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People help the people, Birdy
Impossible, James Arthur

"Signorina Hills" mi chiama il prof distraendomi.
Tiro su la testa di scatto, sono annoiata e stavo ascoltando la musica e disegnando sul banco proprio per non sentire il suono della sua voce soporifera, vorrei che non mi beccasse ma qualcosa mi dice che ce la farà entro la fine della conversazione che stiamo per avere.

"Si?" Chiedo abbassando il più possibile le cuffiette.
"Lei mi sa dare la risposta?" Domanda con fare maligno.
"Ma certo ... È ..." Prendo tempo.
"È, è .. Non lo sa perché ovviamente era distratta a fare Van Gogh sul suo banco, mi sbaglio? E crede che non abbia visto le cuffie alle orecchie? Dico davvero signorina Hills, lei mi crede così stupido? Insegno da ben 30 anni e non mi faccio prendere in giro da lei, chiaro?" Si altera.
"Chiaro come il Sole" sorrido sfidandolo.
"Se crede di parlare con sua madre si sbaglia di grosso perché ..."
"Come si permette?" Mi alzo prendendo le mie cose "mia madre è morta e lei non sa niente di me, niente! Perciò mi faccia un favore professore. Si chiuda quel grosso becco che definisce bocca e mi lasci in Santa Pace!" Sbraito raggiungendo la porta.
"Ecco la sua punizione e ora fuori!" Dice dandomi un foglietto.

Esco arrabbiata come non mai, non mi sono mai piaciute le persone come lui. Il signor Carson a volte non capisce che ci sono dei limiti con gli studenti, dei limiti che se sceglie di infrangere deve farlo con cautela. Ma lui no, lui continua a parlare fino a toccare il tuo tasto dolente e a farti crollare come nel gioco 'Battaglia Navale'.
Mi prendo le mie colpe dicendo che l'ho sfidato e poi forse non sapeva nemmeno di mia madre, ma se non fosse scattato subito come una molla probabilmente si sarebbe preso il tempo di riflettere e calmarsi.

Riguardo il foglietto della punizione per la terza volta da quando sono uscita dall'aula. L'ultima ora era la sua perciò dovrò aspettare venti minuti e poi potrò andare in detenzione.
Devo semplicemente sedermi in silenzio e studiare o fare i compiti, una cosa alquanto noiosa da fare ma non ho alternative perché se scelgo di saltarla la prossima volta sarà anche peggio.

Mi metto le cuffiette camminando fra gli studenti che si spingono in modo disordinato per raggiungere l'uscita e tornare a casa. Li invidio da morire in questo momento perché mi piacerebbe andare ad allenarmi e fra l'altro io ho una guida appena dopo la punizione oggi. Se voglio prendere la patente mi devo assolutamente sbrigare.

Raggiungo l'aula B17, busso ricevendo subito una risposta e così entro accomodandomi in un posto qualsiasi tanto non fa differenza, sono l'unica in punizione a quanto pare.

"Vado al bar! Lei non scappi di qui e non faccia la vandala con i materiali scolastici, quindi non si metta a pasticciare il banco" sbuffa " a dopo" dice alzandosi e uscendo.

La signora che c'è in punizione non è una persona molto affabile a quanto pare, è una donna anziana e grassa in tutta sincerità. L'ho vista adesso per la prima volta e non mi piace nemmeno per sbaglio, mi chiedo come faccia a non essere stata licenziata in questi anni.

Mi distraggo guardando fuori dalla finestra e pensando a Dwayne, vorrei davvero sapere dove sia adesso e cosa stai combinando. Darei tutto per vederlo anche solo un'altra volta, anche solo per un attimo, per vederlo e toccarlo. Solo per essere certa che stia bene, che non sia ferito.

Mi alzo lasciando le mie cose in aula, prendo solo qualche dollaro con me per andare alle macchinette e prendermi una caffè e una barretta di cioccolato. Apro la porta con cautela e controllo entrambi i lati del corridoio, non vedendo nessuno procedo uscendo e andando a sinistra.
Le macchinette sono abbastanza vicine e così le raggiungo in fretta e inizio a selezionare la bevanda e successivamente una 'snickers' nell'altro distributore.

Aspetto pazientemente che ci sia tutto e quando ho tutto in mano mi volto per tornare indietro.
Dei passi profondi mi fanno sobbalzare e agitare, se quella mi becca mi fa fuori ne sono certa! Ha lo sguardo da cecchino e non stento a credere che possa essere un serial killer.

I'LL KEEP YOU SAFE #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora