Capitolo 41

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Ero ancora all'ospedale ed era ora di cena. L'infermiera di prima portò un piatto di riso e una fetta di carne,con insalata come contorno. Dopo,spinse il carrellino e se ne andò,lasciandomi nella stanza con Justin che mi imboccava. Non avevo le forze per fare qualcosa e quindi mi doveva aiutare qualcuno. Justin avvicinò la forchetta alla mia bocca che io aprì e ingoiai piano piano il boccone di riso che mi aveva dato. Restavamo in silenzio e nessuno dei due voleva attaccare discorso. Si vedeva che eravamo disperati lontano un miglio. Sospiravo appena e guardavo i miei piedi nudi,che penzolavano fuori dal letto.

《 Cosa faremo? 》Chiesi più a me stessa che a Justin,mentre ingoiavo un altro boccone. Mi veniva da piangere ma era come se le lacrime non ci fossero,perché esaurite. Justin accarezzava i miei capelli che non lavavo da due giorni e intanto mi imboccava.

《 Non lo so,Ariana 》Mi disse,sospirando e pulendomi la bocca con un tovagliolo. Quando mi chiamava con il nome intero,significava che la situazione era molto seria. Sospirai a mia volta e allontanai la forchetta che Justin aveva avvicinato alla mia bocca.

《 Basta così,non ho più fame 》Gli dissi.

《 Se fai così,lo perderemo veramente il bambino 》Mi disse e subito mi allarmai. Presi la forchetta e cominciai a sforzarmi a mangiare da sola,vedendo un piccolo sorriso comparire sulle labbra di Justin. Mi lasciò un bacio sulla guancia e prese il suo telefono,per poi digitare il numero di Bryan e chiamarlo. Gli aveva raccontato la situazione e ogni tanto sospirava,forse dalla disperazione. Mangiai soltanto l'insalata e poi presi il mio cellulare,vedendo un messaggio da un numero sconosciuto.

"Mi dispiace. Non volevo"
Diceva così,il messaggio. Non ci vollero più di dieci secondi per capire di chi si trattasse. Harry,ovviamente. Mi ero sbagliata sul suo conto. Resta e resterà per sempre uno stronzo. In pratica è come Justin. In quel periodo,però,era cambiato e a me stava più che bene. Perché lui voleva proteggermi da Justin? Che ha fatto? Mi stava nascondendo qualcosa? Troppe domande e nessuna risposta. Avevo mille preoccupazioni:il bambino,Harry,Justin con la pistola...e io che avevo intenzione di sposarlo,dopo aver partorito...ma era tutto troppo immaturo,era tutto troppo presto.

《 Scusami per averti rovinato il compleanno 》Dissi con voce flebile,quando Justin schiacciò il tasto rosso nel suo telefono per interrompere la chiamata. Lui sospirò e mi guardò,facendomi abbassare la testa dispiaciuta. Avevo rovinato il suo compleanno e i sensi di colpa mi stavano divorando. Mi mordevo il labbro nervosamente,sentendo lo sguardo di Justin bruciarmi la pelle.

《 Non fa niente. Tanto,tutti i compleanni che ho festeggiato sono andati di merda,quindi... 》Lo sentì dire duramente e le lacrime,come per magia,ritornarono a scorrere sulle mie guance,facendomi assaggiare il loro saporaccio salato. Scesi lentamente dal letto e mi misi di fronte a Justin,che intanto mi guardava senza nessuna emozione in volto.

《 Mi dispiace 》Dissi solamente e lo abbracciai,nascondendo la testa nel suo petto. Lui si irrigidì al mio gesto ma dopo si sciolse,avvolgendo il mio gracile corpo nelle sue braccia tatuate. Mi accarezzava i capelli,facendomi chiudere gli occhi per assaporare al meglio quel momento. Dopo un po',sciolse l'abbraccio e mi asciugò le poche lacrime che prima scorrevano nelle mie guance.

《 Preparati. Tra poco partiamo 》Mi disse e mi lasciò un bacio a stampo che io volli approfondire. Avvolsi le braccia intorno al suo collo e mi alzai sulle punte,perché era decisamente troppo alto per me. Lui mise le sue mani nei miei fianchi e chiese l'accesso con la lingua dentro di me. Dischiusi le labbra,guadagnandomi un suo gemito di piacere e adesso le nostre lingue danzavano velocemente e poi lentamente. Era come andare su una montagna russa sempre in salita,per poi scendere alla velocità della luce quando finisce il bacio,scaricando l'adrenalina che era diventata l'accompagnatrice personale per ogni salita che si effettua.
Le nostre labbra si lasciarono con un rumoroso schiocco,facendo allontanare Justin per farmi andare in bagno.
Mi lavai i denti e dopo feci la pipì. Chiusi la porta del bagno dietro di me e vidi Justin che messaggiava con qualcuno. Quando si accorse della mia presenza,alzò di scatto la testa e ripose velocemente il suo telefono nella tasca dei suoi pantaloni. Lo guardai con sguardo interrogativo e con un po' di terrore,ma decisi di non obbiettare e prendere il cappotto dall'attaccapanni. Justin prese il mio borsone e mi lasciò camminare di fronte a lui. Durante il tragitto dall'ospedale al parcheggio,seppi che Justin aveva ridotto abbastanza male Harry e che aveva messo le mie valige in macchina. In un certo senso,mi dispiaceva per Harry. Ma che cazzo sto dicendo?!

Arrivati in macchina,mi allacciai la cintura di sicurezza e mi feci mettere da Justin una coperta sulla pancia,che arrivava a coprire anche il busto e un po' le gambe. Justin partì a tutto gas verso Los Angeles e un po' guardandolo,un po' guardando fuori dal finestrino,mi addormentai e sprofondai in un sonno profondo.

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《 Amore,vado in bagno 》Mi disse Justin e io annuì solamente,dandogli un bacio sulla guancia. Sentì la porta del bagno chiudersi e io sgattaiolai con passo felpato nella sua camera. A volte dormivamo insieme,ma solo quando non aveva un eccessivo dolore alla pancia,perché in due non si dormiva molto bene,visto che il letto era abbastanza piccolo. Avevo bisogno di spazio quando sentivo dolore. Mi misi seduta nel letto e aprì il secondo comodino,dove era custodito il suo cellulare. Il comportamento di Justin all'ospedale mi aveva insospettito fin troppo. Schiacciai il tasto di accensione e vidi che c'era una password da inserire e un messaggio su WhatsApp. Poi,arrivò un messaggio su Instagram e dall'anteprima vedevo che diceva queste parole:

"Quanto manca al parto? Sono impaziente."

Chi cazzo era?! Subito mi allarmai e sentì le gambe tremare. Delle mani presero il cellulare,facendomi alzare lentamente lo sguardo e facendomi sbiancare. Era Justin che mi guardava con sguardo furioso.

《 Che cazzo stai facendo,Ariana? 》Mi disse con tono duro,facendomi alzare dal letto e indietreggiare verso la porta. Ma i miei passi furono interrotti,quando il ragazzo di fronte a me mi prese con violenza il polso e mi buttò senza pietà letteralmente sul letto.

CONTINUO A 18 VOTI E 18 COMMENTI! NON VOGLIO I "CONTINUA". VOGLIO SAPERE COSA NE PENSATE E CHE COSA VI HA COLPITO MAGGIORMENTE.

Riscritto Giovedì 23 Giugno
2016

Jariana ~ I CAN'T LIVE WITHOUT YOU {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora