Mia si sgranchì le gambe prima di cominciare. Era a piedi nudi e Aaron, di fronte a lei, la guardava divertito.
"Sei sicura di volerlo fare? Potresti farti molto male"
Il ragazzo, dopo varie settimane di allenamento, si era reso conto che Mia era davvero molto abile quand'era armata, ma che il suo fisico delicato le creava uno svantaggio nel combattimento corpo a corpo. Certo, la ragazza era molto agile e veloce, e non era difficile per lei schivare i colpi dell'avversario, ma in un combattimento corpo a corpo, questo non era sufficiente.
Mia sbuffò, gonfiando il petto con fierezza. "Vedremo chi sarà a farsi male"
Aaron si lanciò su di lei con sicurezza, tentando di colpirla sul viso. La ragazza ebbe appena il tempo di schivare il primo colpo che il ragazzo stava già attaccando di nuovo, stavolta più in basso.
Mia si piegò in due quando il pugno di Aaron la colpì allo stomaco, poi alzò le braccia e parò il colpo successivo. Aaron continuò ad attaccare, costringendola ad indietreggiare. Mia non riusciva a riflettere. Il ragazzo colpiva così forte e così in fretta che non aveva il tempo di decidere la sua prossima mossa. Fece un respiro profondo e lo osservò attentamente. Sembrava che ci fosse una specie di schema dietro le sue mosse. Pugno destro, pugno sinistro, calcio... le braccia iniziarono a farle molto male, per via dei colpi che continuava a ricevere, ma non chiese mai ad Aaron di fermarsi. Poi il ragazzo alzò la gamba destra, pronto a colpirla sul fianco. Mia lo afferrò per la caviglia e lo colpì all'altra gamba, facendolo cadere. Si gettò su di lui e lo bloccò a terra, tenendogli le mani ben piantate sul pavimento. Aaron si ritrovò un momento senza fiato, poi guardò davanti a sè e per un attimo arrossì. Mia era seduta su di lui e gli impediva di muovere le braccia. Il suo viso era incredibilmente vicino e i lunghi capelli gli solleticavano le guance. La ragazza sorrideva selvaggiamente:
"Direi che ho vinto"
Lui inarcò la schiena, tendendo le gambe all'indietro e usandole per afferrare la figura esile della ragazza, che si ritrovò dolorante a pancia all'aria.
Aaron rise, rimanendo a terra.
"Sei ridicolmente leggera", Mia sbuffò irritata. Prima o poi lo avrebbe battuto .Gli allenamenti con Rin ormai erano diventati estremamente noiosi. Mia batteva tutti i suoi avversari con assoluta facilità, dopodiché si sedeva in un angolo e osservava Alec. Il ragazzo stava diventando molto forte, un giorno sarebbe stato un valido avversario. Sorrise quando lo vide disarmare Will per l'ennesima volta. Quei ragazzi non erano minimamente alla sua altezza, e Mia era fiera di questo, dell'uomo che Alec sarebbe diventato.
Un giorno, durante un combattimento, vide qualcosa di molto strano. Alec era in vantaggio sul suo avversario, come sempre, ma qualcosa non andava. Il ragazzo mosse appena le labbra, sussurrando qualcosa che lei non riuscì a capire. Il suo avversario strabuzzò gli occhi confuso e divenne paonazzo, fissando la sua stessa arma con orrore. Saltò all'indietro urlando e lasciando cadere a terra la sua spada come se qualcosa lo avesse appena morso. Alec lo colpì, disegnando una grande ferita sul petto del ragazzo. Gli altri cadetti erano impegnati in altri scontri e non avevano notato nulla, ma Mia non poté fare a meno di osservare con disgusto il sorriso soddisfatto che si dipinse in quel momento sul viso del suo amato.
"Cos'era quello?"
Alec e Mia camminavano fianco a fianco, cercando di non sfiorarsi. Avevano capito che non era una buona idea mostrare il loro affetto in pubblico.
"Di che parli?" chiese lui confuso. Mia si fermò, costringendolo a fare lo stesso.
"Sai bene di cosa parlo. Cosa hai fatto a quel ragazzo?" Alec non rispose. Abbassò lo sguardo, per evitare di guardarla negli occhi e questo la fece imbestialire.
"Da quando in qua hai dei segreti con me?" ancora nessuna risposta "Era magia vero? Non mi hai mai detto di saperla usare"
"Infatti non lo so fare!" replicò lui deciso. "Ho solo letto una formula su di un libro ieri sera, e ho deciso di provare"
"Beh hai sbagliato"
"Come sarebbe?"
"Hai usato la magia contro un avversario che non può farlo. Un vero combattimento dovrebbe essere alla pari. Sei stato sleale! E non ce n'era certo bisogno, lo avresti battuto con facilità anche senza usare certi trucchi"
Mia era fuori di se, il comportamento di Alec era ingiustificabile, ma la cosa che più la faceva arrabbiare era la consapevolezza che il ragazzo le nascondeva dei segreti. Lo capiva dal suo sguardo. Non le stava dicendo tutto.
"Hai anche infierito su di lui!!" esclamò sempre più infuriata "Lo hai colpito nonostante fosse disarmato, e hai provato piacere nel farlo. Non è questo che fa un cavaliere"
"Sai Mia..." fece lui severo "Sono stanco delle tue critiche. Sei sempre pronta a dirmi cosa devo e non devo fare, e sono veramente stufo di sentirmi comandare da te. Tu cerchi di cambiarmi vero? Perché così non sono adatto a te. Non corrispondo all'immagine che ti sei fatta da piccola sul tuo perfetto principe azzurro"
Mia sgranò gli occhi sorpresa "Ma cosa stai dicendo? Sei impazzito per caso?"
"Ma tanto te ne sei già trovata un altro vero? Quel tuo allenatore, Aaron", finalmente la guardò, e il suo sguardo la fece raggelare. C'era solo odio nei suoi occhi.
"Scommetto che vi divertite tanto insieme, tutti soli in quella stanza"
Mia lo schiaffeggiò con violenza, colta all'improvviso da un'immensa rabbia. Come poteva parlare in quel modo? Come poteva pensare così male di lei?
"Non so chi tu sia... ma l'Alec che conosco e che amo non parlerebbe mai in questo modo. Spero di rivederlo!" si voltò e andò via in fretta, ricacciando indietro le lacrime.
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World of Shadows
FantasyMia ed Alec sono due ragazzi molto diversi fra loro, con una sola cosa in comune. Entrambi hanno una smisurata passione per le vecchie leggende, soprattutto quelle sui cavalieri che rischiavano le loro vite per salvare coloro che amavano! Mia vorre...