11. Gioele

1.4K 97 8
                                    

Appena suonò la campanella dell'ultima ora scattai in piedi, stavo morendo di fame e non vedevo l'ora di andare a pranzare. Di solito impiegavo quasi un'ora per tornare a casa. Non che la strada fosse lunga, in macchina era solo un quarto d'ora; nessuno poteva venire a prendermi a quell'ora così dovevo prendere il pullman. Odiavo prendere l'autobus: bisognava aspettarlo per venti minuti, era sempre troppo pieno e faceva un giro lunghissimo. Anche Ginevra prendeva lo stesso pullman poiché la sua scuola era in fianco alla mia. Fra tutti noi cugini io e lei eravamo sempre gli ultimi a rientrare a casa e tutte le volte gli altri si lamentavano, ma ci aspettavano comunque per mangiare. Eccetto Lorenzo perché era piccolo e non resisteva fino alle due senza toccare cibo. Con questi pensieri in testa raggiunsi la fermata, mi guardai attorno alla ricerca di Matteo, ma vidi che era insieme a Greta, la ragazza che gli piaceva. Se fossi andato da loro di sicuro lo avrei fatto arrabbiare e quando lui era arrabbiato diventava insopportabile.
Così mi misi a cercare mia cugina, era assieme a Giada, una sua amica che mi stava abbastanza simpatica. Poiché non volevo stare solo decisi di andare da loro.

-Ciao

Ginny si voltó verso di me -Hey Gio.

Anche la sua amica mi salutò, poi ricominciò a parlare di un loro prof, ma notai che mia cugina era distratta e continuava a guardarsi intorno.

-Mi stai ascoltando? - se ne era accorta pure Giada.

-No scusa

-Chi cerchi?- ero curioso.

-Dov'è la tua amica?- Ginny mi guardò speranzosa.

-Chi?

-Arianna, quante altre amiche hai?- sbuffó lei.

Anche se avrei dovuto non mi offesi per il suo commento, era la verità. Avevo solo amici maschi, pochi a dir la verità, non ero molto socievole, preferivo stare nel mio. Prima avevo un'amica, Giulia, ma avevamo litigato per colpa di Alessandro e non ci parlavamo più da mesi.

-Per colpa di tua fratello - le ricordai .

-Mi dispiace per Giulia- rispose rattristata.

Alzai le spalle -È storia passata. Comunque non so dove sia Ari. Penso torni in treno di solito.

-Ah. Viene da noi questo pomeriggio?

-Non penso

-Quando viene?

-Non lo so- sarebbe piaciuto pure a me sapere quando avrei potuto rivederla.
Ginevra non mi fece altre domande. Rincominció a parlare con la sua amica e io ignorai completamente il loro discorso. Avrei potuto mandare un messaggio ad Arianna per chiederglielo, ma aveva detto che mi avrebbe mandato lei stessa un messaggio più tardi. Ma in fondo che fastidio le avrebbe potuto dare un messaggio? Decisi di scriverle comunque su whatsapp.

13:07 Buongiorno signorina ☺, quando viene per la prossima lezione? Oggi o domani?

-A chi scrivi? - Matteo che era comparso all'improvviso dietro di me mi diede una pacca sulla spalla.

-Dov'é Greta?- chiesi evitando di rispondere.

-È arrivato il suo pullman, le stavo spiegando che tu non puoi venire questo pomeriggio.

-E lei che ha detto?

-Che usciamo solo noi due, l'idea dell'uscita a quattro era terribile.

-Alla fine ti è andata bene - commentai.

-Già, alla fine si è più fatta sentire la rossa?- mi chiese.

-No, le ho appena scritto.

-Cosa? Non la conquisterai mai se le stai appiccicato in questo modo. Devi aspettare che sia lei a cercarti.

-Conquistare? Ma che stai dicendo? -risi.

-Se mi dici che non ti piace non ti credo.

-Non mi piace Arianna! - sbuffai.

-Smettila di mentire cuginetto, sei tutto rosso- Ginevra intervenne nel nostro discorso.

-Oh, ma smettetela. Ginny dov'è finita Giada? - tentai di spostare la conversazione su un altro argomento.

-É arrivato il suo pullman, ma non cambiare discorso. Si capisce lontano un miglio.

-Sono d'accordissimo con te Ginny. Il nostro Gioelino si è preso una cotta per la bella Arianna.

-Ragazzi, davvero, basta. Sembrate due bambini. Questi non sono affari vostri- se volevano farmi arrabbiare ci erano riusciti alla grande.

Ti amo così come sei {in revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora