20. Arianna

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Ho bisogno di un consiglio su come fare a riavvicinare Marta e Andrea. Non mi va di parlarne con Sofia o con Virginia, credo non appoggeranno la mia decisione dato che pure loro non la sopportano. La persona più adatta con cui discuterne di sicuro è Rebs, così dopo pranzo busso alla porta di camera sua. -Sono Ari.

-Entra

Senza farmelo ripetre due volte abbasso la maniglia ed apro la porta.
Rebecca è sdraiata sul letto col telefono in mano.

-Rebs, ho combinato un pasticcio

-Che hai fatto stavolta?- si mette seduta e mi guarda con un'aria da riprovero. Fra le due è lei la più responsabile.

Mi accomodo in fianco a lei -Ho litigato con Marta, le ho detto davanti a tutti che è falsa e che non la sopporto

-Cavolo, sei una peste

-Il problema è che per colpa mia Marta si è arrabbiata anche con Andre, mentre lui non c'entra nulla. Mi sento così in colpa.

-Secondo me dovresti semplicemente parlare con Marta e dirle che Andre in questa storia non c'entra nulla.

-Non è così facile, lei ci evita in tutti i modi possibili.

-Certo che anche tu sei stata stupida, cosa ti è venuto in mente di insultarla così?

-È stata colpa sua- mi giustifico.

-Che ti ha fatto?

-A me nulla, si è messa a sparlare di un mio amico che lei neppure conosce.

-Che amico?- indaga lei.

-Gioele

-Perego?

-Si- mi sento arrossire e non so perchè.
-Hai fatto tutto sto casino per lui? Allora deve proprio essere un tipo in gamba.

-Lo è, te lo farò conoscere un giorno.

Sul viso di Rebs compare un sorriso
-Mi piacerebbe conoscere il tuo "amico".

-Cosa intendi dire?

-Ari, tu ti lamenti sempre che io passo troppo tempo con Manu, ma da quando l'hai conosciuto vai spessissimo a casa di Gioele. Dopotutto voi due non siete tanto diversi da me e Manuel.

-Invece si che siamo diversi, io vado da lui per le ripetizioni.

-E ti fermi sempre fino a tardi, o sbaglio? Non penso proprio che tu studi per tutte quelle ore, anzi.

Questo discorso è così ridicolo -Rebs, stai immaginando cose che non esistono. Siamo amici e basta.

Evito di dirle che mi piace andare da Giò perché assieme a lui mi sento felice. Quel ragazzo, anche se a prima vista può sembrare freddo e timido, in realtà è molto dolce e soprattutto sa farmi sorridere: l'apparenza inganna. Lo conosco da poco, pochissimo, è vero, ma fra di noi si è creato uno strano legame, mi sembra di conoscerlo da sempre. Può sembrare assurdo, ma voglio bene a quel ragazzo, come amico s'intende. Inoltre la sua famiglia mi accoglie sempre a braccia aperte facendomi sentire la benvenuta, soprattutto Ginny.

-Va bene, mi arrendo. Hai ragione tu- Rebs alza le mani in segno di resa.

-Io vado, ci vediamo stasera

-Da Gioele?

-Deve spiegarmi le ellissi

-E poi dici che non gli stai sempre attorno.

Evito di commentare e esco dalla sua stanza. Rebs si inventa cose che non esistono.

Ti amo così come sei {in revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora