Capitolo 26

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Louis mi aveva rinchiusa in questa stanza spoglia,arredata solo con un letto. Adesso stava avanzando verso di me e io avevo paura,seriamente paura. Sul viso gli si era formato un ghigno spaventoso e il suo sguardo era malizioso. Mi scrutava da capo a piedi e io cominciai a tremare. Stavo per essere stuprata. Si mise di fronte a me e mi abbassò il corpetto. Oh oh...

《 Hai facilitato le mie intenzioni,piccola. Cosa c'è? Volevi scopare? 》Mi chiese e dopo scoppiò in una fragorosa risata,proprio come Harry. Dovevo ascoltare Justin e mettermi qualcos'altro. Dannazione...cominciò a baciarmi il petto,palpandomi il seno e provai a liberarmi dalla sua presa ma non ci riuscì. Mi stava facendo male...molto male,anzi! Scalciavo come una forsennata ma non riuscì comunque a liberarmi.
Cominciai a cacciare degli urletti striduli e a chiamare Justin ma dopo mi resi conto che era inutile,perché eravamo al piano superiore con la musica alta e Justin non mi avrebbe sicuramente sentito. Allora,decisi di stare al suo gioco. Finsi di rilassarmi e mi lasciai toccare il corpo. Dall'espressione del suo viso mi resi conto che era molto sorpreso dal cambio del mio atteggiamento. Ma...Non sa che cosa potrebbe succedere dopo! Finsi,anche questa volta,di gemere ai suoi tocchi e lui sorrise come un ebete. Mi tolsi velocemente la gonna e allargai le gambe. Mi sentivo sporca in quel momento,perché solo Justin mi aveva toccato così ma mi convinsi che era l'unico modo per riuscire ad uscire. Mentre mi toglieva le mutandine e metteva la testa tra le mie gambe,cercai le chiavi della serratura e le trovai,agganciate ai suoi pantaloni. Allungai la mano,lentamente,e cercai di sfilare le chiavi ma inutilmente. Quando stavo per ritirare la mano,Louis spinse in alto la testa e mi guardò serio. Oh oh...

《 Perché non gemi? Non ti faccio impazzire?? 》Disse l'ultima frase con tono duro e sicuro,e mi spaventai. Non so cosa il mio cervello disse ai miei arti inferiori di fare,so soltanto che in meno di cinque secondi,Louis era a terra. Aveva tutte e due le mani a coprire le sue parti basse e gemeva di dolore. Adesso mi resi conto che gli avevo tirato un fortissimo calcio nelle palle. Poveri ragazzi...

Presi velocemente il mazzo di chiavi dai suoi pantaloni e mi rivestì,velocemente. Presi i tacchi ma non li misi,credevo che dovevo cominciare a correre per scappare. Li tenni in mano e mi avvicinai alla porta,non prima di aver dato un'altra occhiata a Louis. Era ancora steso a terra,dolorante. Cominciai a provare le chiavi nella toppa ma nessuna era quella giusta. Ce n'erano almeno una quindicina e non sapevo a cosa servissero tutte e quindici. Finalmente trovai la chiave giusta,stavo per aprire la porta quando due mani si posarono sui miei fianchi,leggermente coperti dal tessuto del corpetto. Mi girai lentamente e sapevo che la circolazione del sangue si era fermata,anzi,congelata. Sgranai gli occhi quando mi ritrovai davanti un Louis arrabbiato. Arrabbiato non è l'aggettivo giusto...diciamo,incazzato nero. Gli occhi non erano più di quel colore blu mare ma adesso erano diventati del colore del mare in tempesta. Facevano paura. Cercai di liberarmi,ma invano. La sua presa sui miei fianchi era molto forte,tanto da impedirmi di fare un passo. Sentì gli occhi pizzicarmi,segno che stavo per piangere. Stavo per essere violentata da uno sconosciuto.

《 Dove pensi di andare? 》Mi disse,furioso. Avevo paura anche a parlare e le parole mi si erano bloccate in gola,quando aprì la bocca. Lui rise e girò il viso verso la piccola finestra che illuminava di poco la stanza. Praticamente era soltanto la luce della Luna ad illuminare la stanza,perché fuori c'era buio e saranno state le undici.

《 Ti prego,non farmi niente 》Lo guardai intimorita e facevo trasparire il mio terrore,mentre parlavo. Lui scoppiò in una risata nervosa ma ritornò subito serio,quando sentì dei forti colpi alla porta.

《 CAZZO,APRITE QUESTA PORTA! LOUIS,ESCI CON ARIANA O TI AMMAZZO 》Quella voce era molto familiare...il mio Justin?! Era il mio Justin?! Mi sta venendo a salvare invece di stare con quelle tre? Se sono in un sogno,non svegliatemi! Louis mi ordinò di stare zitta ma io feci il contrario,urlai con tutto il fiato che avevo in gola. Mi guadagnai uno schiaffo da Louis ma,almeno,dopo due secondi la porta cadde,rivelando la figura imponente del mio amore. Mi liberai dalla presa di Louis e andai fra le braccia di Justin,che mi strinse forte a sé. Singhiozzai appena,dovevo solo sfogarmi in quel momento. Lui mi accarezzava i capelli e la schiena,facendomi rilassare e chiusi gli occhi,per godermi quel momento. Un colpo di tosse ci interruppe e ci dovettimo staccare,perché sapevamo chi era la persona di fronte a noi. Justin mi sussurrò all'orecchio un piano per scappare e subito dopo,alzò la mano e con le dita contò fino a tre. Aprimmo del tutto la porta,di scatto,e corremmo alla velocità della luce. Era un po' difficile perché avevo i tacchi in mano ma in men che non si dica,eravamo in macchina,fuori dalla discoteca.

Dopo qualche minuto,eravamo dentro casa e andai in camera mia a mettermi il pigiama,senza parlare con Justin. Mi misi i calzini e tolsi il vecchio elastico dal polso per raccogliere i miei lunghi capelli castani in una coda alta. Dopo aver messo le pantofole,andai in cucina a prepararmi un thè caldo. Anche se è febbraio,fa ancora freddo e se non bevo qualcosa di caldo,mi congelo. Nel vero senso della parola. Justin si mise di fronte a me ma io non lo calcolai. Mi aveva promesso che non mi succedeva niente e che sarebbe rimasto sempre con me,invece ha preferito bere e divertirsi con quelle là. La maggior parte delle volte le promesse non si mantengono,proprio come con me e Justin. Soltanto il 10% delle volte aveva mantenuto le sue promesse. E adesso mi ero veramente stancata di lui.

《 Che hai? 》Mi chiese dopo un po' di tempo,guardandomi negli occhi. Alzai le spalle con noncuranza e mi girai verso il lavandino,per posare la tazza e lavarla. Andai in bagno a struccarmi,seguito sempre da Justin e cominciai a passare la salviettina,guardandomi allo specchio. Il trucco ha resistito per tutta la serata,era soltanto colato un po' di eyeliner quando ho pianto e adesso avevo gli occhi come quelli di un panda. [ Io sono un PandaCorno,yeah ]

Dopo essermi assicurata che non ci fossero tracce di trucco,passai al latte detergente e alla crema idratante. Ero finalmente pronta per andare a letto,sempre seguito da Justin. Una volta sdraiatami nel letto,il ragazzo si sedette accanto a me. Mi spostò una ciocca di capelli e mi guardò negli occhi,come se stesse cercando di capire che avessi.

《 Mi dici cos'hai? 》Mi chiese ancora una volta,se voleva proprio saperlo...beh,glielo dicevo,anche se volevo tenerlo un po' sulle spine. Mi ha dato fastidio il suo comportamento,gli avevo detto di non bere troppo ma si era ubriacato. Gli avevo anche detto che c'erano dei rischi,che Harry poteva essere lì...invece lui non mi ha MAI ascoltato. Mi ero veramente stancata del suo comportamento da menefreghista. Alzai un sopracciglio e girai il viso verso di lui,che mi stava ancora guardando con sguardo interrogativo.

《 Davvero non lo sai? 》Gli chiesi,accennando una risata nervosa e lui scosse la testa,in segno di negazione. In quel momento,potevo uccidere chiunque.

《 Mi avevi promesso che saresti stato accanto a me per tutta la serata,invece hai preferito stare con quelle troie e io ho rischiato di essere violentata! 》Urlai le ultime parole con tutto il fiato che avevo in gola e sentì gli occhi pizzicarmi. Non ora,Ariana. Sii forte!! Continuavo a ripetermi quelle parole per darmi forza,ma non servono a niente fino ad un certo punto...

《 Ariana,mi dispiace. Non volevo 》Disse il ragazzo,con tono dispiaciuto e mi era sembrato che anche lui era sul punto di piangere. Mi dispiaceva vederlo così ma avevo anche le mie ragioni per comportarmi così,con lui.

《 Adesso basta con le tue scuse! Le promesse vanno mantenute,Justin! Stavo per essere violentata!! E tu,prima di toccare quelle là,hai toccato me! 》Urlai,piangendo disperata e mettendomi le mani davanti al viso. Ero veramente distrutta,Justin mi aveva salvato ma non aveva mantenuto le sue promesse.

《 Scusami,ok? Scusami! Non voglio più vederti piangere 》Si avvicinò a me e mi tolse le mani dal viso,sostituendole con le sue. Con i pollici mi accarezzava le guance e chiusi gli occhi,a quel tocco. È possibile che da un litigio,si passa all'amore? Probabilmente si,perché,quella stessa notte,facemmo l'amore. Ci baciavamo,accarezzavamo e ad ogni nostro tocco sentivamo una scarica di brividi lungo la schiena. Lo amavo troppo per odiarlo. Quella volta,FACEMMO VERAMENTE L'AMORE. E in quel momento,mi sentì protetta. Ci sdraiammo sul letto e ci misimo sotto le coperte,ansimavamo ancora,i nostri respiri erano irregolari e le nostre mani intrecciate. Justin si avvicinò a me e mi baciò la millesima volta,questa volta era un bacio lento e dolce. Dopo un tempo che pareva interminabile,le nostre labbra si separarono con un sonoro schiocco e ci addormentammo,abbracciati.

Spazio dell'autrice

Scusate per l'attesa ma in questa settimana avevo due verifiche di matematica. In matematica non sono molto brava,perciò ho dovuto studiare tutto il tempo.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto lo stesso. Scusate se ci sono degli errori di battitura o di ortografia. Se ne trovate,scrivetelo nei commenti e con gentilezza spiegatemi l'errore. Ovviamente,se è un errore di ortografia.

Bacini

CONTINUO A 17 VOTI E 16 COMMENTI!

Riscritto Venerdì 3 Giugno
2016

Jariana ~ I CAN'T LIVE WITHOUT YOU {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora