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Let it all go, Birdy
Alla about you, Birdy

Dwayne rimane in silenzio fissando mio padre. Mi sento parecchio osservata e a disagio ma cerco di non far trapelare le mie emozioni, anche se gliela farò pagare questo è certo. La farò pagare ad entrambi e sarò cattiva, molto.

"Ehm, ormai è un anno. Giusto amore?" Interviene Luna salvandolo.
"Si, un anno fantastico!" Dice lui alzando il bicchiere e guardando il Signor Arthur.

Subdolo bastardo, io lo riduco in mille pezzettini e li nascondo dentro i muri di casa sua appena usciamo da questo posto e poi afferro Luna per i capelli la immobilizzo sulla strada incastrandole la testa dentro un tombino e le salgo sul corpo con la macchina assicurandomi di ripetere l'azione in retromarcia.
Mi sono concessa a lui troppo in fretta e non dovevo, sono sempre la solita stupida.. tutte le sue belle parole buttate al vento e i suoi gesti, erano tutte bugie! Mi ha mentito dall'inizio fino alla fine e il peggio è che io ci ho creduto, io credevo in lui e tutto ciò che riguardava noi mentre lui si prendeva gioco di me e dei miei snetimenti così reali! Ma ciò che non uccide fortifica in fondo, giusto?

Bevo un sorso di vino per potermi sciogliere piano, piano e magari mettere per bene in imbarazzo entrambi.

"Un anno di fedeltà e amore! Che bravo ragazzo" lo stuzzica papà.
"La fedeltà è una cosa difficile da trovare ai giorni nostri!" Proseguo prendendo in mano il coltello e riposizionandolo successivamente sul tavolo.
"Siamo una famiglia fortunata" sorride la Signora Arthur.
"Oh si, sua figlia è molto fortunata ad avere Dwayne nella sua vita. A voi" dico brindando e mandando giù il bicchiere.

Arrivano i nostri piatti interrompendo le prime frecciatine che volano da una parte all'altra del tavolo. Io inforchetto i miei tagliolini mangiando con piu grazia possibile e continuando a fissare il mio piatto.
I signori Arthur intanto intavolano un discorso di politica e così tutti a parte me provano a dire qualcosa e fare la loro parte.
Questa è la situazione più falsa in cui io mi sia mai trovata devo proprio ammetterlo. Questa famiglia ricca e pomposa e poi noi, io e papà ... non mi piace nemmeno un po'.

"Dunque, siete al quarto anno tu e Dwayne strano che non vi siate mai incontrati a scuola" ridacchia la signora "avete pensato all'università?" Chiede.

Strano davvero. Apparteniamo alla stessa fottuta gang, frequentiamo gli stessi corsi ah e abbiamo fatto sesso. Ma no signora, non ci siamo mai incontrati.

"Io rimarrò sicuramente a Malibu" sorride Dwayne.
"Io no, ho pensato di frequantare l'Università di Moda e Design a Milano, in Italia" ripongo le posate sul tavolo avendo finito la pasta.
"Sei temeraria e fai bene Summer, avrei sempre voluto che i miei figli facessero una scelta simile" gesticola il padre della mia momentanea nemica.
"Beh Signor Arthur, non siamo tutti uguali ringraziando il Cielo! Il mondo è bello perché e vario in fondo,perciò esiste chi viaggia e chi preferisce rimanere nei posti in cui è cresciuto. Come esiste chi è fedele e chi tradisce in modo codardo, meschino, infame e pugnalando alle spalle altre persone" digrigno i denti avvicinandomi alla tavola "per ricondurci al discorso di prima"

Liam mi appoggia una mano sul braccio per farmi forza e sorride ai suoi genitori che attualmente sembrano sconvolti dal mio modo primitivo di esprimermi. In effetti devo essere stata troppo diretta, ma ho ottenuto l'effetto desiderato a quanto pare.

Mentre i piatti vengono portati via, io mi scuso alzandomi con la scusa di andare a prendere una boccata d'aria e porto con me il cellulare.

Raggiungo la porta sentendo le mie guance prendere fuoco probabilmente a causa del vino ma appena sento una lieve arietta sfiorarle mi sento già meglio.

Cerco di fare mente locale su tutto ciò che appena successo. Mi viene da vomitare dallo schifo che devo sopportare... queste persone a cui non devo nulla, sono patetiche dalla prima all'ultima!

I'LL KEEP YOU SAFE #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora