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Trouble sleeping, The Perishers
The one you love,passanger

Andare a scuola quasi mi fa sentire meglio, almeno non guardo continuamente la casa di Dwayne e non mi rannicchio sul letto per piangere e autodistruggermi ma è inevitabile, cerco il suo volto fra tutti gli studenti, cerco la sua giacca di pelle o i suoi anfibi. Io lo cerco dall'alto al basso della scuola ma lui non c'è...

"Quindi stasera posso cambiarmi da te?" Mi fa sobbalzare Mia mentre io traffico coi libri nel mio armadietto.
"Si certo" sorrido io.
"Summer, mi ... Dispiace per ciò che ti ho detto dico davvero non volevo che ti chiudessi a tal punto in te stessa e non pensavo amassi davvero Dwayne" si giustifica.

Apro la bocca per rispondere ma vengo interrotta dalla campanella e così mi affretto a tornare in classe dicendole che me parleremo più tardi.
Lei se ne va con fare un po' offeso, se avessi più tempo a mia disposizione le avrei spiegato come mi sono sentita ma non è stato possibile perciò lo faremo dopo.

Entro in classe trovando la professoressa di francese, inizio ad andare verso il mio banco ma appena vedo quello di Dwayne cambio idea e mi accomodo sulla sua sedia. Occupo un suo piccolo spazio e quasi posso sentirlo vicino a me, non si sono nemmeno disturbati a cancellare i pasticci che ha fatto sul suo banco, così io so esattamente cosa farò durante queste ore di lezione.

La simpatica donna dal caschetto rossiccio inizia a spiegare delle regole di grammatica noiose e probabilmente anche inutili, io odio il francese e non mi interessa molto ascoltare. Mi concentro invece sul grigiume lasciato dalla mina della matita sulla superficie di legno.
Oltre alla piccola scritta "Grigori" in greco, vi sono diversi disegni tribali o di stile old school. Osservo la previsione con cui sono stati fatti e poi decido di seguire le linee e continuare il lavoro iniziato.
Se Dwayne se ne è andato non credo possa arrabbiarsi per questo, a meno che il suo fantasmino non mi segua nei miei sogni di notte, rido.

"Hills" strilla la professoressa.
"Mmm?" Mi alzo confusa e con lo sguardo perso.
"Può prestare più attenzione invece di distrarsi continuamente?" Chiede evidenziando la sua R moscia molto francese.

Annuisco, fingendo attenzione e cerco di intrattenermi in modo furbo anche per le ore successive.

La giornata sembra non voglia arrivare ad una fine, ho passato le ultime due ore cercando di risolvere il Cubo di Rubik ma come al solito ho completato un intero quadro di colori lasciando tutti gli altri in disordine e distanti fra loro. Per un momento ho anche pensato di lanciarlo in testa a qualcuno dal nervoso.

Inizio a camminare verso casa mettendomi le mie cuffie e cercando di non ascoltare i testi delle canzoni che non fanno altro che farmi sentire triste e distrutta, il mio solito umore.
Mentre sto camminando vedo passare un auto che mi sembra di non aver mai visto, una bmw elegante, nera e con tutti i vetri oscurati. Somiglia così tanto all'auto di un politico italiano oppure a quella di un mafioso beh in ogni caso appare molto costosa. È targata California e questo non fa che confermare il fatto che in questo posto siano tutti ricchi sfondati.
Rallenta appena mi vede ma io continuo a camminare guardando altrove anche se ho la sensazione che il guidatore mi stia fissando e questo mi mette ansia.

Mi ritrovo di fronte al portone di legno scuro e lo guardo perplessa. Ero così distratta dai miei pensieri da arrivare fino a casa di Dwayne e non fermarmi alla mia. La studio cercando di ricordare come sia fatta all'interno, mi soffermo sul campanello e lo schiaccio soprappensiero. Niente, solo il silenzio e forse il ticchettio della pendola all'ingresso...
Mi volto per andarmene ma un rumore mi fa bloccare. È Jack, è lui ne sono certa. Deve essere a casa anche Dwayne allora, giuro che adesso butto giù la porta.

"Jack" provo a dire "Jack" lo chiamo ripetutamente.
Dopo qualche minuto di silenzio lui abbaia facendomi tirare un respiro di sollievo, ora che so di non essere pazza devo convincere Dwayne a parlare, ad uscire qui fuori e parlare con me, mi deve delle spiegazioni.

I'LL KEEP YOU SAFE #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora