Capitolo 9

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Forse ero troppo impegnata a disperarmi per notare la sua ferita. Mi avvicinai a lui con cautela,anche se sapevo che in medicina non ero mai stata brava.Beh alla fine l'unico modo per aiutarlo era andare via da qui,subito.Gli spari erano cessati,e ora si sentivano solo le sirene della polizia che erano giunte.Mi alzai in piedi per cercare un modo per scendere dal tetto senza usare l'ascensore.Poi vidi su un lato a tre metri d'altezza da qui un rialzo.Potremmo saltare da lì.Tre metri non sono pochi ma è sempre meglio che saltare da sette...Corsi da Matt.Lo aiutai a rialzarsi e ci dirigiamo insieme verso il punto per saltare giù.Lui ha un braccio intorno alla mia spalla eppure non mette il suo peso...
-Puoi fidarti di me,almeno lasciati un po' andare-sibilai girando la testa incrociando i suoi occhi verdi.
-Sono io che devo proteggere te non d tu aiutare me.-si limita a dire lui in tono freddo e accusatorio.Non dico niente.Raggiungiamo il bordo sotto il quale c'è il rialzo di due metri.
- Ce la fai a saltare con quella spalla?-domando.Avevo quasi paura delle domande che ponevo a Matt.Tutte le volte che li avevo chiesto mi aveva risposto in tono duro.Fa venire i brividi.
-Mica devo atterrare con le braccia,sai?-ecco appunto.Abilmente e con velocità salta giù e atterra piegando leggermente le ginocchia.Si rimette subito dritto e guarda verso di me.
-Tu piuttosto ce l'ha fai a saltare?-mi rimprovera lui.Non mi ricordavo che fosse così alto il salto,ma non posso tirarmi indietro.
-Piega un po' le gambe quando tocchi il suolo-mi raccomanda.Prendo un profondo sospiro e salto.Seguo più o meno il suo consiglio.Perdo l'equilibrio e cado a terra.Che male...Mi tende la mano per aiutarmi a rialzarmi,ma rifiuto e pian piano mi alzo da sola.Matt ha una ferita profonda alla spalla non posso farli fare sforzi.Dovrò cavarmela da sola.Troviamo una scala e riusciamo a scendere piano piano.Camminiamo sul marciapiede.Mi accorgo solo adesso che sono coperta di polvere.
-Adesso andiamo a casa mia e vedrò cosa fare per la tua spalla- dico
-Gli assalitori sanno l'indirizzo di casa tua.Non credo che sia una mossa intelligente andare a nasconderci proprio lì- sottolinea
-E sentiamo,Matt,avresti idee migliori?-sbotto mettendo le mani in vita e fermandomi davanti a lui.
-La risposta è dietro di te-non può essere...mi volto e vedo Benjamin.
-Cavolo,Becca ero preoccupato per te.Per tre giorni non ti sei fatta viva...Non hai dato notizie neanche a Chloe...A casa non c'eri che fine hai fatto?-la sua voce è spezzata.Sembra davvero triste...Era in pensiero per me.Sembrano passati mesi da quando non lo vedevo più.Mi ero dimenticata dei suoi piercing e dei suoi occhi azzurri come il mare.
-Ti spiegherò tutto più tardi Benjamin.Ora ho bisogno di aiuto-mormoro.Rivolge lo sguardo a Matt e vede la sua spalla sanguinante.
-Venite con me-dice.Subito ci dirigiamo a casa sua.Mi fa accomodare sul divano e sto in attesa per più di un'ora mentre l'ansia mi divora lentamente.Finalmente tornano.Matt ha la spalla fasciata e sembra stare un po' meglio.
-Ho fatto il possibile-dice Benjamin.Alla fine decidiamo di passare la notte da lui e gli raccontiamo l'accaduto.Alla'inizio non sembra crederci molto,ma alla fine si convince.Non lo biasimo,io non ci credo ancora.Benjamin si offre di aiutarci...Ma io sono assolutamente contraria.A causa mia un mio amico si è già ferito,non voglio mettere in mezzo nessun altro.Nessuno deve farsi del male a causa mia.Io non lo permetterò...

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