Capitolo 44

1.4K 140 37
                                    

LEGGETE LO SPAZIO DELL'AUTRICE.

Ariana's POV
Ero nella mia stanza. Stavo quasi per addormentarmi,quando un forte dolore alla pancia mi colpì improvvisamente. Cercai di alzarmi dal letto ma inutilmente,il dolore alla pancia me lo impediva. Cominciai a piangere disperatamente e sentivo urlare Justin dall'altra parte della stanza. Boh,forse con qualcuno al telefono. Mi sporsi dal letto,tenendomi una mano sulla pancia,e mi lasciai cadere. Adesso ero per terra,dove muovevo le gambe disperatamente per cercare di mettermi seduta. Cominciai ad urlare il nome di Justin,anche se sapevo di star sbagliando un'altra volta. Non ci parlavamo da più di due mesi e per me questo silenzio era straziante. Parlavo solo con Zayn che a volte veniva a trovarmi e mi sono sentita uno schifo quando gli avevo chiesto se mi poteva fare compagnia durante la visita al posto del mio "ragazzo". Oramai,pensavo che non ero nemmeno più una sua amica. Si aprì la porta di scatto ed entrò un Justin preoccupato che,vedendomi in quelle condizioni,corse verso di me e cercò di mettermi una mano nella schiena,per mettermi seduta. Cominciai ad urlare dal dolore che non cessava nemmeno per un secondo e in men che non si dica,Justin mi prese in braccio e mi mise nel letto,ignorando le mie urla di dolore. Si mise seduto accanto a me e mi spostò i capelli che mi erano caduti davanti al viso e mi guardò. Aveva i capelli scompigliati e il suo ciuffo era disordinato.

《 Ari,respira. Cerca di calmarti. Dimmi cos'hai e dopo vediamo cosa fare 》Mi disse dolcemente e io cominciai a cercare di respirare profondamente,chiudendo gli occhi ed inspirando. Le lacrime non cessavano di uscire dai miei occhi. Mi mancava l'aria e ad un certo punto buttai la testa all'indietro,non riuscendo a respirare.

《 Ari,che succede? 》Mi disse Justin spaventato e mettendomi una mano dietro la testa e alzandomela. Leggevo la paura nei suoi occhi,anche se i miei erano socchiusi. Era come se tutti i muscoli del mio corpo avevano smesso di funzionare.

《 Non riesco a respirare 》Urlai fra i singhiozzi e lo vidi alzarsi velocemente e mettermi le scarpe. Non volevo andare ancora in ospedale,non ancora. Urlai vari "no" a Justin ma il ragazzo sembrava che non mi volesse ascoltare. Mi prese una seconda volta in braccio,ignorando come sempre i miei calci e mi portò in macchina ,per poi partendo a tutto gas verso l'ospedale.

《 Stiamo andando in ospedale. Tu cerca di stare tranquilla e di respirare,ok? 》Mi disse Justin respirando affannosamente e io annuì,incapace di parlare. Per tutto il viaggio,singhiozzai come se non ci fosse un domani e Justin mi stringeva forte la mano,mentre con l'altra guidava.
Arrivati in ospedale,parcheggiò l'auto in malomodo e mi prese nuovamente in braccio,entrando dentro l'ospedale e quasi urlando agli infermieri di chiamare il dottore. Io continuavo ad urlare e piangere,il dolore non cessava. Due medici corsero verso di noi,quando io persi i sensi e ci fu buio intorno a me.

******************************
Mi risvegliai in una barella nella sala d'attesa. Misi a fuoco e vidi di fronte a me Justin che parlava con un medico. Mugolai e mi misi una mano in fronte,visto che avevo un forte mal di testa. I due si accorsero della mia presenza,si girarono verso di me e il ragazzo si inginocchiò. Mi accarezzò una guancia e mi sorrise e avvicinò il suo viso al mio. Fece scontrare i nostri nasi con tenerezza e io chiusi gli occhi,accennando un piccolo sorriso. Le nostre fronti adesso erano attaccate e la sua mano destra si intrecciò con la mia.

《 Come stai? 》Mi chiese con voce roca che fece mandare il mio cervello alla scoperta di nuovi orizzonti. Il mio labbro inferiore tremò al suono della sua voce così sexy e i miei denti cominciarono a morderlo nervosamente.

《 Credo bene 》Balbettai,provocando la sua risata che mi portò direttamente in paradiso. Si vedeva che ero innamorata pazza di lui ma allo stesso tempo,sapevo di star sbagliando per la millesima volta. Ho fatto tantissimi errori nella mia vita e uno di quelli è di essere nata.

《 Ti faccio questo effetto? 》Mi disse scherzosamente e accarezzandomi di nuovo la guancia. Chiusi gli occhi e annuì,sospirando appena e mettendo una mano sulla mia pancia. Aprì gli occhi di scatto e mi misi seduta velocemente,ignorando il capogiro iniziale che ritorna sempre a farmi visita.

《 Eleonora? 》Chiesi a Justin e vidi il medico sorridere a trentadue denti. Guardai Justin che aveva abbassato subito lo sguardo e si stava mordicchiando il labbro inferiore. Alzai lo sguardo verso il medico che non smetteva di sorridere.

《 La bambina è sana come un pesce,ma adesso devi fare alcuni esami. Silvia! 》Urlò alla fine ad un'infermiera che era lontana da noi e stava parlando con un paziente anziano. La ragazza si girò verso di noi e mi guardò,per poi sorridere. Scambiò le ultime parole con il paziente e venne verso di noi. Parlò con il medico e Justin sottovoce e alla fine la vidi annuire.

《 Ariana,io sono l'ostetrica che ti farà partorire. Mi chiamo Silvia,piacere 》Disse inginocchiandosi e sorridendo,per poi porgermi la mano e stringermela calorosamente. Già mi stava simpatica. Le sorrisi e dopo mi aiutò alzarmi. Mi prese sottobraccio e ci stavamo per avviare in un'altra sala,quando io mi fermai di botto e guardai in direzione di Justin. Lui capì al volo e mi raggiunse,prendendomi la mano. Eravamo dentro ad una stanza quasi spoglia,se non per vari macchinari vicino al letto d'ospedale. Silvia mi fece stendere in quel lettino e mi tolse il camice che mi avevano messo non so quando. Restavo coperta solo da un misero reggiseno nero di pizzo,per fortuna coprente. Avevo dei pantaloni della tuta grigi,forse di Justin. Silvia cominciò a fare massaggi circolari sulla mia pancia e a premere in punti precisi. Gemetti di dolore quando premette sotto l'ombelico e sentì afferrarmi la mano da Justin,che io strinsi forte. Continuò così per un paio di minuti e dopo la ragazza mi mise una fascia,con un aggeggio incorporato. Schiacciò un tasto di quella specie di telefono e mi disse di aspettare una decina di minuti,così da sapere la frequenza dei battiti di Eleonora. Mia mamma adorava questo nome e un po' perché lo amo,un po' perché lo amava mia mamma,lo voglio dare a mia figlia. Mi sento strana parlare di bambini e figli,ma adesso che ero incinta dovevo abituarmi a sentire quella strana sensazione al petto che tutti chiamano responsabilità. Silvia ci lasciò soli in quella stanza e mi addormentai con le carezze di Justin e i miei vari pensieri.

Responsabilità...chissà che cosa significa veramente...

Spazio dell'autrice
Ciao ragazze,spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento! D'ora in poi,i miei spazi dell'autrice saranno sempre così,in centro. Vi volevo dire che non avrò più tempo di aggiornare presto,perché dopo le vacanze di Pasqua devo cominciare a studiare per gli esami. La storia sta prendendo finalmente una piega ma la domanda è: vi sta piacendo VERAMENTE la storia? Ho l'impressione che non piaccia,perché ho scritto tanti capitoli e le visualizzazioni sono poche. Ci sono storie che hanno solo venti capitoli ma hanno più di 100.000 visualizzazioni. So che devo pensare a me stessa e farmi i cazzi miei,ma scusate,mi faccio un mazzo grande quanto una casa a scrivere bene,e le altre storie sono scritte male ma hanno tantissime visualizzazioni. Va beh,tutto questo è per farvi capire che ci tengo alla storia e niente...dopo tutto questo poema senza senso,vi lascio. Ciao amorini❤

CONTINUO A 21 VOTI E 21 COMMENTI. NON VOGLIO I 'CONTINUA'.

Riscritto Venerdì 24 Giugno
2016

Jariana ~ I CAN'T LIVE WITHOUT YOU {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora