Io e Daniel ci separiamo, andando ognuno alle proprie lezioni. Raggiungo il corridoio per andare in aula 40, per la lezione di letteratura inglese e sento gli occhi di tutti puntati su di me. Ho fatto una vera e propria figuraccia! Arrossisco e abbasso lo sguardo per evitare le espressioni stranite di tutti i ragazzi. Accelero il passo ed entro in aula, dove la lezione è già cominciata. Ferma sulla soglia della porta, aspetto che l'insegnante mi permetta di entrare.
《La prossima volta che arriverà in ritardo non la farò entrare》mi rimprovera Miss Smith.Abbasso gli occhi e con voce flebile dico:《Certo, mi scusi professoressa》 Vado a sedermi al mio banco e prendo il quaderno, iniziando a seguire la lezione.
《Come stavo dicendo, prima che la lezione venisse interrotta...》mi scocca un'occhiataccia. Ma che problemi ha?! Me lo farà pesare fino al diploma? Stringo forte le mani sugli spigoli del banco. Un'ondata di nausea mi assale e chiudo gli occhi per la frustrazione. Non ho motivo per comportarmi così, quindi attribuisco questo mio malessere ad un sintomo "pre-Ascensione" che mi induce ad usare i miei poteri. La tentazione è troppo forte per resistere... ma devo riuscirci. Devo assolutamente trovare Daniel, solo con lui mi sento bene e so che lui può capirmi.
Miss Smith continua dicendo:
《 ... oggi tratteremo di Christina Rossetti,una poetessa ottocentesca nata a Londra nota per essere stata un modello per le donne rivoluzionarie. Noi non parleremo della sua vita, piuttosto della sua opera più famosa:
"Goblin Market" ossia "Il mercato dei folletti". Vedete, per un certo periodo di tempo fu considerata erroneamente poesia per bambini, in realtà si tratta di un' allegoria del peccato e della redenzione》Rizzo su a sedere. La cosa si sta facendo interessante, malgrado stia cercando di controllare i miei sbalzi d'umore.
《 Il mercato dei folletti, in sé, non è così complesso. La cosa complessa è cercare di capire il messaggio che Christina Rossetti ha voluto diffondere, perché a volte si è più di quello che si vuol far credere》dice con tono misterioso. Miss Smith è conosciuta come l'insegnante migliore a mantenere i segreti quindi per i ragazzi più sensibili è come una referente scolastica con cui ci si può sfogare.
《 Quest'opera è un racconto in versi. Di fatti Christina ci racconta la storia di due sorelle, Lizzie e Laura, che incontrano casualmente un gruppo di folletti i quali offrono loro frutta prelibata. La prima, Lizzie, fugge a casa ma Laura, tentata dal frutto, cede al fascino dei folletti. Purtroppo per Laura, la prelibata frutta si rivela tossica... ma l'amore tra le due sorelle spingerà Lizzie ad affrontare le numerose angherie di queste creature.》
Vengo risvegliata dalla trance con il suono della campanella. Raduno le mie cose ed esco dall'aula in fretta e furia. Non so perché, ma le parole di Miss Smith mi hanno turbata parecchio.
Mentre rimugino sui miei pensieri, non mi accorgo di essere andata addosso ad un ragazzo. Ci scontriamo e le nostre cose cadono per terra. Uffa! Oggi me ne capitano di tutti i colori.
《Scusa non ti avevo vista》mi dice il ragazzo mentre ci chiniamo a raccogliere i quaderni e le penne.
Faccio un profondo respiro, cercando di contenere la rabbia. Alzo lo sguardo. Un paio di occhi castano dorati mi fissano e delle labbra carnose si aprono in un sorriso. Rilascio l'aria dai polmoni.
《 Figurati la colpa è mia. Non guardavo dove mettevo piede》rispondo imbarazzata.
Dopo aver raccolto tutto, ci alziamo da terra.
《Piacere io sono David》mi porge la mano.
《Ciao sono Cassiel》dico rispondendo alla stretta. David continua a sorridere e controlla il suo orario.
《 Che lezione hai adesso?》
《Chimica in aula 37》rispondo
《Anche io! Ti va di andare insieme?》 mi chiede
《Certo!》Ci dirigiamo nel laboratorio di chimica e indossiamo il camice. Noto che in laboratorio ci sono ancora pochi ragazzi quindi io e David aspettiamo che arrivino gli altri.
David mi tira leggermente il camice per chiamarmi:《Vuoi sederti accanto a me?》mi chiede abbassando lo sguardo nervoso.
Alzo un sopracciglio e dico scherzando:《Te la cavi in laboratorio? Perché non voglio incompetenti nella mia postazione》
David scoppia a ridere e annuisce《Ai suoi ordini capitano.》
Ci sediamo proprio nel momento in cui il professore entra in laboratorio.
《Buongiorno ragazzi, davanti a voi avete una fotocopia di ciò che dovete fare oggi. Lì troverete anche le istruzioni. E adesso al lavoro, avete due ore di tempo.》Io e David ci fissiamo un attimo e cominciamo a dividerci il lavoro. Mentre prepariamo le varie soluzioni e le filtriamo, parliamo del più e del meno. Scopro con stupore che abbiamo molte lezioni in comune tranne angelologia perché lui frequenta il corso di atletica e che ci diplomeremo entrambi quest'anno.
Finiamo l'esercitazione un quarto d'ora prima e nel frattempo puliamo la nostra postazione.
Il professore viene verso di noi e controlla i risultati delle sostanze che abbiamo utilizzato.
《Ottimo lavoro! Perfetto, non c'è che dire. Ricevete entrambi una A.》
Suona la campanella del pranzo. Ci svestiamo dai camici per poi lavarci le mani e andare in mensa. Durante il tragitto ci congratuliamo per i voti.
《 Siamo una forza!!!》esclama David alzando il pugno.
Scoppiamo a ridere e finalmente andiamo a mangiare.
Vado a sedermi ad un tavolo vuoto con il mio vassoio. David mi segue e si siede nel mio stesso tavolo sorridendomi. È davvero un bel ragazzo con i capelli quasi neri corti e gli occhi di un castano caldo.
Gli sorrido di rimando e iniziamo a conversare. Sto ridendo per una battuta che mi ha raccontato, quando tutto d'un tratto l'aria sembra cambiare: è diventata più tesa e densa. Mi giro sentendomi osservata e noto che Daniel è fermo sulla soglia della mensa che alterna lo sguardo da me a David con aria truce.
David, ignaro, mi prende per mano cercando di attirare la mia attenzione.
A quel punto Daniel ci raggiunge in due falcate e si siede alla mia destra, continuando a fissare David. I suoi occhi sono neri. Brutto segno.
《Ciao Daniel, questo è David. Stamattina gli sono finita praticamente addosso》dico cercando di alleggerire la tensione, ma poi mi accorgo di ciò che ho detto e fisso Daniel che ha gli occhi sgranati e una vena sul collo che gli pulsa proprio dove io avevo messo le mie braccia poche ore prima...
《Amico, che problema hai?》chiede David avvicinandosi a me.
Daniel si incazza ancora di più e noto che la sua mano destra ha un impercettibile bagliore. Oddio siamo messi male! 《Tu.Sei.Il.Mio.Problema. "Amico"》dice mimando le virgolette. Devo intervenire subito. Prendo la mano destra di Daniel e lo guardo con rabbia:《Ora basta! O ve ne state qui senza discutere o me ne vado》
I ragazzi si calmano un po' quindi adesso posso finalmente mangiare!
Prendo il sandwich e comincio a mangiarlo lentamente cercando di trovare un argomento adatto di cui parlare. Eureka!!!
《Bella giornata oggi non è vero?》chiedo a tutti e due.
David mi guarda innocente e prende velocemente una patatine fritta dal mio vassoio.
《 Hey! Le patatine sono mie!》gli dico schiaffeggiandogli scherzosamente la mano. Scoppiamo a ridere e io gli tiro una patatina ma, con stupore, lui riesce a prenderla comunque. Dopo aver finito sandwich e patatine, vedo che Daniel si alza per poi tornare cinque minuti dopo con una fetta di torta al cioccolato. Sto per caso sbavando? Daniel mi sorride mesto, ottenendo una piccola vittoria.
《 Offro io》 mi dice porgendomi il piattino e una forchetta.
Guardo Daniel e gli sorrido riconoscente ma i suoi occhi sono ancora neri.
Prendo la forchetta con un pezzettino di torta e comincio a mangiarla. Mmm che buona! Così buona che ho le lacrime agli occhi. Il sapore del cioccolato mi invade la lingua e io gemo per la bontà.
Noto che Daniel e David mi guardano in silenzio a bocca aperta. Come in trance. Daniel adesso ha gli occhi grigi e mi guarda come se lui fosse affamato e io fossi la bistecca.
Arrossisco di imbarazzo e guardo tutti e due. David alterna lo sguardo da me alla forchetta serrando la mascella e facendo profondi respiri.
Sto per finire la torta quando d'un tratto Daniel mi prende il piattino e la forchetta. La mia torta!
Daniel infilza con la forchetta l'ultimo pezzetto di torta e lo porta alle labbra. Comincia a masticare lentamente e io seguo ogni movimento della sua bocca. Chiude gli occhi e sussurra qualcosa in una lingua che non conosco. Mi fissa con sguardo estasiato... e continua a guardarmi mentre passa la lingua rosea sulle labbra carnose per rimuovere le briciole di cioccolato. Arrossisco forse per la millesima volta e sento che ho la gola secca.
《Hai mangiato la mia torta!》dico un po ' rauca.
Daniel mi sorride seducente e sussurra 《David doveva pagarla》
Non capisco a cosa allude, quindi mi giro verso David che che lo sta guardando con sguardo omicida.
Daniel, dal canto suo, gli sorride vittorioso. Ma che sta succedendo?!
Suona la campanella che annuncia le lezioni pomeridiane. Daniel si alza:《Cass dobbiamo andare ad angelologia》mi dice. È vero, me ne ero dimenticata! Mi avvicino a David e lo saluto dicendogli di vederci domani. Lui annuisce, mi sorride... e mi abbraccia stretta a sé. Ricambio sentendo un vago odore di liquirizia, poi allenta la stretta e se ne va.
A quel punto Daniel mi prende per mano e insieme andiamo in aula 21. Mentre camminiamo si avvicina al mio orecchio e mi sussurra:
《 Ricordati: la prossima volta non lo farò andare oltre.Sappiamo tutti due
che lui è soltanto un umano.
Sappiamo entrambi che non saprai controllarti. 》
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Che ne pensate di questo capitolo? Perché Cassiel ha una strana sensazione per "il mercato dei folletti"? Lo scoprirete se continuerete a seguirmi. Grazie a tutti per le visualizzazioni. Mettete mi piace se il capitolo vi è piaciuto.
Al prossimo capitolo!
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Angels in the dark
ParanormalA volte l'oblio è l'unica soluzione. Cassiel Lux vive a Martinsburg, nel West Virginia, con i suoi genitori adottivi. Una vita normale, ordinaria, che si destreggia tra scuola e libri... almeno fino a quando alcuni avvenimenti non la faranno ricrede...