Capitolo 26

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Tutta quella situazione rasentava i limiti dell'assurdo ed io mi limitavo a sgranare gli occhi e starmene lì, con il  fiato sospeso.

《 Non riuscirete a scappare. Non questa volta》ghigna Daniel con il sangue sulle labbra. La delusione viene sostituita dalla rabbia quando un gruppo di circa dieci angeli caduti avanza tra gli alberi per poi fermarsi di fronte a noi. Le loro ali sono senza alcuna piuma e mi provocano dei brividi lungo la schiena: le ossa sporgenti assumono lo scheletro delle ali che un tempo lo ricoprivano.

《 Non possono volare! Andiamocene, presto!》ci grida Jeb mentre il paesaggio comincia a vorticare furiosamente intorno a me. Mi aggrappo ad un tronco, evitando di stramazzare al suolo mentre serro gli occhi per il dolore alle scapole.
《 Non c'è più tempo! Cass sta per Ascendere e non sarebbe capace di correre in queste condizioni. Guardala! Quel pezzo di merda di mio fratello ha programmato tutto fin nei minimi dettagli.》impreca Astaroth scoccando un'occhiata feroce verso Daniel.

Avanzo verso i miei due alleati, pronta per combattere, ma Astaroth mi prende per un gomito.
《 Assolutamente no. Tu devi stare dietro me e Jebediah》mi intima con voce dura.
《 Col cazzo. Io. Voglio. Aiutarvi》
《 In effetti non sarebbe male un aiutino...》comincia Jeb
《 Taci coglione》replica Astaroth incrociando le braccia al petto. Jeb alza le mani in segno di resa. Sembra che sia il suo gesto preferito visto che lo ripete per la maggior parte delle volte. Distolgo lo sguardo e lo punto furiosa su Astaroth.
《 Tu non mi impedisci un bel niente》dico perentoria facendo unire i nostri sguardi. Occhi contro occhi. Verde contro zaffiro.
Sul suo viso si dipingono mille emozioni: rabbia, disperazione e...orgoglio. Astaroth mi scocca un'occhiata penetrante,che mi fa mancare un battito e arricciare le dita dei piedi per la sua intensità, per poi afferrarmi e posizionarmi alle sue spalle a mo' di scudo.

Gli angeli caduti si schierano con Daniel a capo di tutti loro. Lo scheletro di quelle che un tempo erano state le sue ali scatenano in me una tristezza che mi corrode l'anima: tutto questo non sarebbe successo se non fosse stato per me, sempre quella che porta con sé dolore e distruzione. Abbasso lo sguardo con i pugni serrati ma poi ha inizio l'inevitabile scontro.
Un angelo caduto scaglia un raggio di luce viola contro Jebediah che riesce ad evitarlo per poi atterrare accovacciato. Una sfera di fuoco compare sul suo palmo e viene lanciata verso un gruppetto di tre angeli caduti che, dopo essere stati colpiti, si trasformano in quella che sembra polvere di stella nera e brillante sotto la luce della luna.
Bellissima. Ma significa pur sempre  morte.

Astaroth sta lottando contro un altro angelo caduto: è veloce, letale e concentrato. Lo scontro va avanti per quelle che a me sembrano ore mentre la luna splende alta in cielo. Improvvisamente i miei marchi si illuminano e la terra comincia a vorticare con violenza. Perdo l'equilibrio e atterro sulle ginocchia mentre il dolore diventa insopportabile, le voci fastidiose si insinuano nuovamente nel mio povero cervello e i miei marchi attirano i raggi della luna su di me, coprendomi di una confortevole luce argentea. Qualcosa comincia a martellare insistentemente nelle mie spalle, quando sento la pelle squarciarsi e, nonostante ci provi, non riesco a trattenere un urlo di dolore. Quel suono sembra aver attirato l'attenzione di tutti visto che sono voltati verso di me con espressione sbalordita.

《 Oh, vedo che stiamo Ascendendo! Finalmente!》dice un Daniel trionfante mentre si sfrega le mani, pregustando già da adesso la scena che gli si para davanti. Un fascio di luce proveniente proprio da lui mi colpisce in pieno petto proiettandomi per aria. Il dolore è atroce ma abbasso lo sguardo su Daniel che mi sta mantenendo  sospesa sulla chioma di una delle tante querce secolari con i suoi poteri. Il petto sembra andare in fiamme ed io non posso fare altro che urlare contro la luna che pare guardarmi con aria comprensiva.

《 Lasciala andare altrimenti, ti giuro davanti a Dio e Lucifero, che ti elimino senza pensarci due volte!》ruggisce Astaroth contro suo fratello. Il mio cuore si spezza in quel preciso istante. Perché? Semplice. Fin da bambina erano i miei due migliori amici nonché fratelli di sangue. Inseparabili. E adesso guardali. Due uomini pronti per farsi la guerra.
《Chi, questo bel bocconcino? Pensavo che fossi stupido ma non fino a questo livello. Sai che non posso lasciarla. Lei dovrà venire con noi altrimenti la uccido con le mie stesse mani, lo giuro》dice Daniel con sguardo duro e infliggendomi ancor più dolore, come per dimostrare il fatto che ne sia capace. Urlo, sentendo le cellule andarmi a fuoco.

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