I'LL KEEP YOU SAFE #wattys2017

27

One last chance, Daughtry
A drop in the ocean, Ron Pope

Entriamo in casa di Liam è appena vedo Luna abbasso la testa in silenzio mentre lei mi guarda per un attimo e poi mi segue in cucina sedendosi accanto a me. Non so se vuole finire di umiliarmi o semplicemente insultarmi per ciò che è successo.

"Non sei colpevole Summer" dice mentre Liam esce lasciandoci spazio.
"Vuoi uccidermi o insultarmi e basta?" Chiedo ridendo amaramente.
"No, so che lui tiene a te. Io sono parte del suo passato ormai e non posso dirti nulla ma starai bene" si alza sorridendo.

Rimango da sola di nuovo e mi tolgo gli occhiali da Sole per asciugarmi gli occhi. È forse la prima volta che li tolgo da stamattina e fa male. Ho gli occhi in fiamme e li sento gonfi come due mongolfiere, la luce mi accieca quasi e non credo di essere nemmeno minimamente carina.
Sento i passi di Liam che tornano in cucina e mi affretto a ricompormi facendo finta di niente.

"Allora, possiamo avere della pasta, pollo, roast beef, un sandwich, croissant, pizza, cinese, tailandese, giapponese, indiano, greco se ci tieni" ridacchia.
"Io non ho fame grazie" rispondo con un tono basso.
"Beh amen te la fai venire. Sono più che convinto del fatto che non hai fatto colazione" sbuffa "e puoi togliere gli occhiali in casa?" Domanda.
"No è vero ma ho lo stomaco completamente aggrovigliato" tolgo gli occhiali nascondendo il volto.

Liam inizia a cucinare del pollo con patatine fritte, qualcosa di veramente semplice e forse sento un pochino di fame ora. Mentre tutto sta cuocendo mi avvicina mentre io fissò il pavimento e posso venire una lacrimuccia scendere toccando con forza il pavimento color panna della cucina.
Si abbassa accovacciandosi e mi prende il mento fra l'indice e il pollice, mi tira su il volto guardandomi in modo preoccupato o forse solo con pena.

Provo a voltarmi e nascondermi ma lui mi riporta a guardare i suoi occhioni. So piangere in maniera silenziosa senza farmi notare diciamo, ma i miei occhi purtroppo diventano rossi e gonfi e stanotte ho dormito ben poco perciò tutto insieme mi fa sembrare una sottospecie di tossica.
Lo guardo ringraziandolo per essere un ottimo amico in questo momento.

"Vieni qui" mi stringe facendomi alzare in piedi. Mi fa sentire protetta stare fra le sue braccia grandi e forti ma non è nulla in confronto a Dwayne.
"Guardami, ti prometto che io mi prenderò cura di te, hai capito?"
"Grazie Liam" dico.

Ci sediamo a tavola e lui inizia a farmi i complimenti per la patente e mi chiede se mi va di provare a fare delle guide con lui ovviamente in posti abbandonati anche perché avrò solo il foglio rosa io!
Mangio qualcosina durante le conversazione e sorrido spesso a partire dal momento in cui lui inizia a raccontarmi di tutto ciò che ha combinato le prime volte che usciva da solo di casa.

Ha distrutto più di una volta i cerchioni è una volta si è dimenticato di avere la macchina ed è uscito con i suoi amici per bere, alla fine della serata l'unico astemio del gruppo ha dovuto guidare fino a casa di Liam e portarlo pure a letto con la forza, sua sorella Luna era una bestia anche perché è tornato talmente ubriaco da vomitare sul tappeto della camera.

"Non sono mai stato il figlio modello, ma ora lavoro e sono più responsabile" ride ancora.
"Quando ero a Seattle ero una ragazza tranquilla io, poi ho iniziato a frequentare voi criminali" scherzo.
"Ehi, guarda che io lavoro in un rispettato ufficio di Malibu e guadagno anche parecchio" mi da una piccola spinta.

Ci spostiamo all'esterno. Il tempo fa schifo esattamente come il mio umore e sedendomi qui, ammirando il Cielo e l'Oceano non faccio che pensare a tutti i momenti trascorsi con Dwayne seduti in veranda solo io e lui aspettando l'alba. Ci piaceva rimanere in silenzio e godere dei primi raggi di Sole per poi andare a letto e svegliarci il pomeriggio tardi.
Non c'è niente da fare, riesco solo a non pensare del tutto a lui quando sono qualcuno ma nei momenti in cui rimango sola o semplicemente in silenzio penso costantemente a noi, a lui .