Sono a casa dell'amico di Ari ormai da un'ora e mi sto annoiando. Non avrei dovuto accettare l'invito per questa specie di festicciola, mi sento un po' escluso. Non sono mai stato bravo a socializzare con le persone che non conosco. Inoltre sono terribilmente geloso, Arianna è venuta con quel biondino. A quanto ho capito Andrea non lo conosceva prima, l'ha invitato lei. Mi da suoi nervi il modo in cui le sta appiccicato, non l'ha persa di vista neppure per un istante.
-Ragazzi, facciamo un gioco? - chiede Sofia, lei dovrebbe essere la migliore amica di Arianna.
-Ci sto- dice un altro ragazzo che, se non ricordo male, si chiama Leonardo.
-Tipo cosa? - chiede Andrea.
-Non lo so, proponete qualcosa voi - Sofia alza le spalle.
-Facciamo quello che a turno ognuno di noi deve fare per forza una cosa imbarazzante scelta dagli altri- dice Virginia.
-Oppure a Twister - aggiunge Ari.
-Noiosi, facciamo il gioco della bottiglia - dice Emanuele.
Tutti sono d'accordo tranne Arianna.Neanche io ho molta voglia di giocare, ma rimango in silenzio.
-Perché no, rossa?- le chiede il ragazzo.
-É un gioco stupido- spiega lei.
-Dai Ari, giochiamo - tenta di convincerla Virginia.
-Non mi va. Non voglio passare la serata in questo modo. È un gioco da idioti che facevamo alle medie.
-Dai, è solo un gioco. Al massimo dai solo un veloce bacio a stampo- insiste Sofia.
-Che palle che siete. D'accordo gioco - sbuffa- Gio, giochi anche tu, vero?
-Se proprio devo- le rispondo.
-Forza sediamoci in cerchio -Andrea torna in salotto con una bottiglietta di plastica vuota in mano. Tutti si siedono per terra e, per non fare l'asociale mi aggiungo al gruppo. Andrea prende la bottiglia e la fa girare. Si ferma davanti a una ragazza con lunghi capelli neri. Lei viene obbligata a baciare Leonardo. Poi tocca a lei a girare la bottiglia, questa volta esce Andrea.
-Andre devi baciare Virginia - dice la ragazza che ha appena girato la bottiglia.
Continuano in questo modo per alcuni turni senza che io ne venga coinvolto. Per fortuna escono sempre le stesse persone. Seguo distrattamente il gioco, ma non appena mi rendo conto che è uscita Arianna ritorno vigile. Non voglio vederla baciare un altro che non sono io. Mi alzo in piedi -Vado un attimo in bagno
-Aspetta un attimo- mi blocca Andrea -Ari deve dare un bacio a te.
Forse questo è ancora peggio di vederla baciare un altro. Come potró ignorare i miei sentimenti una volta scoperto com'è baciare le sue belle labbra? Sarà difficile, se non impossibile.
Ari si alza in piedi e si avvicina a me con un sorrisino timido. Mi prende le mani e si alza in punta di piedi. -Stai tremando, stai tranquillo: sono solo io- mi sussurra in un orecchio in modo che possa sentire solo io.
Questo è il momento giusto per dirle tutto: ora o mai più. -Ari, c'è una cosa che dovresti sapere prima - le dico piano.
-Dimmi
-Possiamo andare di là? Non voglio sentano gli altri- sussurro.
-Ma insomma voi due, vi sbrigate o cosa? È solo uno stupido bacio, se non la baci tu ci penso io- ci interrompe Emanuele. Ma non poteva stare zitto e farsi gli affari suoi? Non lo sopporto.Non posso lasciare che sia lui a baciarla.
Senza indugiare oltre avvicino la mia bocca alla sua. Ari socchiude leggermente le labbra e risponde al mio bacio. Mi lascia andare le mani e affonda le sue dita fra i miei ricci. Sposto le mie mani sulla sua schiena e la stringo in un abbraccio. Finalmente sto baciando la mia bella Ari. Non avevo mai amato nessuna come lei.
-Hai visto? É andato tutto bene- mi sussurra quando si discosta da me.
Annuisco e lei torna a sedersi. Questa volta vado davvero in bagno: ho bisogno di stare un attimo solo. Appena entro mi chiudo la porta alle spalle e mi siedo sul pavimento.
Avevo immaginato molte volte come sarebbe stato baciarla, ma non pensavo sarebbe mai successo. La realtà ha superato ogni fantasia, è stato meglio di quanto immaginassi.
Ora che so cosa si prova non mi accontento, vorrei baciarla ancora. Sono solo uno stupido codardo, dovrei dirle che la amo senza farmi troppi problemi. Invece è così difficile dirle quelle due parole. Ti amo. Sono solo cinque lettere, ma hanno una grande importanza, soprattutto se sono dette con sincerità. Non so come fare a dirglielo, ma al momento giusto le confesseró tutto. Non posso più tenere tutto dentro. Devo smetterla di nascondermi e devo tornare di là. Appena riapro la porta mi ritrovo davanti Arianna-Gio, tutto bene?-Si si...il bagno... è... libero...-indico alle mie spalle. Sono uno stupido.
-Non mi serve il bagno. Sono venuta a parlarti, che mi stavi dicendo prima?
-Prima quando? - faccio finta di non capire. Sono successe troppe cose stasera, non posso aggiungere altro.
-Prima che...ci baciassimo
-Niente- glielo dirò, ma non ora. Non qui, non davanti alla porta di un bagno.
-Sicuro?
- Si, torniamo di là.
-Come vuoi.
Mi incammino lungo il corridoio ignorando i miei sentimenti. Ari mi segue, ma non mi dice una parola.
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Ti amo così come sei {in revisione}
RomanceGioele, ha sempre il naso immerso nel suo libro di matematica ed è proprio grazie a questa sua passione che incontrerà Arianna, una ragazza dalla lunga chioma rossa ed un perenne sorriso sulle labbra. Presto si prenderà una "cotta" per lei, ma per...