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Lara  
Noto Manu e Rob allontanarsi mettondosi in disparte alla fine del viale come se non volessero renderci partecipi di qualcosa.
Osservo il mio riflesso sul vetro del finestrino, mi sistemo la coda di cavallo ed entro nell'auto di Rob con Martha e Luke che si siedono nei sedili posteriori.
Pochi istanti dopo arrivano anche gli altri e ci avviamo verso il centro città per fare un giro e rilassarci un po'.
Il silenzio come sempre fa da padrone nell'auto così decido di accendere lo stereo, ma l'uomo accanto a me mi prende la mano e la  appoggia sulla mia coscia prima che possa accenderla.

" voglio sentire un po' di musica, non posso?" Protesto, con fare arrogante.

"No" si limita a rispondere.

Lo guardo biasita.
Che diamine gli prende?
Cerco gli sguardi  dei miei amici seduti nei sedili posteriori,alzano le spalle non sapendo cosa dirmi.

" mi spieghi cosa succede? " sussuro in modo che solamente  lui mi possa sentire.

" niente" risponde secco.

"Sicuro?"tentenno.
Le sue mani stringono sempre più forte il volante.

" non ora, Lara."

L'auto rallenta fino a fermarsi vicino  al municipio, scendiamo uno alla volta pronti a dirigerci verso la spiaggia.

Manu sussurra qualcosa nell'orecchio di Rob e gli porge una busta, annuisce con fare complice,poi lo vedo scomparire tra le vie.

"dove va?" Chiede Martha a Manu.
" non ne ho idea, dai andiamo, ci raggiungerà più tardi" le risponde.
Non ne ha idea?mmm c'é qualcosa che non va.
Luke si avvicina e mi prende il braccio, accompagnandomi dolcemente  verso la spiaggia a due passi da noi.
Stringo forte la sua mano, le mie dita intrecciate alle sue.
Cerchiamo un posto dove accomodarci e alla fine decidiamo di sederci sulla morbida sabbia.

" bello vero?" Mi chiede Luke.
Mi guardo intorno: la sabbia argentata che brilla al sole, le enormi palme dietro di noi che costeggiano il viale e davanti  a noi l'oceano infinito tinto di un blu talmente  scuro  da non poterne vedere il fondo.
Ci sono ragazzi che giocano a palla, ridono e si lanciano sul suolo per  riprenderla a tutti i costi.
Una signora di fianco a loro sta facendo cena con suo marito e suo figlio , un bambino che potrà avere massimo sei anni, sono seduti su un gigantesco telo a quadri rossi e bianchi, guardandoli mi ritornano in mente i pic-nic che facevo da piccola con i miei genitori al lago.
Come lei molti altri stanno cenando in spiaggia alcuni da soli altri con i propri amici o parenti.

C'è aria di felicità.

Sembra come se qui tutti smettessero di pensare ai loro problemi facendosi cullare dal rumore delle onde del mare.

"Sì" rispondo convinta. " mi sento serena" aggiungono appoggiando le mani sul cuore ed inspirando profondamente  l'aria fresca e pulita.

"A me guardare l'oceano mette ansia " mi confessa. Lo guardo in cerca di maggiori spiegazioni.
" beh, è così grande, infinito e mi fa sentire un puntino indifeso." Si limita  a rispondere, mentre la sua mano si avvicina per intrecciarsi con la mia.

"Cosa ti fa sentire a tuo agio?"chiedo curiosa.

" Tu. Tu mi fai sentire speciale. "

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Scusate per questo lungo periodo di assenza ❤ spero  che la storia vi piaccia :) se è così lasciate  tante stelline e fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
Grazie ❤

Autumn | La verità nascosta #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora