Jariana ~ I CAN'T LIVE WITHOUT YOU {IN REVISIONE}

Capitolo 24

ATTENZIONE: LASCIATEMI QUALCHE MESSAGGIO PRIVATO,SE VOLETE! BUONA LETTURA!!

Ariana's POV
Non credevo ai miei occhi. Non so se è capitato anche a voi,ma quando si finisce di risolvere un problema,subito ne ricompare un altro. Superato il problema del coma,adesso c'è il problema di lui. Non lo vedevo da mesi e non è cambiato affatto. Sguardo malizioso,ghigno sulle labbra e stessi capelli ricci sulle spalle. Occhi verdi,braccia ricoperte da inchiostro nero...Harry. Lui era ritornato. Ma come ha fatto? Non doveva essere in galera per maltrattamento e quasi omicidio di una ragazza di 17 anni? Non ci posso credere. A volte mi chiedo se nel tribunale ci sono dei veri giudici che sanno fare bene il proprio lavoro...Ma nonostante ciò,lui era sempre di fronte a me. Harry spostava il suo sguardo da me a Justin e si soffermò sulla mia pancia. Forse voleva sapere se la ferita si era cicatrizzata oppure era ancora fresca.

《 Bene,bene,bene...Ariana,sei più bella di prima,sai? 》Mi disse,per poi scoppiare in una fragorosa risata. Io abbassai lo sguardo,non avevo il coraggio di parlare o di dire qualcosa di sbagliato,se no lo avrei fatto molto arrabbiare.

《 Smettila,non ti devi permettere nemmeno di guardarla... 》Gli disse Justin e anche se avevo lo sguardo abbassato,sentì che Harry aveva alzato le mani in segno di arresa.

《 Tranquillo,per ora non la toccherò. Volevo soltanto chiacchierare un po' con lei. 》E detto questo si inginocchiò davanti a me e posò due dita sotto al mio mento,per farmi alzare lo sguardo e incatenarlo nei suoi occhi. Deglutì rumorosamente,le mie gambe tremavano e mi mordevo il labbro.

《 Se ti mordi il labbro,sei molto più sexy 》Mi disse e ridacchiò poco dopo. Justin lo fulminò con lo sguardo ma lui non smetteva di ridere e guardarmi.

《 Non dovevi essere in galera? 》Sussurrai e lui sorrise debolmente. Non l'avevo mai visto così prima d'ora. Forse non voleva toccare l'argomento o forse voleva andare dritto al punto. Boh,chi lo sa...

《 Sono scappato e la questione non ti interessa... 》Mi disse,tra i denti e io annuì,abbassando lo sguardo e torturandomi nuovamente il labbro. Adesso moltissimi pensieri vagavano nella mia testa. Come sapeva che eravamo in ospedale e come era riuscito a scappare? Le carceri di Los Angeles hanno una sicurezza molto elevata e sembra quasi impossibile riuscire a scappare.

《 E allora cosa vuoi da noi? 》Gli dissi,lui mi guardò per alcuni secondi e dopo si alzò,lentamente. Lo guardai con sguardo confuso e subito dopo guardai Justin,che era più sconvolto di me della situazione.

《 Non sarà l'ultima volta che ci vedremo,tesoro 》Mi disse e tentò di fare un occhiolino seducente,che sembrò più un invito alla morte. Dopo si incamminò verso l'uscita dell'ospedale e io mi alzai di scatto dalla scomoda e fredda sedia di quel reparto.

《 Cosa?! Aspetta!! 》Alzai la voce per farmi sentire ma lui non mi ascoltò,continuò a camminare e mi sedetti soltanto quando non lo vidi più. Sbuffai sconsolata e guardai Justin,che mi accarezzava i capelli. Poco dopo sentì due braccia avvolgermi e mi beai di quell'abbraccio. Ne avevo veramente bisogno. Io e Justin rimanemmo in quella posizione per vari minuti,finché non mi addormentai.

******************************

Erano passati 10 giorni e finalmente potei uscire da quell'ospedale e ritornare a casa. Justin mi aiutò con le valige,visto che ero rimasta per tre settimane in quell'edificio e dovevo cambiare i miei vestiti. Dopo un quarto d'ora di strada,il ragazzo parcheggiò la macchina di fronte al cancello della nostra casa e io scesi. Aprì il cancello con le chiavi che mi aveva dato Justin e mi incamminai verso la porta d'ingresso. Mi bloccai subito,appena vidi una busta nello zerbino e aspettai che arrivasse Justin.

《 Dobbiamo pagare le bollette? 》Gli domandai quando era arrivato vicino a me,ma lui scosse la testa in segno di negazione. Aprì lentamente la busta e trovai dentro una lettera.
Quello che c'era scritto,mi fece gelare il sangue nelle vene.

CONTINUO A 14 VOTI E 14 COMMENTI!

Riscritto Venerdì 3 Giugno
2016