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Going Under, Evanescence
My last breath, Evanescence

"Per l'ultima volta, mangia!" Sbraita Mia guardandomi.
Fisso il vuoto come sempre. Sono vuota dentro, sono talmente distrutta da non capire come sto, non dormo perché durante la notte penso spesso a tutta questa storia e piango, piango così tanto ascoltando la musica. Lo sento com'è sprofondare, perché io sto andando sempre più giù. Annego dentro ai miei errori e i gesti di Dwayne.

Non mangio perché non ho fame, ma d'altronde non ho nemmeno sonno, ne voglia parlare, uscire, incontrare gente, sorridere, muovermi non ho voglia punto e basta.
Tutto quello che vorrei ora è che questo dolore cedesse un minimo, vorrei che mollasse la presa sul mio cuore ridotto alla sola triste polvere. Vorrei che Dwayne mi avesse amato fin dall'inizio, esattamente come io ho fatto con lui sai che mi frega del cibo nel piatto e di tutte le stronzate che mi circondano.

Sono passati cinque giorni e di lui nemmeno una notizia. Fra poco sarà anche ora di tornare a casa, in California. È buffo come io stia passando di posto caldo in posto caldo rimanendo comunque congelata dentro. Sorrido sotto i baffi amaramente continuando a contare i gattini stampati nel quadro del soggiorno di Tracey. Ce ne sono sei in tutto ma uno di questi è diverso perché rimane distante, e l'altro lo fissa con fare duro e austero.

"Summer, hai perso quasi sei chili in cinque giorni. Devi mangiare cazzo" mi rimprovera come fa tutti i giorni. Perché è così, si ostina a ripetere le stesse cose ad ogni pasto e ogni giorno.
"Non ho fame" la mia solita risposta che accompagnò scansando il piatto.
"Decisamente no! Tu sei rincretinita forte, se non mangi dovrai andare in ospedale brutta stupida!" Mi rimprovera perché non sa più che fare.

Non la biasimo. Io non faccio altro che rimanere imbambolata con gli occhi sempre semi lucidi, sono diventata uno zombie ma magari loro non sembrano dei pazzi psicopatici mentre io mi siedo in modo scomposto è fisso un punto per tempo e tempo, lo so bene che sono da rinchiudere in un manicomio per il resto della mia vita.

Io lo so cosa saprebbe dare scintillio e luce ai miei occhi scuri, perché la mia felicità ha un nome che non pronuncio sa fin troppo tempo ad alta voce. E se lui mi amasse davvero? E se veramente fosse iniziato come un gioco e poi lui avesse iniziato ad amarmi?
Devo smetterla di auto convincermi, mi schiaffeggerei se avessi ancora i muscoli e la forza per farlo e invece sono un ammasso informe di ossa e pelle, so bene che Mia ha ragione.

"Senti amica mia, sei stata ferita e questo lo so ma non è una buona ragione per lasciarti andare così al vento, stai diventando anoressica, hai delle occhiaie così grandi da fare invidia alle valigie di Louis Vuitton e sembra che tu sia diventata pazza" sogghigna facendo anche alzare l'angolo destro della mia bocca "guardami" mi prende le mani stringendole "Dwayne ti ama davvero e ora se solo sconcertata, delusa e ferita ma devi mangiare e sai perché? Perché fra dieci giorni o poco più dovrai combattere per difendere te stessa e la tua gang e ti servono le forze per questo, lo capisci?" Mi invoglia un minimo.

Inforchetto una patatina portandola alla bocca e masticando come se fosse vetro invece che cibo. Non ne percepisco nemmeno il sapore ma Mia ha davvero ragione così compio più volte il gesto meccanico fino a che il piatto non risulta un po' meno pieno e il mio stomaco meno vuoto.
Non mangio tantissimo ma almeno è un inizio, no?

Se penso a quello che mi ha appena detto la mia migliore amica  rabbrividisco. Non posso credere di essere così vicina a qualcosa che non so nemmeno come funzioni ma in po' mi sento elettrizzata anche se non mi muovo o scompongo dentro sento un po' di adrenalina che mi da un minimo di vita e di forza per andare avanti. Mi alzo sistemando le mie cose e trascinandomi via.

"Ferma!" mi blocca Mia facendomi voltate verso di lei "dove vai?" chiede inarcando un sopracciglio.
"A dormire" solita falsa risposta.
"Certo! Non prendi per il culo me" sbuffa scocciata "fatti una doccia che puzzi come una discarica, fatti bella e poi esci con me!" afferma.
"No, grazie" dico liberandomi.

I'LL KEEP YOU SAFE #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora