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Rob
"Ha chiesto a suo figlio di fare una scelta importante" lei mi guarda desiderosa di sapere altro, sembra una bambina che aspetta di sapere come finisce la favola che le racconta la mamma.
"Lei sarebbe partita per New York la settimana stessa e ha detto a Luke di andare con lei, ma lui non ne voleva sapere . Sua madre, un'importante avvocato che guadagna i milioni, non ha mai avuto un legame profondo con lui poiché ha sempre messo in primo piano il lavoro e così ha fatto anche quella volta. Non ha pensato a cosa potesse far bene al suo bambino, ha pensato solo a sè stessa. Chiunque di noi avrebbe pagato oro per andarsene visto che già da allora c'erano ragazzi che svanivano nel nulla, però lui ha preferito rimanere qui da solo che stare con una madre assente in una cittá sconosciuta." Dico.
Una donna indegna di essere chiamata madre. Quale donna lascia suo figlio di sedici anni solo? LEI.
"Ma è rimasto completamente solo? E Cameron cosa c'entra?" Chiede con la bocca aperta per lo stupore.
" nono, non era solo. Sua zia abita qui vicino e ogni tanto lo va a trovare per sapere se è tutto apposto." Dico alzando le spalle.
" e Cameron?"
Dammi tempo mamma mia!placa il tornado che è in te e fai uscire il dolce fiore.
"Adesso te lo dico" sospiro portando le mani avanti. Lei sorride e abbassa lo sguardo Eccola la mia dolce margherita.
" andando avanti con il tempo la casa diventava costosa, le bollette sempre più alte e minacciarono di staccargli la luce se non pagava a pieno il costo. Ovviamente sua madre non lo ha aiutato. Si era rifatta una nuova vita, un nuovo compagno ed era incinta."
" che stronza" dice Lara sgranocchiando qualcosa.
" che diavolo stai mangiando?" Dico.
" Pop corn. Continua, è interessante" muove a vanvera la mano in aria.
" ma quando li hai presi?" Quando cavolo li ha presi?
"Prima mentre parlavi, ora non cambiare discorso e continua la storia" mi ricorda molto me da bambino, mi irritavo quando mia madre mi raccontava le storie a metà e non le finiva per darmi appuntamento alla sera dopo, proprio come le puntate dei telefilm.
Io odio i telefilm. Finiscono sempre lasciandoti in sospeso e devi aspettare una settimana per sapere la conclusione.
" ehiii, Terra chiama Robert" grida schioccando le dita a destra e sinistra davanti al mio volto.
" scusami, dove passavo? Ah sì...si ritrova in una situzione di merda. Dopo qualche settimana sua zia ha trovato un ragazzo che aveva bisogno di un'abitazione in cui stare visto che non voleva usufruire dei dormitori del campus."
" Cameron!" Esclama.
" sì, voleva entrare nel nostro campus e aveva bisogno di una sistemazione visto che abitava lontano. Da allora vivono insieme contribuiscono alle spese della casa e si tengono compagnia a vicenda" sorrido e le accarezzo la guancia.
"Mi sono sembrati entrambi simpaticissimi" dice guardandosi le mani.
Anche Andrew lo era.
"Ed hanno altre mille qualità che scoprirai soltanto conoscendoli meglio" le faccio l'occhiolino e vado in cucina a vedere se la carne che ha preparato è pronta.
Ma lei mi precede e la trovo davanti al forno con delle presine a tirar fuori la teglia bollente.
Come ha fatto ad arrivare prima di me? Quando mi sono alzato era ancora seduta.
le metto una mano sui fianchi per spostarla e vedere cosa sta facendo, sussulta e dice qualcosa nella sua lingua.
" mi hai spaventato " afferma.
" era il mio obbiettivo" sogghigno.
Sento un trillo, il telefono. Chi rompe a quest'ora? Leggo il nome : Mister.
" ecco Lara, questo ti dovrebbe spaventare" lei si gira non capendo e guardandomi confusa. Rispondo al telefono e metto viva voce.
" Robert, che diavolo ti é saltato in mente hai mancato due allenamenti! I campionati sono vicini e tu fai lo scansafatiche." Urla l'allenatore.
" sì, mister."
" vedi di venire ai prossimi o ti metto in panchina per tutto il campionato. A volte non basta essere portati in qualcosa per diventare un campione. Si diventa campioni solo con il sacrificio e tanto allenamento, ricordatelo." Urla ancora più forte.
Lara ride e finalmente capisce.
" sì, mister. Non la deluderò."
" lo spero bene. Non accetto sbagli" riaggancia senza lasciarmi il tempo di controbattere.
" vedi di presentarti sennò mister soldatino ti escluderà dal campionato" mi punta l'indice addosso e lentamente lo fa arrivare al mio petto.
Le prendo la mano e le do un bacio sulle nocche.
Lei arrossisce.
" verrai anche tu, così vedrai le ochette che tanto ti sono simpatiche e osserverai bene Savannah." Le lascio la mano.

Mangiamo tutto e ovviamente è buonissimo, sicuramente molto meglio di come avrei mangiato se avessi cucinato io o per meglio dire come non avrei mangiato.
" riniziamo a parlare! Mi stavo divertendo..." si alza di scatto in piedi e si riposiziona sull'enorme divano nero di pelle del salone.
" ok, ma ora te la faccio io una domanda" dico.
"vai, sono pronta a tutto" si sfrega le mani e fa finta di concentrarsi.
"è tanto diversa l'Italia da qui?"
Riflette un attimo poi mi prende per la manica e mi porta davanti all'enorme finestra alle nostre spalle.
" lo vedi quello?" Dice
Vedo cosa? La strada?
"Ehm...la strada?" Domando.
" quella strada è due volte quella davanti casa mia" ride. " vivevo in un paesino dove, per tornare a casa, dovevo fare metri di salite ripide, dove le stradine si ricollegano le une con le altre per arrivare tutte in piazza, dove puoi vedere nascere e morire il sole, la pace domina su ogni cosa, si sentono solo le risate dei bambini e i canti antichi degli anziani..." la ascolto interessato.
Guarda fuori dalla finestra con uno sguardo triste ripensando al suo passato.
"vivevo in un posto dove quello che dicono gli anziani è pura saggezza ed ogni loro parola viene salvata nel cervello in modo da non poterla dimenticare.Vivevo nel centro Italia, dove le città sono piccole, le tradizioni sacre e la bontà delle persone infinita." Appoggia le mani sul termosifone e continua a guardare fuori.
Il bellissimo tramonto si riflette nei suoi occhi ambrati e li fa diventare dello stesso colore dei suoi capelli.
"Sembra bello, Perchè sei venuta qui?" Domando.
" Ogni luogo è bello a modo suo, non credi? Se fossi rimasta lì non avrei visto questa città che è altrettanto bella e tante altre.Non possiamo rimanere sempre rinchiusi in un guscio che ci fa sentire protetti. Il mondo è pieno di posti meravigliosi.
"
"Sei mai stata da qualche altra parte?"
" ooh si, in Inghilterra due volte, poi in Germania, Spagna e soprattutto in Francia visto che mia nonna vive lì"

" quindi tua nonna è francese?"
Dunque Lara è mezza italiana e mezza francese.
"Sì, ma mio nonno era italiano, non l'ho mai conosciuto è morto in guerra."
Allora è solo un quarto francese.

"Facciamo una passeggiata? Questo tramonto è così bello!" Esclamo.
Ha giá preso il cappotto ed il telefono e si è avvicinata al portone.
"Dai, andiamo!" si sistema i lacci delle scarpe ed esce, la seguo e camminiamo sul marciapiede tra la strada ampia e il prato in perfetto ordine dei Gilman, i nostri vicini di casa.
Un tramonto sui toni del rosa dell'azzuro e del giallo invade il cielo e il sole se ne va dolcemente nascondendosi dall'altra parte della terra.

Meravigliatevi anche delle piccole cose che siano esse un tramonto, un cielo stellato o un bambino che sorride.
Amate ciò che vedete e siatene entusiasti.
Non smettete mai di stupirvi e apprezzate tutto ciò che vi circonda perché ciò che ora vi sembra scontato un giorno potrebbe non esserlo più.

Autumn | La verità nascosta #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora