Capitolo 34

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L'aria fredda mi sferza il viso e mi fa lacrimare gli occhi mentre una vasta isola comincia a farsi largo nel mio campo visivo. Il sole pomeridiano splende alto in cielo quindi deduco che siano passate solo poche ore ma a me sembrano giorni interi: il peso delle ali mi opprime e la stanchezza e la fame annunciano la loro presenza come un ruggito all'interno del mio corpo.

《 Astaroth, ti prego, fermiamoci. Non ce la faccio più》dico ad un certo punto con urgenza mal celata. Le mie ali faticano a mantenermi salda nella corrente e le orecchie cominciano a ronzarmi.
《No, Cass. Resisti ancora un po', ci siamo quasi》mi incita Astaroth con il sudore che imperla la sua fronte.
《Astaroth, Cass è stanca. È la sua prima volta e lei ha già fatto abbastanza. Dodici ore di viaggio sono troppe per essere appena Ascesi》interviene Jeb dandomi man forte. Un senso di speranza comincia ad annidarmisi nel petto prima che Astaroth scrolli la testa con sguardo determinato.
《Non t'impicciare Jeb! Ho detto che siamo quasi arrivati. Abbiamo già superato il Galles e, una volta averla portato al sicuro, potrà riposarsi quanto vorrà. Adesso però non c'è un minuto da perdere!》ribatte adirato aumentando la velocità delle sue ali.

Ansimando, e con una certa fatica, lo seguo incitando le mia ali ad andare più veloci. Non so quanto tempo sia passato, ma d'un tratto Astaroth urla per sovrastare il rumore dell'aria sferzata.
《Eccolo là! Oltre quella collina》
Il sole del pomeriggio riscalda il verde prato che ricopre la collina, ma dietro di essa riesco a scorgere solamente un imponente cancello antico sormontato da alberi. Appena superata la collina, la vista mi si appanna e le ali cominciano a diventare deboli, oppresse dalla pressione esercitata dalla corrente.

《Astaroth p-penso...》comincio cercando di scandire bene le parole, prima che un intenso dolore cominci ad espandersi senza preavviso dal fianco destro. Gemo per il dolore improvviso e le mie ali divengono pesanti come macigni, facendomi precipitare con impressionante velocità.
《 Cass!》urla Astaroth cercando di afferrarmi ma è ormai troppo tardi e la mia schiena, con le ali ritirate all'interno delle scapole, urta violentemente il prato fresco. Gli occhi mi si chiudono istintivamente ma mi impongo di riaprirli e con uno sforzo immane mi porto la mano sulla parte dolente. Un liquido denso come il miele mi imbratta il palmo mentre capisco di essere stata colpita da una freccia ormai conficcatasi nel fianco. Un ruggito di rabbia mi rimbomba nelle orecchie mentre Astaroth atterra accovacciato con le ali nere che si ergono in tutta la loro fierezza. Astaroth si precipita verso di me e il suo sguardo si incastra con il mio. La preoccupazione compare violentemente sul suo viso mentre la rabbia gli infiamma gli occhi. Il mio campo visivo comincia a restringersi e solo dopo un po' capisco che sto per perdere i sensi.

《Cos'è successo?》
《È ferita! Una freccia le si è conficcata nel fianco》
Avverto uno spostamento d'aria e un respiro affannoso mi solletica l'orecchio. Gemo per l'improvvisa fitta ma mi costringo ad aprire gli occhi.
《 Cosa stai facendo?》farfuglio allarmata quando Astaroth comincia a lacerare il tessuto della mia maglietta. I brividi si impossessano del mio corpo mentre rimango effettivamente in reggiseno.
《Cerco di capire fino a dove è arrivata questa maledetta freccia》risponde a denti stretti.
《Cass, guardami》dice Jeb afferrandomi la mano. Mi volto verso di lui con sguardo pieno di dolore《Non sono sensibile alle ferite profonde》
《Non è quello il problema》mormora prima che un dolore atroce mi faccia contorcere le budella e urlare mentre inarco la schiena per trovare un minimo di sollievo. Il mio corpo viene scosso dai conati e le lacrime scendono copiose automaticamente.
《È il veleno》sento dire da Astaroth con voce rauca.
《 C-cosa?》mormoro

Astaroth si porta il polso alle labbra ma Jeb lo ferma improvvisamente.
《Non farlo. Dobbiamo prima estrarre la freccia per poi disintossicarla da tutto quel veleno. Se tu le dessi la tua icore, prima di tutto questo, potrebbe soffrirne》dice toccandomi la fronte con il palmo fresco《Portiamola nel tuo rifugio visto che è protetto da potenti incantesimi. Questo posto è troppo esposto e in più il tiratore deve essere da queste parti e ci scoprirà》
《Hai ragione》Astaroth annuisce e, delicatamente, mi prende tra le sue braccia per poi cominciare a correre.

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