Il giorno dopo alle tre in punto sentii suonare il campanello, sapevo che era stata Arianna così mi precipitai al piano di sotto. Volevo essere io ad aprirle io la porta e ad accoglierla.
Appena arrivai all'ultimo gradino notai con dispiacere che Alessandro mi aveva preceduto. I due stavano parlando e non si erano accorti di me.-Ciao- dissi attirando la loro attenzione.
-Gio! - esclamò Ari. Un bellissimo sorriso le comparve sul viso, non mi sarei mai stancato di guardarla.
-Gioelino, perché non mi hai mai presentato la tua amichetta?- Alessandro mi scrutó con il suo sorrisetto impertinente.
-Non è colpa mia se tu sei sempre fuori- risposi acido. Proprio non riuscivo a sopportarlo. Ari mi guardò sorpresa. Volevo portarma il più possibile lontano da Alessandro. Le afferrai una mano e la trascinai al piano di sopra quasi correndo. Quando richiusi ma porta di camera mia mi assicurai che non le avesse dato fastidio.
-No tranquillo - Ari lasció lo zaino sul pavimento con noncuranza.
-Scusami se sono stato un po' brusco, ma Alessandro proprio non lo sopporto.
-Che ti ha fatto di male?- mi guardò con quegli occhioni a cui era difficile resistere.
-Te lo racconterò un altro giorno - non mi andava di parlarle di Giulia.
-Va bene - si slacció il giubbetto e scostó i capelli dal caldo.
-Appoggiala pure sul letto la giacca
-Gio, sei sicuro di star bene? Hai una faccia...
In realtà non stavo bene. Vederla parlare con Alessandro mi aveva fatto tornare in mente tutta la storia successa con Giulia. Lei non era stata l'unica ragazza con cui mio cugino si era comportato da stronzo, non volevo che capitasse pure a Arianna. -Mi prometti una cosa?
-Dipende, dimmi cos'è.
-Ti prego stai lontana da Alessandro, è per il tuo bene.
-Perché?
-Te l'ho già detto, te lo spiegherò un'altra volta- non mi sembrava davvero il caso di dirle tutto.
-Ma se tu me lo spiegassi ora sarebbe meglio, perché non sto capendo nulla.
Mi sedetti sul letto e le feci segno di mettersi da parte a me. -Mesi fa c'era questa ragazza, Giulia, che era la mia migliore amica. Alessandro ha ben pensato di provarci con lei. All'inizio era carino, la trattava bene e lei si è innamorata, parecchio. Ma dopo poco tempo ha iniziato a trattarla male, ma lei non voleva lasciarlo perdere. La loro storia è durata circa quattro mesi finché lui non l'ha umiliata davanti a tutti i suoi amici mostrando delle foto compromettenti. Da quel giorno Giulia mi evita, non vuole più avere a che fare con nessuno della mia famiglia. Lei non è stata la prima, ma neanche l'ultima ragazza trattata male da Alessandro.
- È orribile. Non immaginavo fosse così- Ari era rimasta stupita.
-Mi sono sentito in dovere di avvisarti.
-Grazie, ma stai tranquillo. È davvero difficile che io prenda in considerazione un tipo così. Mi dispiace per Giulia, dovresti provare a parlarle, tu non le hai fatto nulla di male.
-Ormai è trascorso veramente troppo tempo per provare a sistemare le cose. Mi sono rassegnato.
Arianna appoggió la sua mano sulla mia spalla -Secondo me dovresti provare, che hai da perdere?
- Nulla, ma ho provato a incrociarla nei corridoi. È cambiata, dopo ciò che è successo con Alessandro si è allontanata dal suo gruppetto di amiche e ha fatto amicizia con una ragazza che l'ha convinta a cambiare. Prima si vestiva in modo semplice, ora sembra che debba andare sempre ad una sfilata di moda, beve, fuma. Non credo mi piaccia questa sua nuova versione. Preferisco di gran lunga ricordarla come la ragazza semplice e vivace con cui ridevo e scherzavo- diedi voce a tutti i miei pensieri che avevo tenuto nascosti per mesi. Mi sentii un po' stupido per averli confessati a una ragazza che conoscevo appena, ma non avevo molti amici e di lei mi fidavo.
-Mi dispiace, davvero- Ari mi abbracció nel tentativo di consolarmi. Mi diede dei leggeri colpetti sulla spalla con la mano.
-Stai tranquilla - avvolsi le mie braccia attorno alla sua vita e la strinsi a me. Solo in quell' istante mi resi conto di quanto desiderassi tenerla stretta fra le mie braccia. Avrei dovuto essere dispiaciuto per Giulia e invece ero felice per essere tra le braccia di Arianna. Ero una persona orribile. A malincuore mi alzai dal letto sciogliendomi dall'abbraccio -Forza facciamo un po' di matematica.
Dovevo distrarmi e cosa c'era meglio di un po' di matematica per non pensare alla realtà?
-D'accordo- si alzò dal letto e raccolse lo zaino- Spiegami un po' cosa sono queste formule di sdoppiamento che la Riva le ha spiegate in cinque minuti e io non ci ho capito un cavolo.
-Non sono difficili una volta che capisci.
Per più di un'ora ci perdemmo nel mondo della matematica e non pensai ad altro che alle ellissi e alle tangenti.
-Ari?- la interruppi nel bel mezzo di un esercizio.
-Che c'è? Ho sbagliato?
-No, volevo solo chiederti di non dire a nessuno che ti ho parlato di Giulia. Neppure a Ginevra.
-D'accordo - mi sorrise timida e poi riprese a scrivere senza fare domande.
STAI LEGGENDO
Ti amo così come sei {in revisione}
RomanceGioele, ha sempre il naso immerso nel suo libro di matematica ed è proprio grazie a questa sua passione che incontrerà Arianna, una ragazza dalla lunga chioma rossa ed un perenne sorriso sulle labbra. Presto si prenderà una "cotta" per lei, ma per...