6. Gioele

1.5K 105 9
                                    

Per quanto amassi la matematica dopo un'ora e mezza di esercizi iniziò a farmi male la testa. Ari se la stava cavando meglio di quanto pensassi.

-Che ne dici di fare una pausa?- proposi. Volevo fare merenda.

-Dico che è una buona idea.

Arianna richiuse i libri e mi guardó -Posso farti una domanda?

-Certo

-Anche se un po' indiscreta?

-Ah ah

-Non ti senti mai un po' solo a vivere in questa casa enorme?

-No, assolutamente no- risi.

-Ah, ok.

Ari mi sembrò un po' delusa così mi affrettai a precisare -In questa casa abitiano così tante persone che nemmeno immagini.

-Veramente? - esclamó e dai suoi occhi notai la sua sorpresa. Era bellissima.

-Mio padre e i suoi due fratelli hanno deciso di comprare assieme questa casa gigante. Oltre a me qui abitano anche i miei due fratelli e i miei quattro cugini

-E ora dove sono?

-A quest'ora penso siano di sopra, nella mansarda: è lì che passiamo la maggior parte del tempo. Che ne dici se facciamo merenda e poi ti presento gli altri?

Volevo farle assaggiare la torta di mia zia Clara. Lei era la moglie di Guido, il fratello di mio papà. Avrebbe passato tutte le sue giornate ai fornelli: amava sperimentare nuove ricette. Quasi ogni giorno preparava un dolce nuovo, a volte persino più di uno.
Quando la raggiungemmo in cucina scoprimmo che era in compagnia di Lorenzo, mio cugino. Era il piccolino di casa, aveva solo sei anni ed era impossibile non adorarlo. Stava facendo i compiti seduto al tavolo mentre sua mamma lo stava aiutando.

-Ciao, io sono Arianna- si presentò lei rivolgendogli un sorriso splendido.

-Ciao, io sono Lorenzo. Sei la sua ragazza? - chiese lui con innocenza. Lo avrei volentieri ucciso per questa domanda. Arianna diventó dello stesso colore dei suoi capelli. Ma come potevano venire in mente certe cose a quella piccola peste?

-No- risposi imbarazzato.

-Ah, peccato è carina - mi disse lui con aria delusa.

-Lorenzo! Smettila- tentò di rimproverarlo Clara cercando di restare seria.

-Non c'è problema- disse Arianna fingendo una risata.

-Scusalo, certe volte è fin troppo spontaneo. Non voleva metterti in imbarazzo- sospirò Clara.

Ma perché quel monello non si faceva gli affari suoi?

-Non importa- minimizzó Arianna.

-Zia, ci fai assaggiare la tua nuova torta? - volevo assolutamente cambiare discorso.

-Certo.

Mentre io e Ari ci accomodammo al tavolo lei mise due fette di dolce sui piattini di ceramica. Lorenzo ce le portò fingendo un sorrisino angelico.
Era una torta con le noci, non l'aveva mai cucinata prima ed ero curioso di assaggiarla.

-È buonissima! Complimenti - disse Arianna.

-Grazie

-Anche io la voglio- protestó Lorenzo.

-Lori, ne hai mangiata una fetta dieci minuti fa. Te ne do un'altra dopo che hai finito i compiti.

-Uffa- protestó.

-La prima elementare è dura - dissi rivolto ad Arianna.

Finimmo di mangiare la torta e poi l'accompagnai di sopra a conoscere il resto della famiglia. Per tutte le rampe di scale sperai che Alessandro fosse ancora fuori casa. Lui era mio cugino, aveva due anni in più di me. Quando eravamo piccoli eravamo amici, ma da quando frequentavamo le superiori non andavamo per niente d'accordo. Mi dispiaceva un po' questa situazione, ma lui faceva di tutto per infastidirmi.

Quando arrivammo in cima alle scale per fortuna scoprii che era veramente uscito con degli amici. Ero stato fortunato.

-Ragazzi, lei è Arianna- dissi più che felice di presentarla agli altri.

Mia sorella si alzó dal divano e si avvicinò con un sorriso stampato sulle labbra -Ciao, sono Serena.

Ti amo così come sei {in revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora