Il costante e fastidioso suono della sveglia mi rimbomba nelle orecchie mentre tento di alzarmi. Con uno sbadiglio pongo fine a quella tortura mattutina e mi alzo definitivamente da quel guscio così caldo di coperte. Poggio i piedi nudi sul pavimento e rabbrividisco per il freddo; il mio sguardo viene attirato dalla finestra dove un cielo plumbeo accoglie il mio risveglio. Mentalmente mi dico di darmi una mossa e, dopo aver preparato lo zaino ed essermi lavata, mi infilo un paio di jeans, una maglietta di caldo cotone e un giubotto per ripararmi da quel freddo insolito per essere novembre.
Il profumino di pancake e sciroppo d'acero risveglia il mio appetito mentre mi fiondo in cucina, dove Sophie sta intavolando la colazione. Rimango abbastanza stupita nel constatare che Astaroth e Jeb, da oggi le mie guardie del corpo, sono già pronti e seduti a tavola.
《 Buongiorno》gracchio con voce ancora arrochita dal sonno. Prendo posto accanto a Jeb, agguanto un pancake e ci aggiungo del caramello sotto lo sguardo incuriosito di tutti.
《Allora... sei pronta per la tua ultima settimana di normalità?》chiede Jebediah spezzando quel silenzio imbarazzante. Subito dopo sento che geme per il dolore e si tasta il fianco.
《 Mi hai colpito!》esclama irritato puntando il dito contro Astaroth che, dal canto suo, si limita a scrollare le spalle. Finisco il mio pancake e alzo gli occhi al cielo, sperando che oggi vada tutto bene.《Okay... si è fatto tardi. Dovremmo proprio andare》annuncio mettendo fine alle proteste di Jeb. Mi alzo da tavola, prendo zaino e chiavi e dopodiché lancio un breve saluto a Sophie. Esco di tutta fretta da casa. Inspiro profondamente l'aria frizzante della mattina mentre il cielo comincia ad essere ricoperto da nuvoloni neri, segno di pioggia imminente. Astaroth e Jeb mi raggiungono e mi affiancano.
《 Ricordate che, per prima cosa, dovrete andare in segreteria per ritirare il foglio di ammissione e l'orario scolastico》dico voltandomi verso di loro.
《Non ce ne sarà bisogno》mi risponde Astaroth che fino a quel momento non ha aperto bocca.
《Cosa?》
《 Ho detto che non servirà》
《 So cosa hai detto》dico esasperata《Ma com'è possibile?》
《Convinceremo la segretaria di essere nuovi studenti modello. Mai sentito parlare di invasioni mentali?》
Mi irrigidisco sul posto quando sento pronunciare questa domanda.
《Sì》replico semplicemente, timorosa di non riuscire a dire altro, mentre la voce comincia a venire meno e mi si forma un groppo in gola. Ripenso alle invasioni mentali che ho dovuto subire all'Inferno e il mio corpo comincia a tremare.
《 Cass... ti senti bene?》chiede Astaroth mettendomi una mano sulla spalla e avvicinandomisi al viso.
《 È t-tutto a posto》rispondo balbettando.《 No invece》irrompe Jeb《Avanti, diglielo Cass》
《Dirmi cosa?》chiede Astaroth aggrottando le sopracciglia
《 N-nulla, Jeb sta divagando e...》
《 Bene allora. Se non glielo vuoi rivelare... lo farò io》
Mi libero cautamente dalla stretta di Astaroth e comincio a camminare più velocemente con quei due alle calcagna.
《Quando Cassiel ha raccontato la sua storia a Sophie e a Paul ha trascurato una parte molto importante: lei conosce molto bene le invasioni mentali...》una lunga pausa《perchè Lucifero le usava su di le per torturarla》conclude Jeb fissandomi intensamente. Distolgo lo sguardo e lo punto su quello di Astaroth. Un'improvvisa folata di vento gelido si abbatte su di noi, facendomi rabbrividire nel giubotto. Le temperature calano rapidamente e, la pioggerellina che era iniziata a scendere, si trasforma in piccoli fiocchi di neve.
《 Astaroth》sussurro avvicinandomi a lui《Ehi calmati》I suoi occhi blu ardono come alimentati dal fuoco che, paradossalmente, rende gelido tutto ciò che lo circonda.
《 Come puoi chiedermi una cosa del genere Cass?》mi domanda attirandomi contro il suo petto e posando un leggero bacio sui miei capelli.
《 Come puoi anche solo immaginare che riesca a sopportare una cosa del genere se non prima di vedere la testa di tuo padre su un piatto d'argento?》sussurra furioso.
《 È passato ormai》gli accarezzo la schiena beandomi di sentire i suoi muscoli un po' più rilassati sotto il maglione《Adesso sarà meglio andare o faremo tardi a lezione》
STAI LEGGENDO
Angels in the dark
ParanormalA volte l'oblio è l'unica soluzione. Cassiel Lux vive a Martinsburg, nel West Virginia, con i suoi genitori adottivi. Una vita normale, ordinaria, che si destreggia tra scuola e libri... almeno fino a quando alcuni avvenimenti non la faranno ricrede...