Capitolo 49

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Justin mi scrutava da capo a piedi,tanto da farmi sentire in imbarazzo. Si soffermava sulla mia pancia e alternava i suoi sguardi a delle carezze leggere su di essa. Era la prima volta che mi vedeva seminuda con la pancia. Non nascondo di essere tremendamente imbarazzata,insomma,lui continuava a guardarmi senza proferire parola. Lo sentì sospirare leggermente e allungare la mano sotto la mia schiena,cercando il gancio del mio reggiseno. Lo fermai e scesi dal letto,prendendo dall'armadio la mia camicia da notte,che mi arrivava fino alle ginocchia. Lui mi guardava con sguardo interrogativo mentre io avevo la testa abbassata e guardavo i miei piedi nudi. Lo sentì affianco a me e sollevarmi la testa mettendo due dita sotto al mio mento,per guardarlo dritto negli occhi. Deglutì saliva acida,avevo paura di una sua reazione. Forse,era arrabbiato perché non lo avevo assecondato...

《 Perché ti sei rivestita? 》Mi domandò,mentre io abbassai lo sguardo,visto che le sue dita posizionate sotto al mio mento mi impedivano di abbassare anche la testa.

《 I-io... 》Dissi spaventata ma non fui capace di continuare la frase,ero troppo spaventata e imbarazzata per colpa del mio aspetto fisico.

《 Allora? 》Mi domandò il ragazzo un po' spazientito,avendo ancora le sue dita nel mio mento.

《 I-io non ti piaccio 》Dissi,sentendo gli occhi pizzicare e presto le lacrime cominciarono a scorrere sulle mie guance,distruggendo sicuramente il trucco. Mi sedetti sul letto e misi la testa nelle ginocchia,sentendo lo sguardo di Justin bruciarmi la pelle. Non avevo neanche il coraggio di guardarlo negli occhi. Sentì il letto matrimoniale abbassarsi sotto al peso del ragazzo e una mano sulla mia schiena,che presto cominciò a fare su e giù per confortarmi. Io restavo immobile.

《 Sei bellissima anche con la pancia 》Mi rassicurò,continuando a fare su e giù con la mano nella mia schiena. Sorrisi leggermente e alzai di poco la testa,guardandolo con la coda dell'occhio. La camicia che indossavo,presto,si ritrovò per terra e Justin mi sdraiò nuovamente nel letto,cercando di nuovo con la mano il gancio del reggiseno. Cominciai a muscolare di fastidio e a scuotere la testa e lui annuì,capendo. La mano che era nella mia schiena,prese il mio seno sinistro saldamente e le labbra del ragazzo cominciarono a dare baci nel petto,guadagnando i miei gemiti di piacere. Le mie mani accarezzavano i suoi capelli e stringevo ogni tanto il suo ciuffo per il piacere. I miei gemiti erano mescolati a leggeri mugolii e ansimi. Il calore al basso ventre si stava facendo sentire e mi ripetevo che stavo sbagliando. Ancora. Un'altra volta. Ero incinta,non potevo fare queste cose. Il mio cervello era diviso in due parti: una parte mi ripeteva che stavo sbagliando di brutto,mentre l'altra mi ripeteva che un po' di piacere e benessere potevano fare bene ad Eleonora,visto che il mio umore sempre malinconico o arrabbiato l'aveva un po' scombussolata. Quest'ultima parte stava prendendo il sopravvento,ormai l'altra non la sentivo quasi più. Mi abbandonai al piacere che la bocca di Justin mi stava dando e continuai a gemere. Presto,lui scese a baciare e mordere dolcemente la mia pancia,stando attento a non farmi male. Sentivo Eleonora dare calcetti ovunque,mi stava facendo il solletico. La sua mano era sempre sul mio seno,mentre l'altra faceva movimenti circolari sulla mia pancia. Io avevo ancora le mani nei suoi capelli. Con la lingua mi leccò la pelle sopra l'ombelico. Mi fece talmente eccitare che tirai il suo ciuffo,gemendo,guadagnandomi un suo gemito di piacere. Sorrisi e chiusi gli occhi. Mi stavo rilassando e tutte le tensioni,che mi avevano accompagnato poco tempo prima,ormai non c'erano più. Arrivato all'elastico delle mutandine,si alzò appena,visto che era letteralmente sdraiato su di me e me le tolse,per poi gettarle in un angolo remoto della stanza. Strinsi le gambe e una smorfia si dipinse nel mio volto. Justin lo notò e mi sorrise dolcemente,accarezzandomi una guancia e depositando un leggero bacio sulla mia pancia. Si tolse la maglietta e io mi leccai il labbro inferiore,alla vita del suo corpo palestrato. Mi misi seduta e cominciai a baciargli il petto ripetutamente. Prese ad accarezzarmi dolcemente i capelli mentre io lo facevo rilassare e allo stesso tempo eccitare. Gemette e stringe i miei capelli in un pugno. Mi spinse dolcemente e mi fece sdraiare nel letto. Cercò di aprirmi le gambe ma io opposi resistenza. Mi guardò con occhi da cucciolo e labbruccio ma io scossi la testa lentamente. Annuì e cominciò ad accarezzarmi le ginocchia. Mi rilassai e gemetti,stringendo le lenzuola in un pugno. Con tutta la forza che aveva mi divaricò al massimo le gambe,mettendo la testa tra di esse. Imprecai sulla mia stupidità. Era ovvio che prima mi volesse far rilassare e quando avrei abbassato la guardia,mi divaricasse le gambe...uffa...

《 Justin... 》Mi lamentai io,avevo troppa vergogna. Lui non mi ascoltò e cominciò a leccare la mia entrata. Buttai la testa all'indietro e urlai,presa alla sprovvista. Lui mi tenne per i fianchi che ogni tanto accarezzava. Justin esplorava le pareti della mia intimità,facendomi gemere forte e stringere di più le lenzuola. Succhiava insistentemente il clitoride e faceva movimenti circolari su di esso. Il calore al basso ventre si stava facendo più intenso e sapevo che mancava poco al mio primo orgasmo dopo mesi di astinenza. Infatti,dopo vari minuti,venni urlando fra vari spasmi il nome di Justin,facendolo gemere leggermente. Continuò a leccarmi ancora per un paio di secondi e dopo ingoiò il mio liquido. Alzò la testa e vedevo che ansimava pure lui. Si distese affianco a me e mi attirò a sé con un braccio. Ci coprimmo con le coperte e io mi sistemai meglio nel cuscino,ancora ansimando. Mi baciò. Questa volta era un bacio passionale ma lento,dolce e gentile. Appoggiai la testa al suo petto,respirando profondamente e cercando di riprendermi dal piacere che Justin mi aveva fatto provare qualche minuto prima.

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Erano passate esattamente tre settimane da quando eravamo arrivati in Canada e l'albergo,per mancanza di posti,ci ha mandato gentilmente via. Adesso,alloggiamo in un altro albergo a due stelle. Sono entrata nel sesto mese di gravidanza e due giorni fa sono andata nell'ospedale più vicino ad Ottawa per la visita mensile. Ho scoperto che il dottor.Dallas lavora anche qui,quindi mi ha visitato lui. Mi ha detto che Eleonora sta crescendo bene e che non c'è più il rischio che nasca prematuramente. Sono seduta nel lettone della stanza con il mio computer portatile nelle gambe e sto consultando vari siti di case in vendita. Una in particolare mi colpisce: non è nulla di che,è una casa ad un solo piano e ha un piccolo giardinetto dove coltivare varie verdure. Al centro del giardinetto c'è un albero. Non ha frutti né fiori,quindi non sono ancora riuscita a capire di che tipo di albero si tratti. Costa poco,in fondo è un appartamento. Chiusi il computer e mi distesi sul letto. Sono sola come un cane perché Justin è andato via a fare varie commissioni. Non me ne ha parlato,mi ha liquidato semplicemente con un gentile "fatti i cazzi tuoi". Sospirai e sentì bussare alla porta. Sbuffai leggermente e mi alzai lentamente dal letto,urlando quasi un "arrivo". Posai la mano sulla maniglia fredda della porta e aprì quest'ultima. La scena che mi presentò,mi fece innorridire.
Justin aveva il labbro spaccato da cui usciva sangue secco,un livido sullo zigomo e un occhio nero. Rimasi letteralmente a bocca aperta. Le mie mani coprirono la mia bocca che era rimasta aperta per lo stupore e mi scansai velocemente dall'entrata per far passare Justin. Si vedeva che era stanco. Camminò lentamente per raggiungere il letto e una volta raggiunto,si sedette su di esso. Io ancora non riuscivo a parlare e mi sbrigai ad andare in bagno per prendere del disinfettante e delle garze. Dalla borsa frigorifera presi del ghiaccio e una volta seduta nel letto,lo posai sull'occhio di Justin,che a contatto con il freddo mugolò. Sospirai e continuai a medicarlo. La stessa cosa feci con lo zigomo e,con il disinfettante e un po' di cotone,medicai anche il suo labbro spaccato. Lui chiuse gli occhi e si sdraiò lentamente nel letto,sospirando.

《 Ariana,dobbiamo andare via da qui. Il più presto possibile 》.

CONTINUO QUANDO RAGGIUNGO LE 16,7 O LE 16,8 VISUALIZZAZIONI. MA VOI DOVETE LASCIARE ALMENO 19 VOTI E 20 COMMENTI!

Spazio dell'autrice

Tanto,anche se non raggiungiamo l'obbiettivo,io pubblico lo stesso il capitolo perché vi voglio troppo bene per essere cattiva con voi. Comunque,il capitolo è una schifezza. Come al solito. Non ho voglia neanche di rileggerlo,quindi se trovate errori ditemelo ma con gentilezza. Sono troppo stressata per gli esami e devo mettermi a studiare seriamente. Poi,ho un sacco di compiti per le vacanze pasquali e io non ho fatto nemmeno la metà di loro.
Buonanotte amorini❤

Riscritto Venerdì 24 Giugno
2016

Jariana ~ I CAN'T LIVE WITHOUT YOU {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora