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Rob

Quel maledetto orologio continua a ticchettare, sono due settimane che cerco un modo per farlo smettere;ho provato a togliere le pile ed a buttarlo dalla finestra, ma niente sembra indemoniato e rende il tutto ancora più spaventoso.
Si, ok quello che ho fatto non è stato per nulla intelligente, ma vi assicuro che se foste stati in me avreste fatto lo stesso, scoprire di avere una madre che fa parte di sette, e di altre cose strane mi ha traumatizzato.
Chi lo avrebbe mai detto che la dolce Maggie, nascosta dai suo capelli biondi e gli azzurri, fosse in realtà un terribile mostro, nemmeno io lo avrei mai pensato tuttavia le prove sono schiccianti! C'è una sua foto in quel documento.

Qualcuno bussa alla porta, due tocchi veloci, è di sicuro arrivato Luke a portarmi qualcosa con cui sfamarmi.
Mi affretto ad aprire la porta ed invece di vedere il mio amico vedo lei.
Non posso fare a meno di abbracciarla, l'ho abbandonata con quell'essere privo di vergogna me ne sono andato egoisticamente lasciandola sola,ora merita perlomeno una giustificazione al mio comportamento infantile.
"Perdonami Lara, io avevo paura. Mia madre non è la persona che pensi lei è tutt'altro. Il mondo è sovrastato dal male" le porgo delicatamente il documento che ho ritrovato qualche giorno prima di andarmene da casa mia per rifugiarmi qui, lontano da quella belva.
Noto la ragazza di fronte a me scrutare attentamente il manoscritto, accarezzando l'inchiostro nero stampato sulle pagine ingiallite dal tempo, poi il suo indice si posa sulla foto ed istintivamente la sua mano raggiunge la bocca in un espressione di stupore, paura o non so cosa.

"Questa è la signora Manson?" Chiede con gli occhi spalancati.

"Continua a leggere sotto la foto" la incito.

Le cade una lacrima da un occhio e scuote la testa " no, è la cosa più terribile che abbia mai visto"

A quelle parole Martha ritorna dalla cucina seguita da Manu e Luke,si siedono sl tappeto davanti al caminetto con noi.

Guardo Lara incoraggiandola a continuare.
" dichiaro fedeltà alla federazione antiitaliani, parteciperò a manifestazioni ed incontri per fermare questo supplizio e mi armerò di tutte le mie forze per eliminarli uno ad uno il sottoscritto" legge.

" la parte sotto è logorata, ci sarebbe dovuta stare la firma di mia madre" spiego.

" perchè è stata creata un associazione antiitaliani?" Chiede lei indispettita.

" è una storia lunga" si affretta a dire Luke guardandomi.

" ho tutto il tempo necessario, parla. Voglio sapere tutto"

Provo a dire qualcosa però mi precede Manu e gliene sono grato.
"Mio nonno mi ha raccontato che le prime scomparse sono avvenute proprio nel periodo in cui gli Italiani si sono stabiliti qui, sono tutt'ora convinto che sia stata solo una coincidenza,purtroppo alcuni concittadini non la pensarono come me, infatti erano fermamente convinti che fossero loro a rapire i loro figli. All'inizio rimasero tutti in silenzio, poi un uomo di cui ora non mi ricordo il nome,ha creato questa associazione aggregando al suo gruppo sempre più seguaci e da lì la vita degli italiani fu un inferno. Vennero d'apprima fatti trasferire nella stessa parte della città in modo da poterli controllare più facilmente, poi gli vennero imposti de limiti durissimi come quello di non poter uscire dopo un certo orario prestabilito."

" il quartiere italiano è in realta una sorta di ghetto?" Chiede incredula.
Annuiamo tutti e quattro contemporaneamente e lei di tutta risposta si sistema i capelli all'indietro con una mano nervosamente.

credeva di essere finita in paradiso, invece qui é tutto un inferno.

Martha le si avvicina e le accarezza dolcemente una spalla per farla riprendere.
È stata quasi un mese in casa con una donna che ha combattuto fino a qualche anno fa per sterminare gli italiani, anche io mi sentirei confuso e spaventato.
Le vado a prendere una tazza di tè in cucina e appena gliela porgo la afferra con due mani e soffia sull'acqua bollente.

Sono tutti e quattro seduti sul grande tappeto persiano, davanti al fuoco.
Martha e Manul sono abbracciati l'uno all'altra e si scambiano bacini teneri tra un discorso ed un altro, un'unica coperta copre le spalle di Manu, lui avvicina al suo corpo la sua ragazza e gli dona un lembo di coperta per farla riscaldare.
Invece Luke, seduto accanto a loro, cerca di chiamare Cam al cellulare, porta il telefono all'orecchio ed impreca contro di esso ogni volta che Cam riaggancia. Alla fine disperato tira il telefono sul divano dietro di lui e si sdraia sul pavimento invadendo lo spazio che si sono ricavati Manu e Martha alla loro destra Lara osserva il fuoco silenziosa, con le gambe incrociate ed una coperta sulle spalle, la tazza di te è rimasta piena e l'ha appoggiata a terra accanto a lei.

la porta si spalanca ed entra Cam nascosto da delle enormi buste della spesa.
" cibo per tutti!" Esclama.

"Novità?" Chiediamo nervosi, Lara si gira indifferente per osservare ciò che succede.

" devi tornare a casa Rob questa faccenda si sta aggravando, stanno setacciando tutto il territorio per ritrovarti" sentenzia appoggiando le buste della spesa sul tavolo del salone.

" ecco genio, hai creato un piano per farlo fuggire,ma non ne hai creato uno per farlo tornare" dice esasperato Luke portandosi una mano alla fronte.

Guardo Cam, il quale controbatte senza esitazioni.
" ho pensato a tutto"

"Sì come no!"

"Eh zitto Luke, fidati di me facciamo come ti ho detto l'altro giorno"

" sei per caso impazzito? Ci metterà tutti nei guai"

I miei occhi vanno a destra e a sinistra ritmicamente come se giocassero a ping pong.
" vi dispiace rendermi partecipe?" Chiedo innervosito.

" sì un attimo, facci ragionare" dicono in tono rabbioso, tipico atteggiamento di chi non sa cosa fare.

Non avrei mai dovuto mettermi in questa situazione, rimarrò soffocato dai continui errori che commetto.


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Autumn | La verità nascosta #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora