Capitolo 8

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[Dal capitolo precedente]

《 Ari... 》

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Lei mi guardava con gli occhi socchiusi e avevo l'impressione che facesse fatica anche a parlare. Mentre aspettavo nella sala d'attesa la sentivo,di tanto in tanto,urlare per il dolore e la tentazione di entrare e capire che cosa stava succedendo cresceva.

Preferì non entrare perché mi dicevo che era in buone mani,che i dottori l'avrebbero salvata. Che Harry non le avrebbe fatto più del male perché avrei denunciato alla polizia. In quel momento non ci dovevo pensare,perché ora era lì. Io ero accanto a lei.

Non dovevo più piangere. Certo,mi sentivo in colpa perché era solo colpa mia se era ridotta in quello stato,ma adesso era lì. Con me. Stava per parlare ma io la bloccai. Non volevo farla sforzare troppo.

《 Ari,non ti sforzare 》Le accarezzai una guancia e lei chiuse gli occhi. Sorrisi a vederla,la facevo rilassare in un certo senso.

《 Adesso Harry non ti farà più male,ci sono io 》Le dissi,continuando ad accarezzarle la guancia. A sentire quel nome aprì di scatto gli occhi e il labbro le tremò. Stava quasi per piangere dalla disperazione.

《 Io non voglio ritornare in quella casa 》Sussurrò. Mi faceva un po' pena. Le sorrisi debolmente e le accarezzai i capelli.

《 Scusami per lo schiaffo e per averti urlato quelle parole. Non lo meritavi. In quel momento mi volevo sfogare,n-non fraintendermi 》. Le dissi,dispiaciuto. Mi ero davvero pentito di essere stato così duro con lei. Infondo,non aveva fatto assolutamente niente.

《 Ti perdono 》Non riusciva a parlare,sussurrava soltanto e a stento riuscivo a sentirla,anche se nella stanza c'era silenzio. Mi avvicinai a lei piano e aprì gli occhi,che fino a quel momento erano rimasti chiusi. Le presi la mano e mi avvicinai al suo viso. Le lasciai un lungo e tenero bacio sulla guancia e lei sorrise. Sorrisi anch'io perché ero felice che non si era imbarazzata o aveva rifiutato.

《 M-mi aiuti a mettermi seduta? 》Non ci pensai due volte e le circondai la vita per metterla seduta. La sollevai piano piano e cominciò a mugolare di fastidio. Stavo per metterla seduta quando lei cacciò un urlo stridulo per il dolore. Le lacrime cominciarono a scendere sulle sue guance e io,con un gesto della mano,le asciugai il viso.

《 Scusami,Ari. Dovevo farlo per metterti seduta 》In tutta risposta mi abbracciò e si accoccolò nel mio petto. Non potei non sorridere a quella vista. Era troppo tenera!!

《 J-Juss 》Aspettate! Mi ha chiamato Juss?! Ridacchiai per il nomignolo che mi aveva dato. Era buffo,ma mi piaceva da morire sentirlo dire dalla sua voce.

《 Dimmi 》Dissi,baciandole la testa.

《 Non mi lasciare,ti prego. Non anche tu 》Cominciò a singhiozzare e la strinsi più forte a me,sospirando appena. Odiavo vederla in quello stato,aveva sofferto troppo in 17 anni.

《 Non ti lascerò andare,sei mia 》Lei alzò la testa e mise le braccia intorno al mio collo. Mi avvicinai al suo viso e le sfiorai le labbra. Quelle labbra erano bellissime,rosee e carnose. Da prendere a morsi,in pratica.

Non resistevo più,mi fiondai sulle sue labbra e diedi inizio ad un bacio lento ma passionale. Lei dapprima cercò di allontanarsi da me ma dopo ricambiò,con mia grande sorpresa.

Le nostre labbra si muovevano in sintonia,le nostre lingue danzavano e si cercavano disperatamente. Le chiesi l'accesso e lei dischiuse la bocca,gemendo appena per la foga con cui la mia lingua si era intrufolata nella sua bocca.

Jariana ~ I CAN'T LIVE WITHOUT YOU {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora