19. Arianna

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Oggi è lunedì, non ho per niente voglia di alzarmi dal letto per andare a scuola. Al solo pensiero di rivedere Marta sul treno mi sento male. Forse non avrei dovuto dirle tutte quelle cose, anche se le penso veramente. Ma non potevo neanche continuare a fingere. Però mi sono comportata da vera stronza con lei, è inutile negarlo. Come reagirà lei? Mi eviterà? Mi insulterà? Ha avuto tutta la domenica per pensarci. Per quanto io non riesca a sopportarla non posso non avere dei sensi di colpa.

Sento dei colpi alla porta e riconosco la voce di mia mamma che mi intima di alzarmi. Se fingo di dormire e "per caso" perdo il treno, ho una valida scusa per farmi accompagnare in macchina da lei.

Da quando sono così codarda? In fondo è solo Marta, non devo farmi mettere in piedi in testa da lei. Se lei mi evita io la evito, se viene a parlarmi come una persona civile le risponderó gentilmente, se inizia a insultarmi basta tirare fuori un po' di grinta e zittirla. Posso sopravvivere.

E Andrea? Da che parte si schiererà? Dalla mia o dalla sua? Spero che non sia troppo arrabbiato con me, in quel caso dovrei assolutamente risolvere tutto almeno con lui. Siamo amici da parecchio: ancor prima che lui conoscesse Marta io e lui giocavamo assieme. Le nostre mamme erano compagne di liceo e in pratica passiamo il nostro tempo assieme da sempre. Lo conosco da tanto, non posso perderlo per ció che è successo.
Sarebbe un bel guaio se litigassimo: non potrei sopportarlo.

Mi faccio coraggio e mi tolgo di dosso il piumone caldo. Venticinque minuti dopo sono in stazione in tempo per andare s scuola. Quando arriva il treno salgo su un vagone diverso dal solito: non voglio correre rischi. Trovo un posto vuoto e mi siedo. Mi sembra strano stare da sola, non sono abituata. Decido di ascoltare un po' di musica per riempire quei venti minuti di tragitto.

Quando arriviamo alla stazione in cui devo scendere quasi non me ne accorgo talmente sono assorta nella musica. Per fortuna il vagone è pieno di studenti e uno di loro prende dentro alla mia gamba passando. Alzo lo sguardo e mi rendo conto di essere arrivata così mi alzo di scatto e scendo velocemente dal treno. Spengo la musica lasciando a metà l'ultima canzone che stavo ascoltando: Let her go, Passenger e rimetto il cellulare in tasca.

Mi avvio verso l'uscita cercando di mimetizzarmi fra la folla di studenti. Riesco a rimanere nascosta fino a metà tragitto, finché non sento Andrea che mi chiama. Mi guardo attorno e vedo solo lui-Hey. Marta non c'è?

Lui storce la bocca -No. È arrabbiata anche con me. Oggi non ha neppure risposto al mio saluto.

-Mi dispiace- mi sento terribilmente in colpa.

Lui fa spallucce.

-E tu? Sei arrabbiato con me?- chiedo timorosa di sentire la sua risposta.

-No, Marta un po' se l'è cercata.

Vederlo così abbattuto mi fa sentire sempre peggio. Forse non posso fare nulla per diventare amica di Marta, non lo siamo mai state, ma posso provare a far tornare amici lei e Andre, che, per strani motivi, la trova simpatica. Lo voglio fare più per lui che per Marta.

Ciao ragazze.

Inanzitutto vorrei ringraziarvi perché state leggendo la mia storia.  Apprezzo molto il fatto che capitolo dopo capitolo non abbandoniate Gio e Ari. Spero che la storia vi stia piacendo, vi anticipo già che nei prossimi capitoli ci saranno delle novità. Spero che la storia vi stia piacendo. Avete dei consigli da darmi? Li ascolterò più che volentieri.

Chi è il personaggio a cui vi siete più affezionate?  Io a Gio perché mi identifico abbstanza in lui. Amo la matematica e sono timida con le persone che non conosco, ma una volta rotto il ghiaccio posso parlare per ore.

Fatemi sapere cosa ne pensate in un commento.

Grazie ancora ❤.

Ti amo così come sei {in revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora