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California, Phantom Planet
Sofa, Ed Sheeran
Best of you, Foo Fighters

-Pronta?- Chiede mio padre.

-Andiamo pure-

Mando un bacio a quella che d'ora in poi sarà la mia vecchia casa.

È triste andare via ed essere anche da sola.
Ashley e Tom, i miei due migliori amici,hanno accettato il fatto che me ne andassi e hanno deciso di chiudere ogni tipo di rapporto con me perché credono che la distanza distrugga le amicizie, sempre.
Non ho opposto resistenza alla loro decisione ma sicuramente non mi ha resa felice. Pensavo potessimo essere amici per sempre, ero convinta che la nostra amicizia fosse davvero forte, un legame che va oltre le miglia che ci separano. Beh mi sbagliavo ...

Saliamo sul taxi per andare in aeroporto, con tutti i bagagli che abbiamo sarà più complicato di ciò che sembra.

Seattle è una città bella da morire e mi mancherà davvero, soprattutto per il fatto che qui faccia freddo e si da il caso che io ami il freddo.
Purtroppo per me però questa bella favola è giunta alla sua fine perché mio padre ha ereditato una nuova casa dalla morte di sua madre, ci aspetta un lungo viaggio per giungere a Malibu, California.

Entriamo in aeroporto iniziando a fare i soliti passaggi obbligatori e io sono realmente molto agitata. Sono una ragazza molto timida e l'idea di ricominciare da capo non mi alletta nemmeno per sbaglio!
Nuovi amici, nuova scuola, nuova casa. Troppe novità e poco stabilità, non mi piace per niente.

-Andiamo, siamo in ritardo per il volo!-

Mi trascina mio padre correndo per salire sull'aereo facendomi tornare alla realtà, quella in cui vado a vivere in California.

Cose da fare il sabato pomeriggio?!
Trasferirsi in California con il proprio padre ansioso e iper protettivo!

Ci sediamo ai nostri posti e io mi aggancio la cintura di sicurezza rapidamente mettendo successivamente le cuffiette con la musica e inizio a leggere un libro per intrattenermi.

Sembra che il tempo non passi mai mentre l'aereo continua a riempirsi di persone e lentamente tutti prendono posto. Sarà passata un'ora e io sono già stufa di stare seduta.

Chiudo gli occhi nella speranza di dormire fino alla fine di questo dannato volo e per mia sorpresa ci riesco.

-

Appena riapro gli occhi, vedo un Sole grande, luminoso e immagino già il calore che possa esserci qui fuori.

Mi stiracchio svegliando mio papà e ci aggreghiamo al gruppo di gente che scende dall'aereo per prendere i bagagli.

Fra tutta la marmaglia informe che mi spinge riesco a raggiungere le scale e uscire finalmente.
Ok, forse preferivo l'aereo! Penso ironicamente.
Non si respira nemmeno, ma dove siamo in un forno a 300 gradi?

-Calduccio- sospira papà.

-Calduccio?! Sono in cottura interna papà!-Affermo spazientita.

-Dai piccola noiosa del mio cuore entriamo a prendere le nostre cose- ridacchia.

Aspettiamo la navetta che ci accompagni in aeroporto con impazienza.

E dopo qualche minuto di attesa e un breve spostamento raggiungiamo i rulli con i bagagli prendendo piano, piano tutte le nostre valigie.
Proprio mentre sto per trovare la mia stabilità sotto il climatizzatore, sono costretta ad uscire e salire sul pullman, luogo in cui l'aria condizionata non esiste.

I'LL KEEP YOU SAFE #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora