42. Gioele

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Quando mi sveglio lunedì mattina non mi sento per niente bene. Nonstante sia coperto dal piumone pesante ho parecchio freddo, sto addirittura tremando. Voglio alzarmi per mettermi una felpa sopra al pigiama, ma appena mi metto seduto sul letto inizia a girarmi la testa. Penso di avere la febbre. Faccio un respiro profondo sperando che il giramento diminuisca. Quando finalmente si placa un po' mi alzo e raggiungo l'armadio colto da brividi di freddo. Mi affretto a mettermi un felpa e un paio di calze, poi esco in corridoio, devo raggiungere il bagno per prendere il termometro. La testa continua a girarmi così mi appoggio con una mano al muro per darmi forza. Quando raggiungo il bagno all'inizio del corridoio mi siedo sul pavimento, mi gira troppo la testa per stare in piedi. Appoggio la fronte sulle ginocchia e inizio a respirare profondamente, forse se mi concentro sull'atto del respirare la testa smette di girare così tanto.

Sono ancora lí seduto quando mia cugina mi trova-Gio! Che ci fai li per terra?

-Mi gira la testa- sento la gola secca.

Lei mi si avvicina e appoggia la sua mano sulla mia fronte -Oddio, sei bollente e tutto sudato. Hai provato la febbre?

-No

-Torna a letto, ti porto io lì il termometro

Mia cugina ha la stoffa dell'infermeria, come mia mamma. Mi prende una mano e mi aiuta ad alzarmi. Appena sono in piedi la testa peggiora, muovo un paio di passi barcollanti verso la porta del bagno.

-Gio, fermati. Tu mi svieni qui, io non riesco a sostenerti, sei troppo alto. Vado a chiedere aiuto, torna a sederti, non ti muovere.

Odio essere così debole, ma le do ascolto, non voglio creare problemi. Ginny sparisce in corridoio e ritorna due minuti dopo in compagnia di Paolo -Hey Gio, che ti succede?

-Penso abbia la febbre. Paolo, accompagnalo in camera- ordina Ginevra.

Mi alzo lentamente e faccio passare il mio braccio dietro al suo collo e, grazie al suo sostegno, riesco a tornare a letto. Appena torno a sdraiarmi la testa smette di girarmi.Ginny che ci ha seguiti mi passa il termometro, me lo metto sotto l'ascella in attesa che misuri la temperatura.

-Hai bisogno di qualcosa? - chiede Paolo.

-Acqua - dico.

Mio cugino esce dalla stanza, mentre Ginny resta con me. Chiudo gli occhi in attesa. Quando il termometro suona lo tolgo da sotto l'ascella e lo passo a mia cugina.

-Porca miseria 39,6! Vado a chiamare tua mamma.

Appena lei esce compare Paolo con la mia acqua -Allora? Hai la febbre?

-39,6

-Cacchio! Ecco l'acqua

-Grazie - mi alzo leggermente appoggiandomi su un gomito e afferro il bichiere. L'acqua fresca placa un po' il bruciore alla gola.

-Devo andarmi a prepare per la scuola, se hai bisogno chiama- Paolo esce dalla stanza. Appoggio il bicchiere sul comodino e mi risdraio.

-Gio? Ginny mi ha detto che stai male - mia mamma entra in stanza ancora in pigiama- Hai preso qualcosa?

-No

-Ti ho portato la tachipirina- mi da una pastiglia e una bottiglietta d'acqua.

-Me la versi? Paolo prima mi ha dato da bere - indico il bicchiere.

Mamma apre la bottiglia e mi versa un po' d'acqua. Metto in bocca la pastglia e bevo per mandarla giù.

-Devo andare al lavoro, ma oggi esco prima. Arrivo per le quattro. Rimani qui con Clara, ok?

Di solito rientra verso le sette e mezza. È infermiera in un ospedale che dista un'ora e mezza da qui.

-Ok

-Riposo assoluto. Ti lascio qui sia la bottiglietta d'acqua che il termometro, hai fame?

-No

-Se ti vien fame più tardi basta dirlo a Clara che ci pensa lei a rifocillarti.

-D'accordo

-Vado a cambiarmi, torno a salutarti prima di andare. Hai bisogno di altro?

-Mi puoi passare il telefono? Devo dire ad Arianna che sto male e che dobbiamo rimandare le ripetizioni.

-Un giorno dovrò conoscerla questa ragazza

-Ti piacerà, è simpatica- sorrido.

Mia mamma sorride ed esce dalla stanza.

Mando un messaggio su whatsapp ad Arianna.

7:23 Ciao Ari, dobbiamo rimandare le nostre ripetizioni di oggi. Sono ammalato :(

Appoggio il telefono sul comodino facendo attenzione a non far cadere la bottiglietta d'acqua e mi rimetto a dormire.

Mi risveglio verso le undici, se fino a qualche ora fa avevo freddo ora ho caldo. Mi metto seduto lentamente e mi tolgo la felpa. La lascio ai piedi del letto e torno a sdraiarmi. Allungo il braccio e accendo la luce. Controllo il telefono per vedere se Ari mi ha risposto. In effetti mi ha mandato un messaggio circa venti minuti fa.

10:34 Mi dispiace 😕 vengo
comunque a trovarti così
ti faccio compagnia 😉

Non deve venire qua, non voglio che mi veda ammalato e soprattutto non voglio si ammali pure lei.

11:56 Tranquilla, non devi
disturbarti

Lei mi risponde subito.

11:56 Mi fa piacere venire da te

11:56 Ma poi ti attacco la
febbre. Davvero, resta a casa

11:57 Come vuoi 😢

Non voglio che ci rimanga male.

11:57 Non é che non mi
piaccia stare con te,
non voglio farti ammalare

11:57 D'accordo

-Sei sveglio? Ho visto la luce accesa - zia Clara si affaccia alla porta.

-Si- lascio il telefono appoggiato sul materasso.

-Stai meglio? Tua mamma prima di uscire è venuta a salutarti ma stavi dormendo.

-Abbastanza.

-Ti apro le persiane, così entra un po' di luce. Hai provato la febbre?

-No- allungo una mano, prendo il termometro e me lo metto sotto l'ascella.

Clara spalanca la finestra e il freddo entra nella stanza. Mi copro col piumone fino al mento in attesa che la richiuda.

-Vuoi mangiare qualcosa?

-Non ho molta fame.

-Un po' di the caldo?

-Quello si, volentieri

-Aspetto che suoni il termometro poi vado a preparartelo- spegne la luce e si siede sulla sedia in fianco al mio letto. Appena suona guardo la temperatura: 37,9

-È decisamente diminuita- commento passandole il termometro.

-Grazie alla tachipirina, manda un messaggio a tua mamma per avvisarla. Intanto vado a farti il the.

Ti amo così come sei {in revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora