"Vieni da me"
Mia aprì gli occhi, guardandosi attorno.
Il fuoco che avevano acceso per potersi scaldare si era ormai spento da tempo e l'oscurità regnava sovrana. Si stropicciò gli occhi stanchi cercando di abituare la vista a quelle profonde tenebre.
La voce di Alec era ancora vivida nella sua mente. L'aveva sentita così chiaramente che per un momento aveva creduto fosse stato reale.
Quando poi si era resa conto che si era trattato di un semplice sogno non aveva potuto fare a meno di ricacciare indietro una lacrima. Quanto avrebbe voluto rivederlo, sentire ancora la sua voce, il tocco della sue mani.
I suoi compagni stavano dormendo. Inizialmente avevano deciso di fare dei turni di guardia, ma non erano riusciti a mettere in pratica la loro idea. Erano tutti così esausti che si erano addormentati all'istante, appena entrati in contatto col terreno. Mia sorrise sentendo Aaron russare. Gli accarezzò con un dito la guancia ruvida, osservando con indignazione la corta barba che l'uomo aveva deciso di farsi crescere. Sperò che si trattasse di una follia momentanea, perché non gli donava affatto."Vieni da me"
Mia sussultò, terribilmente sorpresa. Era senza alcun dubbio la voce di Alec! Non se l'era immaginata!
Si alzò in fretta lasciando cadere a terra la sottile coperta che aveva sulle spalle e corse, nel folto della foresta, nel punto in cui le sembrava di aver udito quella voce.
Col tempo i suoi occhi si abituarono all'oscurità e poté distinguere chiaramente le figure degli alberi che crescevano nella foresta. Alcuni erano davvero molto belli. Alti e possenti, con chiome folte e stupende. Mia si fermò un momento notando con meraviglia una piccola luce svolazzare pigramente nella notte. Una lucciola!
La piccola creatura si posò sulla corteccia di un immenso albero brillando appena. La ragazza si avvicinò per osservarla meglio. Non aveva mai visto una lucciola prima. Era davvero molto bella nella sua semplicità. Poi la voce di Alec la raggiunse di nuovo, ricordandole il motivo per cui era corsa fin lì. Il ragazzo la chiamò a se con decisione. La sua voce fu come un sussurro e Mia si trovò a rabbrividire.
Riprese a camminare, un po' preoccupata. Si stava allontanando molto, ma l'idea di poter rivedere Alec le offuscava la mente. Non poteva fare a meno di seguire quella voce.
Ad un tratto si fermò aspettando che lui la chiamasse ancora.
Gli alberi si diradarono lasciando spazio ad una piccola radura illuminata dalla luce della luna.
"Alec?" la sua voce era così flebile che stentò a riconoscerla. Quel luogo le faceva paura, e cominciò a capire di aver commesso un grosso errore allontanandosi a quel modo dai suoi compagni.
Fece per andarsene ma qualcosa la bloccò. Inizialmente pensò che quella che sentì fosse la voce di Alec, ma poi si rese conto che non era così.
Quella che prima le era apparsa come la voce dell'uomo che amava ora era notevolmente cambiata e pronunciava parole che non riusciva a comprendere.
La vista le si annebbiò ed iniziò a girarle la testa. Le gambe si piegarono sotto il peso del suo corpo e si ritrovò a terra.Aaron si rigirò a terra inquieto. Si era svegliato all'improvviso, colto da uno strano presentimento, ma era così stanco che non riusciva ad aprire gli occhi. Voleva tornare a dormire e fregarsene di tutto il resto. Allungò un braccio accanto a sé cercando il corpo di Mia. Voleva sentirla vicina, sapere che c'era così forse si sarebbe tranquillizzato e avrebbe ripreso a dormire. Aprì gli occhi sconvolto quando si rese conto che Mia era sparita.
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World of Shadows
FantastikMia ed Alec sono due ragazzi molto diversi fra loro, con una sola cosa in comune. Entrambi hanno una smisurata passione per le vecchie leggende, soprattutto quelle sui cavalieri che rischiavano le loro vite per salvare coloro che amavano! Mia vorre...