Capitolo 18

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Non smettevo di piangere. Avevo l'impressione di essere stata sfruttata. Di essere stata una delle sue prede. Di essere stata tradita. Dopo quegli abbracci,quei baci,quelle carezze...tutto era cambiato. Avevo l'impressione di non essere più me. Si,non ero più l'Ariana timida e maldestra. L'Ariana che veniva presa in giro. L'Ariana che apriva la bocca solo per mangiare. Non ero come Selena,che non aveva i chili di troppo o che era popolare in tutta la scuola. La popolarità non mi interessa assolutamente,però in quel momento la mia autostima era talmente sottoterra che avevo bisogno di un briciolo di amore e di popolarità. In quel momento ero solo una ragazza indifesa,desiderosa di abbracci e coccole. Ero sul mio letto,abbracciavo l'orsacchiotto di peluche che avevo fin da piccola. Quel peluche era l'unico ricordo che avevo dei miei genitori. Qualcuno apre la porta di scatto ed era Justin. Mi avrà sicuramente sentito piangere...Perché non va da Selena,invece di perdere tempo con una come me?! Corse velocemente verso di me e si sedette sul mio letto,spostandomi i capelli dietro l'orecchio che avevo davanti al viso. Non avevo il coraggio di guardarlo,tremavo soltanto. Lui mi accarezzava il braccio e mi sussurrava di stare tranquilla. Come facevo ad essere tranquilla?! Ad un certo punto,cominciò a darmi dei piccoli baci sulla guancia destra e chiusi gli occhi. Istintivamente. Lo sentì sorridere e mi prese la mano,non smetteva di darmi baci. E io non volevo che smettesse. Però non tutto è possibile e dopo pochi minuti,non sentì le sue labbra a contatto con la mia pelle. Erano stati solo pochi minuti,ma in quei minuti ero in paradiso. Adesso mi guardava negli occhi e mi lasciai andare,piansi rumorosamente e lui mi sollevò,avvolgendomi fra le sue braccia. Mi strinse forte a sé,come se avesse paura di lasciarmi andare e io mi beai di quell'abbraccio. Anche se è stata la prima persona a farmi soffrire,in quel momento avevo bisogno di sentirmi protetta. Di sentirmi voluta. Dopo un tempo che sembrava non terminare più,lui mi lasciò un tenero bacio fra i capelli e sciolse l'abbraccio. Andò verso la porta e mi guardò.
Lo guardai a mia volta,cercando di capire cosa volesse dire.

《 Vieni a mangiare? 》Mi chiese,con gli occhi da cucciolo e il labbruccio. Che sexy,in quel momento.

《 No,non ho fame. Mangia con Selena 》Gli dissi. Non volevo mangiare perché non avevo fame. Non avevo voglia di pranzare con Selena. Poi,Justin non mi aveva avvisato del suo arrivo.

《 Devi mangiare,Ariana! È da due giorni che non mangi! 》Sbuffò Justin. Non avevo proprio voglia di mangiare. Il mio stomaco si era chiuso,la fame non veniva. Justin si avvicinò a me e mi prese per il polso,trascinandomi verso l'uscita. Cercai di liberarmi ma la sua presa era molto forte. Andammo nella sala da pranzo,dove c'era Selena che metteva del parmigiano sopra agli spaghetti al pomodoro. Ci guardò con sguardo interrogativo. Justin si mise a sedere e mi mise sopra le sue gambe. Con un braccio mi teneva ferma,mentre io imprecavo e cercavo di dimenarmi. Inutilmente.
Prese la forchetta e con quella prese alcuni spaghetti dal mio piatto,che aveva preparato. Mi avvicino la forchetta alla bocca e io mi allontanai. Cosa non capiva della frase "Non ho fame"??

《 Bene,visto che fai così...tu non scendi finché non mangi qualcosa 》. Mi disse,o meglio,mi ordinò. Che palle...provai a chiamarlo,ad attirare l'attenzione...ma niente. Lui mi ignorava e continuava a parlare con Selena,anche lei mi stava ignorando. Stronzi. Aspettai un paio di minuti e con tutte le forze che avevo,mi liberai. Lui mi guardò,fulminandomi con lo sguardo e io scappai in camera. Presi un borsone e ci misi dentro tre o quattro vestiti,le scarpe,i miei trucchi,elastici per capelli e una sciarpa. Mi trasferivo da Alessia per qualche giorno. Non volevo più stare in quella casa. Per avvisarla dovevo prendere il mio cellulare ma non ce l'avevo,se vi ricordate Justin me l'aveva sequestrato. Pensai dove poteva essere e in un battibaleno mi ritrovai nella stanza di Justin,a cercare nei cassetti e sotto al letto il mio cellulare. Finalmente lo trovai nel comodino affianco alla scrivania e uscì da quella stanza. Mi misi il giubbotto,presi il borsone e mi avviai verso la porta d'ingresso. Però una mano mi bloccò il polso,impedendomi di fare un altro passo. Mi girai lentamente ed era Justin. Si vedeva che era arrabbiato,quando si arrabbia fa paura.

Jariana ~ I CAN'T LIVE WITHOUT YOU {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora