Capitolo 15

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Osservo Lucifero con gli occhi sgranati.
《 Non puoi farlo! Avevamo un patto!》grida mia madre scrollando le catene e producendo un rumore fastidioso.
《 Sai Ambriel, a volte puoi scovare dei cavilli negli accordi: io ti ho promesso che l'avrei tenuta al sicuro da chiunque volesse ucciderla... ma non ho mai detto nulla sul fatto di torturarla》sorride beffardo.
Lucifero si rivolge a me《Ora veniamo a noi》si strofina le mani impaziente di cominciare. Cosa mi farà adesso? Stranamente non sono agitata, probabilmente perché mi sono arresa all'inevitabile.
《 Ultimo desiderio?》mi chiede mentre il demone dagli occhi neri mi scruta divertito.
Guardo Lucifero dritto nei suoi occhi rossi《Voglio che mia madre venga liberata》
《 Questo è impossibile, mia cara》risponde con gli occhi che brillano dalla curiosità.
Mia madre non può essere liberata... ma non le permetteró di assistere al macabro spettacolo della mia tortura.
《 Allora voglio che venga portata fuori da questa cella. FUORI DI QUI!》grido contro tutti loro.
Lucifero esita un attimo prima di rispondere《In questo ti posso accontentare. Jebediah, portala di sopra in una delle camere da letto e fai in modo che non scappi, altrimenti la riporterai qui e le mostrerò tutto quello che farò a sua figlia. Quando avrai finito, ritorna qui.》dice Lucifero riferendosi al demone alle sue spalle. Jebediah annuisce e apre la cella di Ambriel.  Con uno strattone, le libera i polsi dalle catene e la prende per un gomito.《Alzati》ordina brusco. Mia madre posa lo sguardo su di me《Sei molto più forte di quello che credi. Puoi vincere su tutto, se ci credi veramente. Non perdere mai la speranza》dice con voce ferma per poi essere scortata fuori da qui.
《Bla bla bla... è davvero fastidiosa》Lucifero sfodera un sorriso e mi osserva con occhio quasi clinico.
《 Che bel vestitino... ma credo che dovrai cambiarti. Vedi, Cass, tutto quello che sto per fare è soltanto per renderti più forte. Così quando arriverà la tua Ascensione...》
《Cioè fra due giorni...》lo interrompo con voce dura.
《 No. Il tempo scorre in modo diverso nell'Inferno e nel Paradiso rispetto alla Terra. A volte due giorni in quel mondo corrispondono anche ad un mese, ma non lo sappiamo con certezza: possono corrispondere anche ad una settimana o a pochi giorni, quindi non sappiamo quando Ascenderai... diciamo che sarà una bella sorpresa per tutti. Nel frattempo abbiamo ancora un po' di tempo per allenarti》mi spiega Lucifero.
《Allenarmi per cosa?》
《 Per la guerra ovviamente, sciocchina》risponde come se fossi ritardata. Pronto??? Io cosa ne posso sapere se non conosco quasi nulla di questo mondo?!
Lucifero continua la sua lezione
《Gli angeli e i demoni lottano ormai da millenni e nessuno è mai riuscito a sopraffare l'altro... finché non sei arrivata. Tu sei la chiave di questo mistero, sei come l'enigma di una sfinge.》Lucifero mi guarda orgoglioso di sé. I miei polsi cominciano a dolere perché sono troppo stretti alle catene, lacerando la pelle in più punti... proprio come mia madre. Vorrei tanto non aver saputo la verità. Vorrei che tutto questo fosse soltanto un sogno e che, quando mi sveglieró, sentirò il profumo di ammorbidente sulle lenzuola fresche di bucato nel mio letto, a casa mia. Poi scenderó in cucina e farò colazione con Sophie e Paul. Andrò a scuola e abbracceró Helen... come se niente di tutto ciò fosse mai accaduto. Ma adesso sono marchiata a vita e le mie cicatrici non scompariranno col tempo. Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi.
《 Su, non fare così. In fondo ti sto facendo un favore, dovresti ringraziarmi》dice spietatamente tranquillo《ti libereró da tutte quelle frivole emozioni fino a farti diventare un soldato. Il mio soldato. Qui imparerai ad usare i tuoi poteri e a controllarli. Inoltre imparerai a combattere... ti allenerai con gli altri demoni nell'Ala Ovest del mio castello. Cominci domani; nel frattempo ho altre cose che dovrò insegnarti》spiega Lucifero.
Improvvisamente mi ritrovo in una campo di battaglia e un guerriero ricoperto da un elmo sporco di sangue mi pugnala al petto. Il dolore è atroce quindi cado in ginocchio e il soldato mi oltrepassa come se niente fosse e mi sputa accanto. Il sangue zampilla dalla ferita e inzuppa la sottoveste nera e il dolore acuto si propaga in tutto il corpo.
"Sei molto più forte di quello che credi" Le parole di mia madre si insinuano nella mente, facendomi capire che questa è soltanto una manipolazione mentale di Lucifero. Tutto questo non è reale: la sabbia scottante sotto il mio corpo, le grida di vendetta, i clangori delle spade, il sangue e il dolore.
Alzo gli occhi al cielo rosso come il sangue appena versato da tutti quei guerrieri che come me stanno morendo. Ricordo ciò che sono e cosa sono capace di fare, quindi raccolgo tutta l'energia a disposizione riversandola su quel dolore, su quella sofferenza, su quell'invasione.
La cella in cui ero poco fa riappare e Lucifero sussulta indietreggiando. Il mio respiro pesante si confonde con il silenzio che riecheggia nei sotterranei illuminate da torce ardenti. Un lampo passa negli occhi rubino di Lucifero.
《Sei più forte di quanto pensassi》dice in un sussurro così basso che non sono sicura che lo abbia detto per davvero.
Lucifero si ricompone《Molto bene. Sei riuscita a capire che era un'invasione e mi hai sconfitto. La prossima volta sarà ancora più facile, fino a quando non capirai immediatamente chi ti sta manipolando. Ti sei meritata cibo e riposo. Ti verrò a prendere domani mattina per cominciare l'addestramento》dice per poi andarsene con grandi falcate.
Nel frattempo il demone di nome Jebediah è ritornato con un vassoio gremito di frutta fresca e un calice di diamante nero riempito con acqua. Apre la cella e lo deposita vicino a me.
Strano gli occhi e mi avvento sul cibo, data la mia fame di proporzioni epiche.
《 Dovresti andarci piano》mi dice divertito Jebediah.
《 Che c'è? Ho fame》gli ruggisco praticamente contro.
Il demone ride e scopre la sua dentatura perfetta e un luccichio attira la mia attenzione.
《Hai un piercing al labbro?!》chiedo sbalordita.
《 Cosa c'è di male?》dice scrollando le spalle.
《Nulla è soltanto che... non mi immaginavo un demone con i piercing》Rido per la cosa assurda che ho appena detto. Nonostante tutto riesco ancora a provare qualcosa che non sia shock.
《Allora domani rimarrai sorpresa visto che,la maggior parte, sono conciati anche peggio.》
Mi incupisco, riflettendo su quello che dovrò fare domani, ma un improvviso sonno si impossessa di me e l'ultima cosa che sento è:《Buonanotte Cass》 prima di chiudere le palpebre e sprofondare in un sonno pesante con lo sguardo di Jebediah che segue ogni mio movimento.

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