sono mai stata brava a dire addio. Non per sempre, addio per poco. Per un po'. Forse un po' tanto. Non mi piace salutare le persone e rivederle dopo tanto. Stringerle tra le mie braccia, respirare poggiando la fronte nell'incavo del loro collo...