~Didascaleinofobia~

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Lara

Devo andare a scuola, mi devo dare una mossa se non voglio fare tardi il primo giorno.
Aaah il distacco dal confortante ambiente sotto le coperte è sempre stato sofferente, ma pigramente mi alzo e vado in bagno. Lo scroscio dell'acqua mi rilassa, mi ha sempre calmato sentirla infrangersi con le pareti del lavabo. Cerco di domare i miei capelli rossi ribelli e li lego in una coda alta, mentre l'acqua continua a scorrere con il suo allietante gocciolío.
" Laraa, sei sveglia? Fra dieci minuti partiamo, ho preparato la colazione" grida dal piano di sotto la signora Manson.

Non potevo capitare in una famiglia migliore, sono davvero gentili.

" Buongiorno a tutti" dico sbadigliando, mi guardo intorno cercando Rob, ma al suo posto vedo un signore sulla cinquantina paffuto con le guance rosse.

" Buongiorno, io sono joe il marito di Maggie, scusami se ieri non sono potuto essere qui ad assaggiare il meraviglioso pollo alle mandorle e non ho potuto assistere all'attacco di Rob-belva " mi rivolge un sorriso dolce poi guarda la moglie ridendo.

Vi starete chiedendo cosa sia successo, non è vero? Beh, ieri sera, appena tornati a casa,abbiamo trovato la tavola apparecchiata e Robert si è fiondato sul volatilee, accuratamente posizionato al centro del tavolo, come una belva.
la scena è stata esilarante, sua madre gli ha dato una sculacciata con una teglia che aveva in mano e lui ha solo sorriso e si è comportato educatamente per tutta la serata sopportando gli sguardi di disappunto di sua madre ogni volta che mangiava con le mani.

" aah eccolo l'animale ritardatario! sbrigati! fra 5 minuti al massimo dobbiamo partire! Tieni ho preparato uova e bacon." sospira Maggie, mi volto e lo vedo scendere le scale.

Si siede di fronte a me e si serve.

" hanno inventato le posate, USALE" lo sgrida e gli da un colpo leggero sulla spalla quando lo vede azzannare una fetta di pane con bacon e uova, rigorosamente con le mani.

" Mamma sono di fretta, ora non abbiamo tempo di rispettare il galateo" ribatte contrariato.

lo vedo guardare l'orologio, il suo " buonissimo" panino gli va di traverso.
" oh cazzo, Laraa sbrigati salta in macchina, mamma la accompagno io"

" va bene,vai piano tesoro e stai attento! In bocca al lupo cara!"

" crepi,crepi, crepi" e lo ripeto dentro di me. Diamine. Crepi l'ansia che ho, non il lupo.

"Pronta?" Mi chiede.

" Pronta? " ripeto senza pensare.

" te l'ho chiesto io, che fai sei un pappagallo?" Ride.

Io ho un' ansia che mi divora, mi si posa come un macigno sullo stomaco e lui si mette a scherzare.

" Pronta" dico sicura, anche se non lo sono.
Respiro.
Espiro.
Respiro.
Espiro
" calmati, non ti succederà nulla. Ricordati che sei amica del giocatore più amato e temuto della scuola"

" e chi sarebbe?" Chiedo curiosa.

" io, ovvio" che egoista.

" ma non è Roy?" Beh, Martha ha detto che è lui il più popolare...

" lui è il più popolare, quello che si porta a letto 2 ragazze diverse al giorno, io sono quello più amato e ripeto TEMUTO"
Achi vuole far paura? Si, è un bel ragazzo,ha le spalle forti e il fisico allenato, ma è uno come tanti altri.

"Daii scherzo era per farti calmare, ma non ci sono riuscito" dice quasi dispiaciuto.

La macchina si ferma d'improvviso.

E poi lo vedo.

Quel maledetto edificio è di fronte a me. Imponente, maestoso...non so se mi piaccia o no.
Percorro la lunga via alberata affollata di gente, alcuni ragazzi sono seduti per terra con dei libri, altri sono appoggiati sulle panchine e parlano tra loro.
" Dove andiamo?" Chiedo a Rob

" ti accompagno in segreteria, poi  vado a lezione. Tu  ascolti quello che ti dice la signora e fai tutto come ti ordina." Dice serio, come se fosse una questione di Stato.

" come faccio a trovare la classe dove vado che co..." mi blocca subito prendomi le spalle con le sue grandi mani.

" allora calmati che già non ho finito la mia colazione e la mia giornata sta andando male. Quando la segretaria avrà finito il suo discorso noioso,Luke ti farà fare il giro della scuola."

" chi è Luke?"

" È un mio amico abita alla fine della via e ti assicuro che è una persona per bene." Aw, ecco. Va bene.

" rilassatii, bussa a quella porta, io vado a lezione sennò il prof mi uccide." Mi posa un bacio sulla guancia.
Non so perchè lo abbia fatto, ma è stato molto confortante e mi ha dato il coraggio di avvicinarmi a quella porta.
Didascaleinofobia.
Paura della scuola.
Didascaleinofobia.
Didascaleinofobia.
Paura della scuola.
Didascaleinofobia.
Lo ripeto fino ad arrivare davanti alla porta, mi fermo davanti ad essa faccio un respiro profondo e finalmente riesco a trovare il coraggio per aprirla...

Autumn | La verità nascosta #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora