The Truth

Capitolo 23

Ho intravisto una porta a dieci metri da dov'ero.M'incammino verso la porte ma non faccio in tempo a mettere un piede fuori dalla porta che arriva Matt.

-Becca dove vaii?-urla correndo verso di me.

-Esco da qui e dalla vostra vita per non farvi del male.Non voglio fare male a nessun altro.-dico in tono lento e sottile.La mia voce si udisce appena.Non avevo voglia di parlare ero troppo stressata,stanca,triste e arrabbiata... Il nuovo sentimento che mi fa sentire potente,forte.

-Se parli di Benjamin sta bene.Chloe l'ha guarito e....-dice lui.

-Chloe?Come ha fatto?Ha dei poteri e non me lo ha detto?-urlavo.I miei nervi erano a fior di pelle non riuscivo a vedere chiaro...sono stanca di tutto ciò.

-Becca avrei voluto dirtelo ma non era mail momento giusto.Io sono come Matt ho il compito di proteggerti..-ora la mia migliore amica avanza verso di me.

Quella che andava all'asilo con me,quella con qui ho condiviso tutti i miei segreti,quella che credevo di conoscere come il palmo della mia mano;vengo a scoprire che per tutto questo tempo mi ha nascosto la verità sui miei poteri e sul suo compito.

-E quando pensavi di dirmelo?!Se io non ti avrei vista fare quella cosa su Benjamin,non me l'avresti mai detto.-ribatto in tono gelido.

-Scusa becca ma davvero volevo dirtelo quando hai scoperto l'esistenza dei tuoi poteri,ma ti bastava solo quello di problema e poi c'è stato George el'attacco in casa mia.Non sapevo quale era il momento giusto.-dice in tono calmo e gentile.

Sento che un altra esplosione sta salendo piano piano.Sento elettricità in tutto il corpo.Cerco di calmarmi e mi dirigo fuori con passi lenti.Finalmento esco e libero tutta l'energia che ho in corpo.E ancora tutti gli oggetti si alzano e si abbassano quando apro gli occhi.

-Attenttaa!-era Matt che mi ha spinta a terra.Non mi ero accorta che un pezzo di ferro mi stava per cadere in testa.Mi ha salvata per l'ennesima volta.

-Grazie-lo abbraccio così forte che li va a mancare il fiato.Ma mi accorgo che quel pezzo di fermo li blocca la gamba.Cerco di aiutarlo ma qualcosa colpisce la mia schiena.Colpo di pistola.Un'altro colpisce la spalla ma l'unico pensiero è aiutare Matt.

-credevi che non ti avremmo trovata?stupida ragazzina.-George.

Non so bene cosa sia successo in quel momento ma ho perso i sensi.C'era freddo e non riuscivo ad alzarmi dal letto in cui ero stata posata. 

 Quando riaprii gli occhi, mi pulsavano forte le tempie e non avevo saliva. Mi era giàcapitato, una volta che io e una mia amica ci eravamo bevute una bottiglia di vino da quattro soldi aun pigiama party. L'unica differenza, però, era che quella volta mi ero svegliata tutta accaldata,mentre adesso stavo congelando.Sollevai la testa dalla coperta ruvida. Era tutto confuso e indistinto. Cercai di tirarmi su,ma fui travolta da un'ondata di nausea.Avevo i piedi scalzi, le braccia scoperte. Qualcuno mi aveva tolto la maglia, le scarpe ei calzini, lasciandomi in jeans e canottiera. Avevo la pelle d'oca dal freddo. Capii di trovarmiall'interno di un qualche edificio per via del ronzio dei neon e delle voci in lontananza.Dopo un po', la mia vista si schiarì e rimpiansi subito il buio.