Capitolo 35

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CASSIEL'S POV
《Che succede?》
《I-io non so come... dirtelo》
《Fratello cos'è che non mi dici?》
《Andrò dritto al punto : per fare in modo che il cosmos atrosanguineus funzioni bisogna che l'icore di una ferita mortale cada su di esso. Solo quando il sacrificio sarà compiuto il fiore permetterà di usufruire delle sue proprietà》
《Quindi... devo morire》

Il vociare confuso mi penetra nella mente squarciando il velo di incoscienza che mi ricopre. Conosco benissimo quelle voci: Astaroth e Daniel. Tento di schiudere le palpebre ma è come se un macigno non mi permettesse di aprirle quindi mi limito ad inseguire le fila del loro discorso.
"Quindi... devo morire "
Quella frase pronunciata quasi in un sussurro riesce a distruggere il mio intero mondo e la mia anima mentre un senso di gelo si annida nel mio cuore, stringendolo con la sua morsa d'acciaio. Astaroth non deve morire. Vorrei svegliarmi e urlargli che sono ancora qui e che non permetteró che lui si faccia uccidere per me, ma improvvisamente il velo di incoscienza ritorna più potente di prima. L'oblio mi inonda con il suo veleno, facendomi dimenticare qualcosa di importante.
Qualcosa per cui vale la pena morire.

ASTAROTH'S POV.
Io e Jeb ci dirigiamo verso l'armeria mentre un senso di oppressione mi impedisce di respirare.
Dovrò lasciarla.
Dovrò lasciarla sola mentre infuria una guerra millenaria.
《Astaroth dimmi cosa sta succedendo》mi chiede Jeb risvegliandomi dai miei oscuri pensieri. Inspiro bruscamente mentre soppeso le parole che sto per dire《Una vita per una vita. È questo il prezzo da pagare affinché l'antidoto funzioni》dico impassibile una volta arrivati in armeria. Una moltitudine di archi e frecce, spade e pugnali ricopre la parete in mogano di fronte a noi.

《 Non se ne parla》ruggisce Jeb prendendomi per le spalle e scuotendomi《Ci deve essere...》
Mi libero dalla sua stretta con uno strattone《Non c'è. Ora ascoltami attentamente》
《Ci deve essere un altro...》ripete guardandomi con occhi socchiusi.
《Ascoltami. Enoch mi ha detto tutto e il cosmos atrosanguineus è l'unica soluzione. Jeb, io la amo. A te, purtroppo, spetta il compito più arduo: uccidermi. So che ti sto chiedendo troppo ma solo così Cass potrà salvarsi》dico riducendo la voce ad un sussurro.
《Non posso lasciartelo fare. Cass non può vivere senza di te》ribatte flebile《Prenderò io...》
《No. Non ti chiederei mai una cosa del genere. È scritto e sarà così. Non si può più tornare indietro》mi volto verso la parete e impugno una spada fatta di puro diamante che brilla sotto le ultime luci del giorno.

《Presto... non c'è altro tempo da perdere》lo incito raggiungendo l'ingresso con lunghe falcate. Percorriamo il sentiero tracciato dal bosco alla massima velocità fino ad arrivare all'imponente cancello che, una volta varcato, ci renderà visibili.
Riesco ad individuare la grande quercia con il tronco sfregiato dove, all'ombra della sua chioma, sono adagiati dei piccoli fiori di color rosso sangue. Mi volto verso Jebediah e gli faccio cenno di seguirmi.

《 Dobbiamo far cadere la mia icore sui fiori》gli spiego puntandolo con gli occhi.
Ci siamo.
È arrivato il momento di fare i conti con la morte che ormai tutti temono. La mia intera esistenza da demone è stata vuota senza Cassiel e non riuscirei a sopportare la sua morte. Lei deve vivere.
Spesso mi sono chiesto come sarebbe stato quando la morte avrebbe bussato alla tua porta, reclamandoti. Ho sempre immaginato che la morte fosse solo un passaggio, un biglietto di sola andata per l'eterno oblio. Quando l'oblio ti copre con il suo manto è come se tutto il tuo io si disintegrasse, lasciando solamente una piccola essenza, un ricordo, un fantasma di ciò che sei stato quand'eri in vita.

《Jeb è arrivato il momento》dico con voce strozzata risvegliandomi dalla trance. Mi avvicino ai fiori e mi volto verso Jebediah che impugna la spada celestiale con grande forza.
《Mi dispiace》sussurra guardandomi dritto negli occhi.
《Prenditi cura di lei》dico a voce alta subito prima che Jeb alzi la spada che si staglia fiera contro il cielo e la punti contro il mio petto.
《Morirai da eroe》ribatte Jeb con gli occhi lucidi.
Un battito di ciglia. Il suono del vento che soffia tra le chiome degli alberi. Jeb mi fa un ultimo cenno prima di...

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